Acqua: a Firenze la più cara in Italia

De Zordo: "509 euro la spesa annua per famiglia quando a Milano ne bastano 123". Publiacqua: "I nostri utenti pagano in media 235 euro l’anno. Nel 2012 investiti 64,2 milioni di euro per migliorare reti ed impianti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 agosto 2013 01:38
Acqua: a Firenze la più cara in Italia

Firenze ha l'acqua più cara d'Italia: 509 euro l'anno per una famiglia media di tre persone quando la media nazionale è di 310 euro mentre a Milano, città dove non si è mai privatizzato, mantenendo comunque un servizio pubblico efficiente e di alta qualità, la stessa famiglia spende solo 123 euro l'anno. Inoltre tra i primi 10 capoluoghi di provincia italiani più cari ben 8 sono toscani. É questo il risultato del l'indagine sul Servizio Idrico Integrato curata dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. "É questo il risultato del modello toscano, tanto osannato dagli enti locali? Per quanto ancora fiorentini e toscani resteranno sotto il giogo di amministratori incapaci di far valere i diritti dei cittadini stabiliti dal Referendum del 2011? Perché la priorità deve essere sempre e comuque il rispetto della volontà di Federutility, del Cispel e delle società per azioni, le ex municipalizzate, oggi in mano alle multinazionali?" Sono questi gli interrogativi posti da Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà a Palazzo Vecchio "É semplicemente vergognoso che in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo a Firenze si debba pagare quattro volte in più che a Milano, città dall'acquedotto eccellente", ha continuato De Zordo.

"Ed è inconcepibile che i soldi rastrellati ai fiorentini costituiscano utili per Publiacqua che destina solo il 27% di essi a nuovi investimenti e ben il 73% alle casse dei soci, tra cui la multinazionale Acea". "L'altro dato eclatante che emerge dalla lettura dell'inchiesta di Cittadinanzattiva - ha concluso De Zordo - è quello relativo al quadro della dispersione della rete idrica toscana. Negli ultimi cinque anni si è passati dal 34 ad un misero 32%; un dato che smonta una volta per tutte il mito dell'efficienza del privato nel gestire l'acqua, visto che nello stesso periodo solo a Firenze la bolletta è aumentata del 44,6%.

Ormai è sotto gli occhi di tutti, a guadagnare dalla mancata applicazione del referendum sono solo le Società per Azioni, a pagare i soliti noti: i cittadini". "Nei 49 Comuni della Toscana dove il Servizio Idrico Integrato è gestito da Publiacqua il consumo medio di una famiglia di tre persone è di circa 110 mc per un costo totale di 235 euro, Iva compresa. Il dato relativo al costo medio dell’acqua sostenuto dai cittadini -ribattono da Publiacqua- è quindi ben diverso da quello diffuso da Cittadinanzattiva, e ripreso nella nota della capogruppo di perUnaltracittà, che stima 192 mc/anno e 509 euro di bolletta.

Una cifra, quest’ultima, frutto di parametri assolutamente arbitrari e lontani dalla realtà. Il consumo utilizzato nella ricerca risulta infatti abnorme e fa ricadere una parte dei consumi nelle fasce più alte di tariffazione fissate dall’Autorità proprio per punire gli sprechi. Lo stesso confronto che Cittadinanzattiva effettua tra il costo medio nelle città, se di sicuro effetto mediatico, non tiene conto di quelle che sono le motivazioni che determinano il costo dell’acqua a metro cubo.

Sarebbe interessante per Cittadinanzattiva, proprio per le finalità di tutela dei cittadini che le sono proprie, incrociare il dato con quello inerente gli investimenti. Scoprirebbe che Publiacqua e, in genere, i gestori idrici della Toscana sono in cima alle classifiche per investimenti effettuati al fine di sviluppare il servizio. Publiacqua nel solo 2012 ha investito sul territorio 64,2 milioni di euro". Per quanto riguarda gli utili l’assemblea dei soci di Publiacqua ha destinato ad investimenti il 50% degli utili mentre la restante parte torna nelle casse dei 49 Comuni del territorio e in quota parte al Comune di Roma, attraverso la controllata ACEA.

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