La Corte di Cassazione ha accettato il ricorso della Procura di Firenze e ha così rigettato la sentenza d'appello che aveva assolto i dirigenti di Cavet, la società che deteneva l'appalto, ma anche responsabili e dipendenti di ditte in subappalto, gestori di cave e di discariche, intermediatori per i rifiuti, in tutto 39 imputati. Le accuse erano di danno ambientale, traffico di rifiuti, smaltimento illegale di rifiuti speciali e omessa bonifica. Ill tratto di di altà velocità scavato tra l'Emilia e la Toscana in sotterranea avrebbe danneggiato falde acquifere e impoverito i terreni.
L'inchiesta è partita nel 1999, il processo invece nel 2007. La prima sentenza ha accolto i capi d'imputazione e riconosciuto il danno ambientale con un risarcimento di 150 mlioni di euro in favore delle parti civili. Ma la condanna è stata annullata nel 2011 dalla corte d'appello di Firenze. Ora però il processo d'appello è da rifare. “E meno male!”, commenta Idra, l’associazione di cittadini semplici, parte civile nel processo TAV per i danni in Mugello e a Monte Morello, che dal 1994 contesta la “grande opera” e anche la classe politica che la vuole.
"Meno male! Ma ancora male, appunto, se si pensa a un sistema-giustizia-carrozzone che, a distanza di 15 anni dai primi danni conclamati causati dalla TAV all’ambiente dell’ecosistema appenninico, che non ha risparmiato Siti di Importanza Comunitaria tutelati (a parole) dall’Europa, non si mostra in grado di emettere un giudizio definitivo". " Una TAV solo apparentemente avversata dal sindaco Matteo Renzi, che il 3 agosto 2011 ha pensato bene di chiedere in contropartita al sottoattraversamento di Firenze e alla faraonica stazione Foster – secondo una logica compensativa rivelatasi perdente dappertutto! - 80 milioni di euro cash (mai ricevuti?).
"Questa classe politica - continua Idra - (di cui il sindaco di Firenze Matteo Renzi appare membro a tutto tondo) ha portato Firenze sull’orlo di uno scavo ciclopico che da tempo paventiamo sia destinato a rimanere incompiuto. Sulle procedure di attuazione del progetto, la magistratura inquirente ha ipotizzato – secondo quanto è comparso sugli organi di informazione - la presenza di reati inquietanti (materiali pericolosi e di scarsa qualità, macchinari inadeguati, truffa allo Stato, frode, corruzione, con l’ombra della camorra sullo smaltimento dei rifiuti e il sospetto di favori negli appalti alle Coop rosse).
Questo, prima ancora che lo scavo cominci! Questa stessa classe politica insiste a volere decine di km di tunnel, valichi e corridoi di dubbia utilità in Val di Susa, fra Milano e Genova, fra Verona e Monaco, fra Venezia, Trieste e Lubiana. Ma non è così che si mettono a posto i conti, ribadiamo! L’Italia ha bisogno di treni per milioni di pendolari, risanamento idrogeologico, tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, sistema formativo e sanitario all’altezza dei bisogni e della dignità di un paese civile!" conclude l'associazione.
"Per fortuna che interviene la Magistratura” – è il commento di Mario Razzanelli, capogruppo Lega Nord in Palazzo Vecchio.“Sulla Tav, seppure con ritardo, finalmente la Magistratura sta andando nella direzione giusta - spiega Razzanelli –: l’inchiesta aperta sul sottoattraversamento fiorentino che tra i vari capi d’imputazione cita lo smaltimento illegale delle terre di scavo e ora la riapertura del processo per i fatti del Mugello, riconoscono con evidenza che i danni in termini ambientali in superficie come nel sottosuolo provocati da un’opera simile non sono più le pretestuose ragioni di un gruppo di contestatori di professione.
Era ora! A darsi una mossa adesso deve essere la politica: fermare quest’opera e basta! Si smetta di arrampicarsi sugli specchi e sugli sprechi! Il Paese è in agonia, la crisi economica e lavorativa sta diventando ogni giorno di più crisi sociale. Politici e amministratori hanno una sola scelta possibile: la responsabilità. La Toscana destini le risorse a questioni ben più urgenti: il Maggio e la Richard Ginori, due a caso!” conclude Razzanelli. “Accolgo con soddisfazione la notizia che la Corte di Cassazione – dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli – ha stabilito un nuovo processo d'appello per il procedimento sui gravissimi danni ambientali legati ai lavori per l'Alta velocità in Mugello”.
“Andranno quindi riesaminate le accuse di traffico e smaltimento illegale di rifiuti speciali e omessa bonifica per molti dirigenti e tecnici del Consorzio Cavet”. “Definitive invece le assoluzioni per i danni alle falde acquifere e ai torrenti, nonostante, voglio ricordare, siano seccati 57 km di fiumi, la portata di altri 24 km di corsi d’acqua si è drasticamente ridotta e sono state prosciugate trentasette sorgenti e cinque acquedotti, con danni per 741 milioni di euro”. “E mi auguro che anche questo sia un monito per tutta quella classe politica che ancora, ostinatamente, difende un progetto inutile, costoso e pericoloso come il sottoattraversamento di Firenze, progetto che, non ancora iniziato, è già sotto le indagini della Magistratura per una serie di reati inquietanti come l’utilizzo di materiali pericolosi e di scarsa qualità, macchinari inadeguati, truffa allo Stato, frode, corruzione, con l’ombra della camorra sullo smaltimento dei rifiuti e il sospetto di favori negli appalti”.
“Le priorità sono altre, non certo le grandi opere, utili solo a pochi affaristi e dannose per la società e l’ambiente”. “In un periodo di crisi economica la priorità è una mobilità efficiente e per tutti i cittadini, vanno rilanciati i treni regionali e per i pendolari a costi accessibili”. “Scavare un tunnel sotto Firenze per farlo terminare in un nuovo grande centro commerciale come sarà la stazione Foster è privo di ogni logica, un danno da evitare per non mettere in pericolo una città unica al mondo come Firenze e per evitare un terribile sperpero di denaro pubblico”.