Firenze – Audizione questa mattina in commissione Attività produttive, presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd) per avere un quadro sulle attività, la configurazione e i risultati ottenuti da Sviluppo Toscana, società per azioni che opera sotto il controllo diretto della Regione Toscana. L’amministratore unico di Sviluppo Toscana, Orazio Figura, anche a seguito delle numerose domande da parte dei commissari, ha fatto un excursus su quelli che sono i compiti affidati, gli obiettivi, i costi, il personale. Sviluppo Toscana, oltre ad occuparsi di alcuni incubatori di imprese in Toscana per eredità storica (sue due strutture a Massa e a Venturina in provincia di Livorno), ha l’obiettivo di progettare e attuare progetti e programmi comunitari in alcuni ambiti specifici, di fare consulenza e assistenza per la programmazione in materia di incentivi alle imprese, di gestire il controllo dei fondi e delle istruttorie per il concorso finanziario.
Come ha spiegato Figura, il capitale della società ammonta a 7,3 milioni di euro, il fatturato a 3,9 milioni di euro e non sono stati contratti debiti di alcun tipo. Il personale attualmente è di 50 dipendenti, di cui 30 a tempo indeterminato, 19 a tempo determinato e 1 collaboratore a progetto. L’età media dei dipendenti è 40 anni, e la stragrande maggioranza è laureata in discipline economico-finanziarie. La società opera in Toscana in quattro sedi: Massa, Venturina, Firenze e Pisa. L’attività di Sviluppo Italia viene stabilita annualmente all’interno di un piano che definisce, tra l’altro, il quadro di risorse da gestire e che deve essere approvato dalla Giunta regionale.
Alcuni dati ulteriori: i bandi Por Creo Fesr 2007-2013 su cui Sviluppo Toscana lavora corrispondono a 18 diverse linee di azione; inoltre la società ha valutato il 90% delle spese sull’asse V e il 68% di quelle sull’asse I. Nel 2013 ha ricevuto 76 commesse da imprese toscane. “Sviluppo Italia – ha detto Figura – ha dimostrato una solidità economico finanziaria costante nel tempo, negli ultimi cinque anni abbiamo coperto sempre tutti i costi e non ci siamo mai indebitati. Anche l’attività di promozione all’autoimpiego risulta a costo zero per la Regione Toscana”.