Il sindaco Gianni Gianassi ha inviato oggi una lettera aperta al neodeputato del Movimento 5 Stelle Alfonso Bonafede che ieri sera, nel corso della puntata del programma condotto da Lilli Gruber, aveva affermato di essersi “molto occupato della Richard Ginori”, e che “i lavoratori sono stati lasciati completamente soli” perché “sul territorio la politica non ha preso nessuna posizione”. Questo il testo integrale della lettera: Egregio on. Bonafede, ho appreso dalla trasmissione “8 ½” di Lilli Gruber, alla quale lei ha partecipato la sera del 6 marzo, che si sarebbe “molto occupato della Richard Ginori”.
Confesso con mio dispiacere di non essermene accorto, ma sicuramente si è trattato di una mia distrazione. Ho appreso di come lei abbia ascoltato i lavoratori che, a suo dire, sono stati “lasciati completamente soli” e di come “sul territorio la politica non ha preso nessuna posizione”. Premetto che il confronto tra idee e posizioni diverse rappresenta da sempre la cifra della buona politica e che il sottoscritto e la mia amministrazione si sta occupando, a nome della comunità, della vicenda Richard Ginori dal lontano 2004 (per limitarsi al mio impegno da Sindaco) con chiarezza tanto di intenti quanto di posizioni. Aggiungo che le sue opinioni, e quelle del suo partito, sono allo stesso tempo tanto rispettabili quanto discutibili e visto che il percorso lungo e laborioso, nonché imparziale nei confronti di tutte le sigle sindacali e non solo verso quelle che lei ha deciso, liberamente, di incontrare, impegna da tempo le istituzioni locali (Comune, Provincia e Regione) e nazionali (Ministero dello sviluppo economico e dei Beni culturali) grazie anche all’unanimità di tutte le forze politiche del territorio, mi sento di invitarla a documentarsi in maniera un po’ più plurale riguardo ad una vicenda che, come forse avrà capito, è ben lunga e complessa. Se lo riterrà necessario sono ad assicurare a lei ed al suo partito tutta la mia collaborazione e disponibilità, anche partecipando a qualunque evento pubblico ella vorrà organizzare, per contribuire a fare il massimo della chiarezza ed ad allargare il fronte della solidarietà. Il risultato del suo partito nel Comune di Sesto Fiorentino (un lusinghiero 18,9%) e la sua autorevole carica impongono a lei ed a me di collaborare con responsabilità per trovare le soluzioni possibili ai problemi di questo territorio, verso cui l’interesse dev’essere comune. Se le sue legittime ma discutibili affermazioni non sono solo una comparsata televisiva, come mi auguro e come non credo siano, ma danno voce al reale desiderio di affrontare e contribuire a risolvere i problemi di un territorio che riguardano me, ma dal 25 febbraio scorso, anche lei, sono certo che vorrà accogliere questo invito ad un trasparente approfondimento, rispetto al quale lascio a lei, com’è giusto, l’iniziativa di individuarne le modalità. Nell’augurarle, come recita l’art.
67 della nostra bella Costituzione, di ben rappresentare la Nazione la saluto cordialmente e resto in attesa di un suo cenno di riscontro.