Miss Drag Queen Italia è un concorso dedicato alle drag queen italiane che ogni anno, a partire dal 2003, si svolge in Versilia alla fine di agosto. Ad aprire le danze con una anteprima on line è Il Salotto della Marchesa un blog sul quale appare la notizia dell'evento Miss Drag Queen che ha avuto luogo il 22 e 23 agosto a Marina di Carrara. "Per la prima volta quest'anno il concorso si fregia del Patrocinio della Regione Toscana, gentilmente concesso dal presidente Enrico Rossi" recita la nota entusiasta.
Sulla Locandina distribuita per promuovere la serata sono apparsi i link a siti internet vietati ai minori e dedicati ad incontri erotici, questo ha fatto esplodere l'indignazione dei consiglieri reginoali di Fratelli d'Italia. Le scelte politiche della Giunta Rossi sono quelle di una totale apertura all'integrazione nel pieno senso civico della Carta Costituzionale, nessuna differenza di sesso e tutela dei diritti rivendicati e da più parte riconosciuti in ambito di democrazia sociale. La Toscana sostiene il Gay Pride, niente di strano dunque nella concessione di un Patrocinio per l'evento. "Il problema nasce però - sottolineano Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli (FDI) - quando all'evento vengono associati sponsor equivoci come sexy shop e soprattutto siti internet vietati ai minori che offrono nella rubrica dedicata agli annunci di tutto e di più.
In Italia la prostituzione non è regolamentata, ma per quanto concerne il favoreggiamento si entra nell'ambito penale ed uno scivolone del genere è un grave danno di immagine per la Toscana. Per questo presenteremo una interrogazione urgente e ci attendiamo le scuse da parte di Rossi. Che si sia trattato di una svista è probabile, ma in tale caso vi sarebbero degli errori grossolani per quanto concerne la procedura di assegnazione del Patrocinio" Il regolamento regionale recita chiaramente: "Si prega di segnalare l'eventuale presenza all'evento di sponsor anche privati".La locandina sempre per regolamento deve superare il vaglio di un ufficio apposito ed aver ottenuto prima della pubblica affissione il "Visto si stampi". I siti www.piccoletrasgressioni.com e www.itrasgressivi.it a quanto pare hanno superato indenni la procedura.
Donzelli tenta di mostrare il contenuto mediatico alla stampa, ma il portale della Regione Toscana ne oscura la visuale con una pagina di avvertimento "Il sito cercato rientra nella categoria: pornografia". Il consigliere usa il proprio cellulare per mostrarne il contenuto e tra le pagine si sviluppano offerte di incontro, prestazioni eccezionali di ogni tipo, e non ultimo una interessante geografia del sesso che abbraccia l'intera regione. Cliccando su 'Firenze' ad esempio è possibile scoprire con precisione certosina luogo, orario e frequentazione dei diversi punti di ritrovo dedicati agli incontri di coppia, dalle Cascine a Campo di Marte, dai viali alla periferia le location trans, gay e lesbo che, sempre secondo il sito, sarebbero le preferite dai propri lettori.
"Non è mica cosa semplice ottenere il patrocinio da parte di un ente come la Regione - conclude Marcheschi - tanto più che la presenza del Patrocinio è come se fornisse un marchio di garanzia che comporta la piena fiducia da parte dei partecipanti. Ci sono tante associazioni che nel corso dell'anno ne fanno richiesta e non lo ottengono o non ricevono risposta. A quanto pare ci sono canali privilegiati, oppure in questo caso si è usata troppa leggerezza" “La Regione Toscana conferisce il patrocinio a molte manifestazioni diverse tra loro, di ogni genere e tipo: turistiche, ricreative e concorsi di bellezza.
Mi risulta che la manifestazione a cui si riferiscono i consiglieri regionali Donzelli, Marcheschi e Staccioli si è svolta regolarmente e senza urtare la sensibilità di nessuno. Non vorrei che dietro questa loro presa di posizione si nascondesse un riflesso di omofobia”. Lo dice il presidente Enrico Rossi replicando ad alcune dichiarazioni dei consiglieri regionali Fdi in merito alla concessione del patrocinio regionale alla manifestazione “Miss Drag Queen Toscana”. “Se invece – conclude il presidente della Toscana – si vuole aprire una discussione sull’opportunità della concessione dei patrocini ai concorsi di bellezza, si può fare: ma purché sia chiaro che tutti vanno trattati allo stesso modo” “Quanto alle sponsorizzazioni più o meno hard – conclude Rossi – non ne eravamo minimamente a conoscenza.
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