FIRENZE – Un' analisi del voto comparando non solo i risultati ma anche tutti i dati dell' affluenza; ne emerge un quadro complesso che risente di più fattori: ad esempio non è solo la sfiducia nei partiti il fattore da tenere in considerazione per la ricerca delle cause della magra corsa alle urne. L’Osservatorio elettorale della Regione Toscana ha appena pubblicato, un fascicolo con i risultati delle amministrative in Toscana del 26 e 27 maggio 2013, che hanno coinvolto diciassette comuni. (Per scaricarlo clicca qui) Un fascicolo in cui vengono raffrontati i dati di più anni. E quello sull’affluenza è il primo dato messo in evidenza.
Appare evidente infatti una tendenza di lungo periodo al crescere dell’astensione. Ma emerge chiaramente, negli ultimi dieci anni, anche un andamento sussultorio e fortemente zigzagante, con l’affluenza alle urne che torna a crescere quando la posta in palio è sentita come più importante, quando il risultato appare alla vigilia più incerto e non scontato o a seconda del tipo di elezioni. Così se il 26 e 27 maggio sono andati a votare sicuramente molti meno elettori delle recenti elezioni politiche, per tredici comuni su diciassette l’astensione è stata comunque minore che alle regionali del 2010: salvo quattro casi, ovvero Pisa, Campi Bisenzio, Impruneta e Poggio a Caiano. Nel fascicolo la partecipazione elettorale viene analizzata nel dettaglio attraverso tutte le elezioni che si sono svolte dal 2003 ad oggi.
Per ciascun comune chiamato a rinnovare l’amministrazione che lo guidava vengono poi proposti, assieme ai risultati dell’ultima tornata elettorale, quelli delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 e i risultati delle precedenti amministrative. Per i cinque comuni toscani con più di 15 mila abitanti che sono andate alle urne (Pisa, Massa, Siena, Viareggio e Campi Bisenzio) ci sono anche grafici che mettono in comparazione il voto degli ultimi dieci anni. Il confronto sarà completo dopo il turno di ballottaggio che interesserà tra due settimane Siena e Viareggio. Ballottaggio appunto che si terrà domenica 9 e lunedì 10 giugno, il Pd è in netto vantaggio ma l'ipotesi di una vittoria sicura al Pd non ha mai portato bene; stavolta però l'assenza dalle scene del Cavaliere, fa sì che il recupero del Pdl risulti più difficile.
Deludente un po' ovunque invece il risultato di Grillo. In Toscana l'ex comico genovese ha condotto una diffusa campagna elettorale puntata sullo scandalo Mps ma Siena non sembra avergli dato ragione riconfermando il Pd al primo posto con il candidato Bruno Valentini con il 40,4% dei consensi.