«La Regione Toscana dovrà rispondere alla Commissione europea che, su mia richiesta, si metterà in contatto con le autorità locali per verificare se eventuali finanziamenti del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) alla comunità degli orrori, il Forteto, abbiano rispettato le disposizioni definite nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue». Così dichiara l'eurodeputato toscano del gruppo Europa della Libertà e della Democrazia, Claudio Morganti il quale invita di nuovo la Regione Toscana a fare chiarezza sul caso del Forteto, la cooperativa agricola del Mugello, i cui responsabili sono stati denunciati per abusi sessuali sui minori che avevano in affidamento.
L'europarlamentare indipendente aveva chiesto, in un'interrogazione parlamentare all'Esecutivo comunitario, di controllare se il Forteto non fosse stato finanziato con fondi Ue e se non fosse il caso di fare leva direttamente sulle istituzioni locali. «Mi sembra evidente – dichiara Morganti – che già gli articoli 24, sui diritti dei minori, e 34, sul lavoro minorile, siano stati violati, e la lista purtroppo non finisce qui. La Giunta Regionale, senza alcuna vergogna, afferma che il Forteto aveva i requisiti di accesso e anche la cosiddetta "moralità professionale", per aggiudicarsi i fondi pubblici, e che "interromperli sarebbe un atto illegale'', ma ora dovrà vedersela con l'Europa, che presto si attiverà per fare le sue verifiche. Adesso – termina – spetta all'Ue fare pressione sulla Regione Toscana, affinché questo scandalo finisca e la comunità lager si ripulisca da quegli orchi che sono diventati l'incubo di tante giovani vittime innocenti». Sabato 29 giugno 2013 il comitato “Adesso Basta: Fermiamo il Sistema Forteto” ha in programma di organizzare due banchini sia a Dicomano che a Rufina durante gli orari di mercato, nei quali verrà effettuata distribuzione di volantini informativi.
La mattina, dalle ore 9 alle ore 12, sarà allestito un gazebo a Dicomano in piazza della Repubblica, mentre nel pomeriggio un'altro a Rufina in piazza Umberto I, dalle ore 15 alle 19. Scopi di queste iniziative sono mantenere e diffondere la conoscenza e la consapevolezza dei fatti, creare una più ampia solidarietà nei confronti di chi per tanti anni è stato vittima, sensibilizzare l'opinione pubblica affinché gli orrori restino circoscritti a quel folle esperimento che è stato il Forteto. "Per tanti anni ci hanno fatto vedere quella realtà come un successo dal quale prendere esempio.
Un falso idolo, nemico naturale e diametralmente opposto agli esempi che intende seguire il comitato Adesso Basta, ossia esempi di dignità, di rispetto della vita, della famiglia e sopratutto della persona". Il comitato sottolinea la necessità di sostenere, tutelare e salvaguardare il patrimonio lavorativo e i prodotti dell'azienda, che sono di qualità. "La nostra proposta di tutela è quella di un commissariamento governativo dell'azienda, per altro previsto dalla legge: durante i banchini sarà possibile sottoscrivere una petizione che richiede questo".