Lavanderie, serve l'abilitazione, esentati i Self Service a gettone

In commissione Sviluppo economico l’assessore Gianfranco Simoncini ha illustrato il testo che recepisce le direttive nazionali. Necessaria l’acquisizione del titolo di responsabile tecnico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2013 14:16
Lavanderie, serve l'abilitazione, esentati i Self Service a gettone

Firenze – Novità in arrivo per le tintolavanderie. In commissione Sviluppo economico, presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd), è arrivata la proposta di legge della Giunta regionale che, nel recepire le direttive nazionali, fissa obblighi e disposizioni per l’esercizio dell’attività. Per esercitare la professione diventa obbligatorio acquisire il titolo di responsabile tecnico, a seguito di un periodo formativo tecnico-pratico e rilascio del relativo diploma di idoneità. Le linee guida della proposta, illustrata dall’assessore alle Attività produttive Gianfranco Simoncini, intendono disciplinare la professione e si rivolgono a tutte le tintolavanderie, anche quelle “self-service” o “a gettone” per le quali, però, non scatta l’obbligo di designare un responsabile.

“Gli articoli che compongono il testo – ha detto Simoncini – intendono assicurare i requisiti essenziali di uniformità per le funzioni amministrative conferite ai Comuni e per l’esercizio di questa attività professionale”. La Toscana, nel recepire la legge nazionale, ha quindi predisposto un testo “semplice e definito” per “chiarire la posizione di tutte le imprese di lavanderia”. Sono undici gli articoli che compongono il testo e uno di questi è dedicato all’attività formativa.

Secondo quanto scritto, per “esercitare attività di tintolavanderia il legislatore statale ha già previsto il possesso di una idoneità professionale che si ottiene frequentando un periodo formativo”. “La norma regionale – ha rilevato l’assessore - precisa le competenze necessarie per questo titolo”. Fra le materie che dovranno essere studiate, anche elementi di chimica organica e inorganica; chimica dei detersivi; principi di scioglimento chimico, fisico e biologico; elementi di meccanica, elettricità e termodinamica; tecniche di lavorazione delle fibre.

In ogni sede dove viene esercitata l’attività, tranne le imprese utilizzate direttamente dalla clientela attraverso appositi gettoni, dovrà esserci un responsabile tecnico. In via transitoria, le tintolavanderie in esercizio, avranno un anno di tempo dalla data di entrata in vigore della legge per adeguarsi. Il rilascio dell’idoneità professionale è di competenza della Giunta che, nell’ambito della legge regionale in materia di educazione, istruzione, orientamento e formazione professionale, organizzerà il procedimento.

La vigilanza è invece esercitata dai Comuni cui spettano anche i proventi dalle sanzioni amministrative. La proposta di legge sarà oggetto di consultazioni alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva ed è prevedibile una sua approvazione per la fine di settembre. Tra i punti affrontati dai commissari, in particolare da Giuseppe Del Carlo (Udc) e Marina Staccioli (Gruppo Misto), il termine di un anno per l’acquisizione del titolo di responsabile, il periodo di formazione e il rilascio della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività). La presidente della commissione si è detta d’accordo, “pur nel rispetto delle norme statali”, a “prevedere un periodo congruo di formazione” e a “non obbligare alla frequentazione dei corsi chi ha acquisito sul campo il mestiere”.

“Professionisti che svolgono questa attività ormai da anni – ha detto Pugnalini – potrebbero avere un percorso più rapido per ottenere la qualifica di responsabile”. In merito alla Scia che nella proposta di legge è obbligatoria per la “sospensione volontaria, la cessazione, l’ampliamento dei locali, “resta tale come da disposizioni nazionali” ha spiegato Simoncini. “L’unico caso in cui non è prevista la certificazione, è quello del subingresso che è soggetto a semplice comunicazione”.

Video tratto da http://www.lavagettone.it/Home/IT/Home-P1.html Foto a destra tratta da http://www.selfservicewash.com/le-nostre-lavanderie/

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