FIRENZE – “Utilizzare i fanghi di scavo dell’avamporto di Viareggio per costruire le nuove banchine del porto di Piombino”, così l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli sintetizza il senso commenta quella che può essere considerata come la prima operazione portata a compimento dalla neonata Autorità portuale regionale. “Questo accordo – ha proseguito l’assessore – mette in atto una sinergia che porterà benefici a entrambi gli scali, consentirà un buon risparmio dal punto di vista economico ed eviterà il conferimento in discarica di una grande quantità di materiale”. Quella che sembra un’operazione utopica – infatti – è in realtà il frutto di un accordo stretto tra la nuova Autorità portuale regionale e l’Autorità portuale di Piombino.
Grazie a questa intesa 20.000 metri cubi di fanghi di escavo saranno portati da Viareggio a Piombino, con un doppio risultato: tutto l’avamporto di Viareggio sarà di nuovo portato ad una profondità di 4,5 metri e Piombino avrà materiale di ‘filiera corta’ per riempire le proprie vasche di colmata. L’intera operazione verrà fatta via mare, grazie ad una draga autocaricante. Non ci saranno nè camion in transito lungo le strade, nè rifiuti speciali da conferire in discarica. Il tutto avrà il costo complessivo di poco più di un milione di euro. Il segretario dell’Autorità portuale regionale Fabrizio Morelli e il presidente dell’Autorità Portuale di Piombino Luciano Guerrieri lo scorso 6 giugno hanno siglato un’intesa che prevede il conferimento nelle vasca di colmata che andranno a costituire le nuove banchine del porto di Piombino (previste dal nuovo piano regolatore) i materiali di risulta delle operazioni di escavo in programma per la fine del 2013 a Viareggio.
L’accordo lascia aperte le porte ad un conferimento di fanghi fino a 50.000 metri cubi, anche se per il momento la quantità concordata è di 20.000 metri cubi. Grazie a questi lavori di escavo l’avamporto di Viareggio sarà interamente riportato ad una profondità di 4,5 m, necessaria per facilitare le manovre di ingresso al porto. L’Autorità portuale regionale, ha ideato il progetto di conferimento dei fanghi di escavo a Piombino dopo aver valutato l’esito delle analisi effettuate dall’ISPRA sui materiali prelevati dal fondo dell’avamporto.
Le analisi hanno evidenziato che i materiali di ruslta dell’escavo non avrebbero potuto essere utilizzati per il ripascimento delle spiagge ed avrebbero dovuto essere conferiti in discarica come rifiuti. Questo avrebbe comportato costi significativi e un grosso impatto ambientale.