Trema la terra intorno alla 15 e 48, a Firenze in molti l'hanno avvertita distintamente. La conferma arriva come sempre innanzitutto dai social network dove in tantissimi, molti i fiorentini che hanno annotato immediatamente l'evento. Ad ora non si hanno notizie circa danni a cose o a persone. Alle 14:48 a 3km a sud est di Frassinoro (provincia di Modena) è partita una scossa sismica con magnitudo 5.0 che ha fatto vibrare l'Italia da Bolzano all'Abruzzo, da Verona alla Liguria.
L'epicentro si trova a 14 chilometri da Barga (in provincia di Lucca). La scossa a cavallo dell'Appennino Toscoemiliano è stata percepita in tutta la regione. Allarme di tweet a Livorno, Lucca, Empoli, Pistoia e anche Firenze, dove le persone sono uscite in strada. A seguito dell’evento sismico che ha interessato nel pomeriggio la zona della Garfagnana, con magnitudo 4.8 (avvenuto alle ore 15:48), l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze si è immediatamente mobilitata con i volontari delle pubbliche assistenze presenti sul territorio. Alessandro Moni, responsabile regionale Protezione Civile Anpas Toscana, conferma che non risultano danni a persone o a cose.
In questo momento è prevista l'apertura di due presidi per coordinare i volontari per una verifica diretta sul territorio. Anche in Emilia, la sala operativa regionale (Anpas Emilia Romagna) conferma che non ci sono state segnalazioni di danni a cose o persone dalle pubbliche assistenze vicine all'epicentro. "In questo momento stiamo monitorando la zona" dichiara Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. «È da più di due anni che con i nostri volontari stiamo facendo prevenzione e sensibilizzazione nella zona con la campagna Terremoto, io non rischio sia nei confronti della popolazione che delle istituzioni.
In questo momento è necessario far verificare dai tecnici lo stato delle abitazioni". Il presidente della Regione Toscana ha dato infatti disposizione agli uffici del Genio Civile di mettersi a disposizione dei Comuni per le attività di verifica della stabilità degli edifici pubblici