Il Movimento 5 Stelle ha dichiarato l'intenzione di portare la querelle su Ponte Vecchio all'attenzione del Parlamento, la replica del sindaco di Firenze Matteo Renzi non si è fatta attendere, mentre nella giornata di ieri si sono rincorse senza replica da parte del primo cittadino le dichiarazioni dei consiglieri comunali Ornella De Zordo (perUnaltracittà), Tommaso Grassi (Sel) e Massimo Sabatini (Lista Giovanni Galli) sull'accaduto. "L'atto di concessione dell'occupazione del suolo pubblico per l'area del Ponte Vecchio della Direzione Sviluppo Economico risulta essere datato 1 luglio, ovvero il giorno dopo la cena del gran gala di Ponte Vecchio del 'Ferrari Cavalcade'" così esordiva il senatore Maurizio Romani del M5S replicando ai comunicati del post consiglio comunale del lunedì fiorentino.
''Riteniamo che in questa occasione si sia superato ogni limite di decenza. Su questa vicenda il sindaco Renzi ha fatto una pessima figura e ha utilizzato mezzucci della peggior politica per coprire il suo operato: come annunciare che da questa iniziativa sono stati incassati 120.000 euro che servivano per coprire un buco di bilancio sulle vacanze per i ragazzi disabili, quando non c'erano ne' i soldi, ne' tantomeno il taglio per i ragazzi disabili'' già segnalato dai banchi dell'opposizione dopo la risposta del vice sindaco Stefania Saccardi in Palazzo Vecchio.
Romani però sarebbe andato oltre: ''Renzi sta utilizzando la città e i suoi monumenti sfruttando il proprio potere discrezionale per accaparrare nuovi supporter". A questo punto Matteo Renzi ha replicato duramente alle accuse con una lettera pubblicata sulla rete ufficiale del Comune di Firenze: "Non ho il piacere di conoscerLa e dunque mi scuserà se Le scrivo una lettera anziché utilizzare le vie brevi. Leggo una Sua agenzia in cui attacca pesantemente l’Amministrazione di Firenze con giudizi molto severi che non condivido, ma che rispetto come vuole la dialettica democratica e la civiltà delle relazioni politiche.
Ella critica soprattutto la scelta di tenere l’evento Ferrari sul Ponte Vecchio: non è il primo, né immagino l’ultimo a contestare questa decisione, che lei sobriamente giudica “scellerata”. Nella Sua nota però Ella adombra un fatto di eccezionale gravità, ritenendo che la concessione di Ponte Vecchio non nasca da un interesse civico, più o meno condivisibile, ma dal personale interesse del Sindaco che avrebbe fatto “favori a soggetti economici forti che potrebbero al momento giusto restituire il favore fatto”. Favori personali.
Si rende conto, senatore Romani? Non scelta opinabile, ma la concessione del suolo pubblico per un favore personale. Ha presente la portata diffamatoria di una simile dichiarazione? Addirittura una concessione di scambio tra la persona fisica del Sindaco e i cento clienti Ferrari o chi per essi. Senatore Romani, Lei naturalmente immagina che sia mio dovere adire le vie legali a difesa del buon nome della città che ho l’onore di guidare. Lo farò nelle prossime ore, sia in sede civile che in sede penale.
C’è un problema, però. Lei, cittadino Romani, a differenza mia e di milioni di altri italiani, non può essere perseguito perché gode dell'immunità parlamentare. Se Lei fosse un cittadino come gli altri risponderebbe davanti a un giudice. Essendo Senatore può usufruire dell’immunità parlamentare. Bene, cittadino senatore Romani, dia un segno della diversità del Movimento 5 Stelle da quella che voi definite la Casta e chieda formalmente al Senato di rinunciare all’immunità parlamentare.
Spieghi quali sono i favori personali di un’operazione nata per Firenze. Dimostri se può la veridicità delle Sue affermazioni. Oppure paghi il conto delle sue dichiarazioni improvvide. Come risarcimento danni chiederemo che sia stabilito dal giudice lo stesso importo di quello pagato da Ferrari per l’operazione Ponte Vecchio, così Ella non avrà più dubbi in merito. Vale più o meno un anno della sua indennità di Senatore, comprensiva di diaria (con il Movimento 5stelle bisogna sempre specificare se c'è la diaria o no). Da parte mia, annuncio fin da adesso di destinare il risarcimento del danno non al mio conto corrente bancario, ma all’ospedale pediatrico Meyer che è in Firenze. Le auguro buon lavoro nell’interesse superiore dell’Italia.
Lei rappresenta la Nazione, anche me. Per questo la saluto con cordialità e rispetto" Restano da soddisfare le domande dei consiglieri comunali che hanno promesso di indagare ulteriormente sui fatti accaduti: atti burocratici adempiuti o inadempiuti, incasso totale, finalità del ricavato. A Tommaso Grassi ad esempio non è piaciuta la replica affidata da Renzi all'Assessore Sara Biagiotti: "Dire che l’atto finale per la concessione del suolo pubblico per lo svolgimento dell’evento è un atto dovuto, costituito dalla somma di più documenti e procedimenti che erano stati formalizzati per il giorno dell’evento è davvero un arrampicarsi sugli specchi e se era tutto a posto perchè non è stato firmato dalla Dirigente il giorno dell'evento anche 10 minuti prima dell'inizio del galà e notificato d'urgenza?" è una delle domande del consigliere comunale.
Grassi e De Zordo si chiedono inoltre "Per quali motivi Renzi non ha risposto in Aula a Firenze visto che è intervenuto in Consiglio subito dopo la discussione che ha sollevato i dubbi che sono sfociati poi in questo scontro politico?". AntLen