Come ormai è sotto gli occhi di tutti la Toscana sta affrontando una delle stagioni più secche ed aride degli ultimi decenni. E’ da 91 giorni consecutivi che non piove, e proprio in questi giorni si è riversata sul nostro territorio la settima ondata africana, che per almeno una settimana-dieci giorni ancora provocherà caldo afoso e assenza di piogge significative (per piogge significative si intendono precipitazioni oltre i 10 mm). La fase di emergenza idrica si aggrava di giorno in giorno poiché al deficit di precipitazioni accumulato nell'autunno ed inverno scorsi (circa il 60%), si aggiunge un'estate estremamente calda: a Luglio, ad esempio, i report indicano temperature superiori di 2-3 °C rispetto alle medie stagionali, con precipitazioni pressoché assenti; stessa cosa si può dire per la prima metà di Agosto.
La situazione si riflette inevitabilmente anche sul servizio idrico integrato. In particolare, si aggrava la situazione dei sistemi idrici collinari, alimentati da sorgenti o pozzi locali, in cui la risorsa disponibile si è ulteriormente ridotta; in alcuni limitati casi l'approvvigionamento è garantito quasi esclusivamente mediante autobotti. Anche i livelli di falda degli acquiferi principali stanno calando rapidamente: qui, sebbene le risorse residue siano ancora sufficienti per soddisfare il fabbisogno, si corre il rischio, in presenza di un ennesimo autunno senza piogge, di compromettere il servizio per gli anni a venire. Qual'è la situazione nelle due maggiori citta`? Per Firenze la diga del Bilancino, come nel 2003 e nel 2007, continua a far uscire l'acqua dalle nostre cannelle, anche se il 'lago' mugellano si è già ridotto di un terzo.
Anche a Livorno la situazione idrica è sotto controllo e per l’approvvigionamento potabile non si registrano problemi, anche se le falde (Arno-Serchio) sono in abbassamento. Acque SpA, il gestore idrico del Basso Valdarno, è impegnata quotidianamente ad assicurare il servizio idrico in tutto il territorio gestito, cercando di limitare le perdite sulla rete idrica, di riparare i guasti rapidamente e di migliorare le prestazioni dei propri impianti. Tuttavia risparmiare più acqua possibile, in una situazione di vera emergenza come questa, diventa un impegno non solo per tutti i soggetti coinvolti ma anche per i cittadini.
Per questo, oltre al rispetto delle ordinanze di limitazione all'uso dell'acqua potabile emesse dalle amministrazioni comunali, Acque SpA invita a seguire i suggerimenti del decalogo anti-sprechi "Non c'è acqua da perdere", recapitato agli utenti attraverso l'ultima bollettazione e pubblicato sul sito, nella sezione speciale "Emergenza idrica 2012". Si tratta di dieci semplici regole per usare "bene" l'acqua e per contenere i consumi domestici: dal chiudere l'acqua mentre ci laviamo i denti o facciamo lo shampoo, al controllare eventuali perdite nell'impianto domestico a rubinetti chiusi; dal regolare lo scarico del water ad istallare i frangigetto agli erogatori; dall'utilizzare gli elettrodomestici solo a pieno carico al riutilizzo dell'acqua di ammollo. Un'altra cosa molto utile è la tempestiva segnalazione di possibili rotture dell'acquedotto, perdite idriche o impreviste anomalie nell'erogazione: a diposizione 24 ore su 24 c'è il numero verde 800 983 389, gratuito per tutti i telefoni. Suggerimenti da adottare sempre
· Chiudere il rubinetto quando si lavano i denti e le mani.Si risparmiano fino a 4 litri d’acqua ogni volta! (Un tubetto di dentifricio richiede un consumo di oltre 280 litri d’acqua). · Farsi la barba riempiendo il lavabo a metà in modo da non usare l’acqua corrente. Farsi la barba lasciando aperto il rubinetto fa consumare fino a 25 litri d’acqua. · Preferire la doccia al bagno. Per riempire la vasca da bagno occorrono circa 100 litri d’acqua, per farsi una doccia circa la metà... un bel risparmio. · Installare un sistema con doppio pulsante di scarico per diminuire l’acqua del getto dello sciacquone. Il 30% del consumo idrico di un’abitazione è dovuto al WC: circa 10 litri ogni volta che si preme il pulsante...
meglio poter scegliere la quantità d’acqua che realmente serve. · Dotare i rubinetti di erogatori che aumentino il flussod’aria nell’acqua (costano pochissimo). Permettono di risparmiare fino al 50% del consumo d’acqua. · Usare sempre la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico. Così faccio meno lavaggi e consumo meno acqua e meno energia elettrica. Un bel risparmio... non solo per l’ambiente. · Annaffiare le piante con l’acqua già utilizzata per lavare frutta e verdura. · Chiamare subito l’idraulico se il lavandino perde. 1 goccia al secondo, 60 gocce ogni minuto, 13 litri ogni giorno, 400 litri in un mese, 4800 litri in un anno...
chi l’avrebbe mai detto. · Verificare a livello domestico se ci sono perdite nel circuito interno (soprattutto il galleggiante di autoclavi, cisterne e servizi sanitari). La non corretta chiusura del galleggiante provoca un flusso continuo di acqua nei servizi igienici. · Non utilizzare l’acqua potabile per lavare auto anche da fonti pubbliche, piazzali e cortili; evitare in questo momento il lavaggio delle automobili, limitandosi alla pulizia dei vetri per ragioni di sicurezza stradale. · Evitare di utilizzare acqua potabile per irrigare i giardini anche di modesta estensione ed i campi sportivi. · Evitare di ricambiare l’acqua nelle piscine (cercando di fare minimi rabbocchi). · Nel caso in cui ci sia un pozzo per il prelievo idrico da acquifero sotterraneo, per irrigare il giardino o lavare piazzali e/o cortili accertarsi che ci sia almeno un franco d’acqua di 1,50 m sopra la pompa e annaffiare preferibilmente dopo il punto di caduta di rugiada ovverosia dopo le ore 22.00.