FIRENZE– Si è concluso con la firma di un verbale di accordo l’incontro convocato oggi in Regione dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini per dare una soluzione al problema degli esuberi dell’azienda Gbl di Livorno, specializzata nella produzione di guarnizioni industriali. Attorno al tavolo, i vertici delle aziende Trelleborg e Gbl, Confindustria Livorno, le organizzazioni sindacali provinciali di categoria e i rappresentanti aziendali, la Provincia di Livorno, il Comune di Collesalvetti.
Nell’accordo viene fissato il percorso per arrivare al riassorbimento da parte dell’azienda Trelleborg, dei 15 dipendenti che Gbl aveva nei giorni scorsi dichiarato in esubero a causa di una contrazione dei volumi di lavoro e fatturato. “L’accordo – sottolinea l’assessore Simoncini – fa riferimento ad una clausola di un accordo quadro siglato a suo tempo con Trelleborg e punta all’obiettivo, condiviso da tutti i firmatari, di garantire la continuità aziendale, salvaguardare l’occupazione e favorire le prospettive di sviluppo di entrambe le aziende.
E’ di particolare significato che in un momento di grandi difficoltà occupazionali come quello che stiamo vivendo si stia definendo un percorso che porta a salvaguardare 15 posti di lavoro”. In particolare nell’accordo si stabilisce che Gbl presenterà alle organizzazioni sindacali un piano di riorganizzazione che preveda il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria per 12 mesi e comunque per il periodo massimo previsto dalla normativa vigente. Entro questo il periodo di utilizzo della cassa integrazione Trelleborg si impegna a alla riassunzione di tutti lavoratori che risultassero in esubero. Reso pubblico il verbale del Ministero dello Sviluppo Economico in cui il curatore fallimentare della Richard Ginori 1735° afferma: «Il Bando prende in considerazione unicamente il parametro del valore aziendale poiché siamo in presenza di una procedura fallimentare finalizzata unicamente alla tutela della massa dei creditori».
Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi il passaggio evidenzia che "non c’è spazio per i lavoratori e la piena occupazione del sito produttivo". Rifondazione Comunista, "dopo aver duramente protestato per l’annullamento della Commissione Lavoro programmata sulla Ginori, chiede alla Provincia di Firenze di far luce sull’situazione e inserire insieme alle altre Istituzioni nella stesura del nuovo bando di gara la clausola sociale per garantire piena occupazione, che è evidentemente necessaria.
Confermiamo la nostra solidarietà e sostegno alla vertenza e all’occupazione della fabbrica".