Libera presenta indagine sulla percezione del fenomeno mafioso tra gli studenti della Toscana: 7 studenti su 10 ritengono che in Toscana sono frequenti casi di infiltrazione mafiose estorsione, droga e corruzione dipendenti pubblici tra le principali attività della criminalità organizzata, ma il 67 % degli studenti toscani non conosce la strage di via dei Georgofili Ritengono che in Toscana sono frequenti i casi di infiltrazione mafiosa, vedono nell'estorsione, spaccio di droga e corruzione dei pubblici dipendenti le principali attività della criminalità organizzata e hanno sempre più disinteresse nei confronti della politica.
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in prossimità della XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno che si svolgerà il 16 marzo a Firenze presenta i risultati dell'indagine sulla percezione del fenomeno mafioso tra gli studenti della Toscana realizzata negli ultimi due anni e che ha rappresentato il punto di partenza per un lavoro sulla memoria ed impegno nelle scuole in preparazione giornata del 16 marzo. Il campione dell'indagine si basa su 23 istituti e 45 classi per un totale di 759 studenti toscani.
Entrando nel dettaglio della ricerca di Libera si evidenza che ben 7 studenti su 10 intervistati dichiara che in Toscana “come in altre regioni del nord, sono frequenti i casi di infiltrazioni mafiose nell'economia”. Il 77,6% degli studenti toscani ritengono l'estorsione tra le attività illegali più strettamente connesse al fenomeno mafioso, il 59,8% lo spaccio di droga e il 41,7 % la corruzione dei pubblici dipendenti . Con riferimento alla domanda sui fattori sociali che spingono le persone a far parte della mafia il 50,3% delle risposte è riferibile al contesto (famiglia e ambiente) in cui si è cresciuti, il 23,6% attribuisce la responsabilità all’assenza delle istituzioni e alla mancanza della cultura della legalità e il 17,5% alle difficoltà economiche e nel trovare lavoro.
Riguardo le motivazioni individuali a far parte dell’affiliazione mafiosa il 57,2% degli studenti toscani ritengono che la molla sia costituita dal desiderio di soldi e potere. Nella ricerca è stata inserita una domanda apposita sulla strage di via dei Georgofili, importante fatto di mafia a causa del quale nel 1993 sono morte 5 persone nel cuore di Firenze. Ben il 67,5% degli studenti intervistati non ha mai sentito parlare di questo avvenimento. Com'è facile intuire, questa percentuale diminuisce tra gli studenti che frequentano una scuola in provincia di Firenze (61,4%, ).
In ogni caso, il dato importante è che solo un terzo degli studenti coinvolti nell'indagine conosce uno degli eventi più rilevanti non solo per la storia della regione ma anche per l'intero paese. Libera per la XVIII edizione ha scelto la Toscana, ha scelto Firenze .“Semi di Giustizia, fiori di Corresponsabilità” è lo slogan che accompagnerà la giornata, durante la quale si incontreranno nel capoluogo fiorentino circa 600 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5000 familiari.
Firenze sarà protagonista il 15 marzo dove nel pomeriggio presso Sala dei 500 a Palazzo Vecchio si svolgerà l'incontro tra i familiari delle vittime delle mafie a seguire la veglia di preghiera interreligiosa presso la Basilica di S. Croce. Il 16 marzo appuntamento con la marcia con partenza da Fortezza da Basso e arrivo spazio antistante Stadio Artemio Franchi. Qui sarà allestito un palco dove saranno letti gli oltre 900 nomi di vittime delle mafie