Nella giornata di ieri, la V Sezione della Squadra Mobile di Firenze, guidata dal Commissario Capo dott. Domenico Balsamo, ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito di un procedimento penale che vede coinvolti tre cittadini marocchini, di età compresa tra i 19 ed i 22 anni, chiamati a rispondere di ben otto rapine, consumate in concorso nei primi mesi del 2013. Le indagini sono state avviate a seguito dell’arresto dei tre stranieri, il 6 febbraio scorso, per una rapina commessa ai danni di un minore.
In quella circostanza, il giudice, nel convalidare l’arresto eseguito dalla polizia, applicava agli indagati la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei distinti comuni di residenza, Pisa, Lucca e Pordenone. L’attività degli inquirenti ha preso spunto dalla considerazione delle forti analogie riscontrate tra il modus operandi dei marocchini arrestati il 6 febbraio e quello degli autori di altre rapine in strada verificatesi tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Tale considerazione ha trovato conforto nel rinvenimento di due telefoni cellulari che, trovati in possesso di uno degli arrestati, denunciato poi per il reato di ricettazione, sono risultati essere provento di due rapine consumate nel mese di gennaio scorso ai danni di due ragazzi, ai quali i telefoni sono stati restituiti.
Le indagini, compiute anche attraverso strumenti di natura tecnologica, hanno fatto emergere elementi di prova e gravi indizi a carico dei tre per 8 rapine consumate in strada ai danni di giovani, tutte commesse con armi taglio, modalità analoghe e condotte sempre più gravi che hanno comportato anche limitazioni della libertà personale delle vittime, una delle quali non solo minacciata ma anche ferita con un coltello. Le rapine in questione risalgono: al 4 gennaio 2013, quando alle ore 22.30, in Via di Novoli, un ragazzo era rapinato da due individui, armati di coltello; al 15 gennaio 2013, quando alle ore 19.00 circa, in Viale Redi, un giovane è stato dapprima rapinato della somma di 200,00€ e di un cellulare da tre ragazzi armati di coltello e poi, a fronte della richiesta della vittima di ottenere la restituzione del telefono, colpito con un pungo ed un calcio e condotto ad un bancomat, dal quale veniva prelevata e consegnata ai tre la comma di 430,00; al 9 gennaio 2013, quando alle ore 18.20 circa, in Via Toglioni Tozzetti, un giovane veniva rapinato da due individui, entrambi armati di coltello che lo minacciavano puntandogli contro le armi; al 10 gennaio 2013, quando alle ore 20.30, in Via Pietro della valle, un giovane era avvicinato e rapinato da due individui armati di coltello; al 22 gennaio 2013, quando alle ore 21.30, in Via Baracca, un giovane era avvicinato in strada da tre stranieri che si impossessavano di un portafogli, di un telefono e di una fedina d’oro: in questo caso la vittima, a cui veniva restituito il telefono ed il portafogli non contenente denaro, era colpita al polpaccio con un coltello da uno dei tre; al 25 gennaio 2013, quando alle ore 20.00, all’altezza del ponte di Via Doni, due giovani stranieri avvicinavano la vittima, minacciandola con un coltello e sottraendole denaro e telefono cellulare; al 4 febbraio 2013, quando alle ore 22.03, in Via Montebello, due dei tre marocchini, armati di coltello, avvicinavano un ragazzo, rapinandolo.
In ciascuno dei casi indicati, le vittime hanno indicato agli inquirenti, ora con certezza, ora con un elevato grado di probabilità, almeno uno dei tre marocchini sottoposti a custodia cautelare in carcere come agli autori del reato subito.