Dovremmo essere a una manciata di giorni dall'estate e invece sole e mare sembrano ancora lontani. Non bastava la crisi a mettere in ginocchio le imprese balneari della costa, ci si è messa anche la pioggia che il 24 e il 25 maggio scorso hanno provocato intense mareggiate provocando danni alle attrezzature e agli impianti del litorale pisano. La Regione Toscana ha immediatamente dichiarato lo stato di emergenza per le zone colpite e oggi il presidente Enrico Rossi ha annunciato gli interventi per aiutare i titolari degli stabilimenti balneari colpiti a ripulire le spiagge dagli accumuli di materiali e rifiuti e per sostituire le attrezzature danneggiate. Lunedì mattina la delibera che stanzia 400 mila euro di fondi regionali, 200 mila da destinare ai gestori degli stabilimenti balneari per interventi di sostituzione o ripristino delle attrezzature e degli impianti danneggiati, oltre al recupero degli immobili funzionali all’attività, e altri 200 mila da destinare ai comuni per rimuovere i cumuli di rifiuti depositati dal mare sugli arenili. Questi i comuni interessati: Bibbona, Castagneto Carducci, Cecina, Livorno, Rosignano Marittimo e San Vincenzo in provincia di Livorno, Camaiore, Forte dei Marmi, Pietrasanta e Viareggio in provincia di Lucca, Carrara, Massa e Montignoso in provincia di Massa Carrara, Pisa e Vecchiano in provincia di Pisa. “Subito dopo il disastro – afferma il presidente Rossi – ho incontrato gli amministratori dei comuni interessati, i rappresentanti dei balneari e delle categorie economiche per fare il punto della situazione.
Mi hanno fatto un quadro preoccupante delle devastazioni materiali, ambientali e dell’erosione, un ulteriore elemento di difficoltà per un settore, quello turistico, fortemente colpito dalla crisi negli ultimi mesi. Abbiamo tutti preso l’impegno di quantificare rapidamente e in maniera precisa i danni per poter impiegare le risorse disponibili in modo corretto. Noi ci siamo mossi subito con questo provvedimento di emergenza per dare respiro agli operatori e consentire un avvio di stagione il meno disagiato possibile”. Intanto le temperature seppur in leggero aumento restano decisamente al di sotto delle medie stagionali e sono in molti quelli che si rifugiano nei vari siti di meteorologia per capire quando e se questa fase "autunnale" fuori stagione finirà.
Secondo un meteorologo francese Laurent Cabrol il 2013 infatti potrebbe passare alla storia come l'anno senza estate. "Siamo in un serio pericolo di un anno senza estate. È una situazione di cui ci sono poche eccezioni, come nel 1975, nel 1983 e nel 1995, quando ci sono state una primavera e un inverno molto piovosi e poi un’estate normale. Ma adesso abbiamo una brutta situazione di partenza". Acque marine troppo fredde e troppa umidità dell'aria, secondo il meteorologo francese, sarebbero la causa di questa mancata estate.
"E quando viene il caldo, l'umidità evapora e si trasforma in temporali". Alla Francia risponde la Svizzera"Le nostre previsioni stagionali indicano una lieve possibilità che l'estate sarà leggermente più calda di quelle passate" dichiara Guido Della Bruna di Meteo Svizzera che sostiene di aver letto dell'ipotesi del collega francese, non la smentisce del tutto ma ammette che sia troppo prematura. "Domenica dovrebbe esserci un miglioramento e per i giorni seguenti le condizioni di soleggiamento dovrebbero essere migliori.
Il tempo sarà comunque asciutto e le temperature dovrebbero essere più miti, anche se ancora sotto la media stagionale. Diciamo che avremo un tempo quasi primaverile".