Niente licenziamenti, almeno per ora per i 10 addetti al serivizio mensa, che invece al momento risulta sospesa. I dieci dipendenti verranno riassorbiti da Ataf spa, dopo che meno di un anno fa erano stati trasferiti proprio da Ataf alla società che aveva vinto l'appalto per la gestione della mensa, la Ladisa. Quest'ultima però di fatto non ha mai reintegrato i lavoratori perché l'azienda ha alla fine deciso di chiudere l'appalto perché non più vantaggioso. Per i 10 dipendenti l'ipotesi del licenziamento era ormai più che prossima.
Ieri il presidio di solidarietà dei colleghi e del sindacto dei Cobas in viale dei Mille. "L'organizzazione sindacale Cobas esprime la sua profonda soddisfazione per aver impedito insieme alla mobilitazione dei lavoratori il licenziamento dei 10 ex colleghi Ataf che dal 1° febbraio avrebbero perso il posto di lavoro a causa dell'esternalizzazione del servizio mensa. La sprovvedutezza e l'approssimazione con la quale Ataf spa ha gestito l'affitto di ramo d'azienda, la dice lunga in merito alla svendita al privato del resto dell'azienda di trasporti fiorentina. Sono bastati 11 mesi di privatizzazione per trasformare un patrimonio dei lavoratori in una risorsa da eliminare.
Il coraggio e la ferma decisione dei lavoratori addetti alla mensa, seguiti dal nostro studio legale ed in particolare dall'avvocato Letizia Martini, ha permesso di resistere anche alle “sirene” di chi ignobilmente si era reso disponibile a trattare la cessione e la messa in mobilità dei 10 lavoratori. Attendiamo nelle prossime ore la conferma del reintegro nella azienda Ataf spa (avvenuta alle ore 17.05). Per ora- conclude la nota- è stata vinta solo una battaglia, perché come ha detto Bonaccorsi stamani, quando ci ha incontrato insieme alla delegazione dei lavoratori della mensa, l'intenzione è quella di esternalizzare nuovamente tale servizio".