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Richard Ginori, salta l'incontro di domani in provincia

Cancellato l'ordine del giorno che prevedeva la discussione in Commissione Lavoro della vertenza sullo stabilimento. Le reazioni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2013 20:12

Della situazione dello stabilimento di ceramica a Sesto Fiorentino, del bando andato deserto e di quali decisioni siano da mettre in campo per un'eventuale secondo bando se ne sarebbe dovuto parlare domani in Commissione Lavoro provinciale, un incontro che avrebbe visto al tavolo oltre alle parti in causa anche il sindaco di Sesto Gianassi e i rappresentanti delle varie istituzioni ma improvvisamente l'incontro salta. Una modifica dell’ordine del giorno della Commissione Lavoro della Provincia di Firenze da parte del Pd, nessuna motivazione addotta e l'opposizione salta su.

Il capogruppo del Pdl Erica Franchi: “All’ultimo momento è stato modificato l’ordine del giorno che nella seduta di domani avrebbe dovuto affrontare la vertenza Ginori. Sono dispiaciuta e preoccupata perchè il gruppo consiliare del Pdl ritiene la situazione della Ginori come una priorità tra le aree di attenzione e di approfondimento da discutere proprio nelle sedi opportune della Provincia, soprattutto in questo momento. Inoltre questa improvvisa modifica evidenzia scarsa sensibilità verso i lavoratori della Ginori, verso tutto il tessuto produttivo della Piana, oltre a manifestare la mancanza di trasparenza nella gestione del lavoro delle istituzioni.” Per il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale Andrea Calò, "il Pd sopprime la programmata Commissione Lavoro sulla Richard Ginori che si doveva tenere il 21 marzo sostituendola con un altro ordine del giorno.

Alla faccia della trasparenza, della correttezza politica istituzionale e della democrazia consiliare. Con un colpo di spugna, all’ultimo tuffo fa sparire nel nulla la situazione della vertenza dello stabilimento sestese". "Cosa si nasconde dietro questa cancellazione? - domanda Calò - La disinvoltura con la quale ha agito il Presidente della quarta Commissione, cosa nasconde in realtà? Perché non si è motivata la soppressione della commissione? A nome e per conto di chi il presidente della Commissione Lavoro ha fatto scomparire il tavolo Istituzionale previsto sostituendolo con un argomento non congruo?".

Per Calò la commissione era attesa e richiesta "dal nostro gruppo Consiliare con una lettera il 21 febbraio scorso in relazione al fatto che il bando per la vendita della Richard Ginori non includeva alcun vincolo sulla piena occupazione così come era stato richiesto dalla Rsu Richard Ginori, dalle organizzazioni sindacali, dal Consiglio Comunale di Sesto Fiorentino, dalla Provincia di Firenze, dalla Regione Toscana, dalla Federazione Provinciale del Prc". Per Rifondazione comunista "è inaccettabile e sconcertante che il Pd non abbia ritenuto opportuno motivare la soppressione, anche perché i soggetti che erano stati invitati a partire dal Sindaco di sesto Fiorentino avrebbero avuto l’opportunità di mettere a fuoco le problematiche inerenti la fase di esercizio provvisorio decretata dal Tribunale ei temi legati alle garanzie occupazionali e il mantenimento e rilancio della produzione".

"Non giova - conclude Calò - quest’atto di prepotenza e protervia compiuto ai danni della democrazia e ai lavoratori della Ginori che vivono una situazione di precarietà e di abbandono Istituzionale perpetrato con questo atto ingiustificabile". Si è regolarmente svolto invece in regione l'incontro tra l'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini si è incontrato oggi con il curatore fallimentare dell’azienda Shelbox di Castelfiorentino.

All’incontro hanno partecipato anche le organizzazioni sindacali, il Comune di Castelfiorentino e la Provincia di Firenze. “Abbiamo preso atto – ha detto l’assessore Simoncini a conclusione dell’incontro – della volontà comune del tavolo di garantire la continuità dell’attività produttiva e il mantenimento dell’occupazione. Tutti gli sforzi sono oggi finalizzati all’individuazione di un nuovo soggetto in grado di acquisire l’azienda. Un percorso che si auspica possa concludersi nei tempi più brevi possibili”. Quanto agli ammortizzatori sociali, l’assessore ha spiegato che “al di là della proceduta di mobilità, il curatore ha fatto sapere di essere comunque disponibile a verificare la possibilità di attivazione della Cassa integrazione per i 147 lavoratori.

A questo scopo la Provincia di Firenze ha già fissato la data per un incontro tecnico per approfondire questo tema. Lo stesso assessore Simoncini ha invece espresso preoccupazione sulla vicenda Comicent: sulla vicenda del licenziamento di 5 lavoratori interviene l’assessore regionale all’agricoltura e foreste Gianni Salvadori. “In merito alla vicenda dei licenziamenti dei cinque dipendenti Comicent – dice l’assessore – esprimo forte preoccupazione. Ritengo che la conclusione del commissariamento e l’avvio di una nuova gestione non può definirsi con la perdita di 5 posti di lavoro.

E’ assolutamente impensabile una diminuzione dei livelli occupazionali. Sono fiducioso – conclude Salvadori – per il ruolo che fino ad oggi ha svolto l’amministrazione comunale e ritengo sia in grado, per competenze e ruoli, di poter affrontare positivamente anche questa vicenda.”

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