Il Cdm vara decreto legge, deroga del Patto di Stabilità. Trovato morto l'operaio disperso. Altre 60 scosse nella notte. Monti: "Nessuno sarà lasciato solo". Napolitano: ''Politiche di prevenzione sono state inadeguate''. Procuratore di Modena: ''Chiariremo perché edifici recenti sono crollati''. Cancellieri: ''In Emilia morti sul lavoro''. Si mobilita l'Unesco: missione per ricostruire il patrimonio culturale. Per il consiglio nazionale dei geologi "la sismicità sarà lunga con repliche, anche con scosse simili a quella principale''.
Ingv: "Rivedere mappa sismica senza sottostare a pressioni". Dopo il sisma della mattina di ieri, che è tornato a colpire l'Emilia già ferita, una donna è stata estratta viva dalle macerie a Cavezzo. La donna di 65 anni è stata individuata grazie al fiuto dei cani e alla tenacia con cui ha continuato a chiedere aiuto. Intorno alle 21 i Vigili del Fuoco riportavano alla luce la donna che veniva immediatamente portata in un ospedale di Modena. La casa, in una palazzina di quattro piani nel centro storico di Cavezzo, era già stata dichiarata inagibile ma la donna era rientrata per prelevare alcuni indumenti e qualche oggetto.
Subito dopo la scossa, che ha letteralmente sbriciolato l'abitazione. Nel crollo, la donna si veniva a trovare sotto la spalliera del letto che l'ha protetta finché non è stata tirata fuori dalle macerie dai Vigili del Fuoco. Per fronteggiare l'emergenza è stata istituito un nuovo COA, con dislocazione tra i comuni di San Prospero e Cavezzo, e il dispositivo di soccorso impiantato dai Vigili del Fuoco è stato potenziato con rinforzi provenienti dalle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Liguria, Lazio e Marche, per un totale di 13 sezioni operative.
Nell'«area di cratere», inoltre, sono stati inviati: un team USAR (specialisti ricerca e soccorso in ambiente urbano); 5 squadre puntellatori; 5 squadre SAF (speleo alpino fluviali); 6 nuclei cinofili; 3 elicotteri dei reparti volo di Arezzo e Genova dislocati presso il nucleo di Bologna; 3 autoscale; 3 autogrù. Per la realizzazione di un campo attrezzato nel comune di Cavezzo, sono stati inviati da Lombardia, Toscana e Lazio 46 moduli servizi igienici, 45 tende pneumatiche e 5000 posti letto.
Attualmente, il dispositivo di soccorso che opera nella zona delle operazioni è costituito da circa 1100 unità. È stato disposto il raddoppio dei turni di servizio nei comandi della regione. Ad oggi, sono oltre 15.000 gli interventi effettuati dalle squadre dei Vigili del Fuoco con tipologia variabile da soccorso a persona, assistenza alla popolazione, a verifiche e messa in sicurezza di edifici pubblici e privati, costruzioni di interesse storico-artistico e di strutture industriali. Centinaia gli interventi per verifiche di stabilità effettuati anche nelle province di Milano, Brescia, Como, Piacenza e Vercelli.
La terra è tornata a tremare nella notte con scosse continue e di varia intensità fino a questa mattina. Continuano le verifiche di stabilità degli edifici, soprattutto di scuole e ospedali, mentre la priorità è ora quella di potenziare la ricettività delle strutture di accoglienza per gli sfollati e le persone evacuate che continuano ad aumentare. Il sistema del Credito Cooperativo italiano, di fronte all’aggravarsi del tragico terremoto che sta colpendo ormai da diversi giorni una sempre più vasta area dell’Emilia Romagna, potenzia il pacchetto di misure e di interventi a favore delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese e delle comunità colpite.
Si tratta di un insieme di iniziative che, nel complesso, hanno un valore economico diretto superiore ai 170 milioni di euro. In particolare: 1. Iccrea Banca Impresa, la banca corporate del sistema del Credito Cooperativo italiano controllata da Iccrea Holding, in collaborazione e su segnalazione delle Banche di Credito Cooperativo del territorio interessato dal sisma, interverrà con:
la concessione di una moratoria, per capitale ed interessi, alle aziende che ne faranno richiesta e per le quali non è pregiudicata la continuità aziendale, per un periodo massimo di 12 mesi mantenendo invariate le condizioni contrattuali; la messa a disposizione di un plafond di 100 milioni a condizioni di particolare favore destinato a supportare sia le esigenze di breve termine sul circolante, sia le spese per il ripristino, la ricostituzione e la rimessa in piena attività delle aziende che hanno subito danni in conseguenza dell’evento sismico.Per le aziende che, invece, non hanno subito particolari danni (ma che in ogni caso sono interessate indirettamente dall’evento sismico in termini di fatturato, commesse perse, ecc.) vi è la possibilità di usufruire di una rimodulazione dei piani d’ammortamento alle medesime condizioni contrattuali. Tutte le richieste, che godranno dell’esenzione totale delle spese istruttorie avranno, per la relativa valutazione, un iter istruttorio appositamente dedicato, che dovrà verificare, tra le altre, il recupero dell’operatività e del rilancio aziendale. La documentazione di massima da allegare per le operazioni di investimento:Di cui: a) 40 milioni sotto forma di finanziamenti chirografari con durata fino a 18 mesi. b) 60 milioni sotto forma di mutui ipotecari/leasing immobiliari, ovvero leasing strumentali (con durata da definire in funzione della tipologia dell’intervento, con durata massima 10 anni per i finanziamenti ipotecari e leasing immobiliari). Le linee a m/t saranno destinate a sostenere investimenti finalizzati all’acquisto o alla ricostruzione/ristrutturazione di immobili, impianti o linee di produzione, danneggiati dal terremoto.
• Relazione tecnica dei danni subiti sulla base di una autocertificazione da parte del Legale Rappresentante della società; • presentazione di un piano di ristrutturazione o di spesa necessario al rispristino dell’attività aziendale; • bilanci della società, unitamente a dati aggiornati infrannuali ove disponibili; • business plan corredato dalle relative assunzioni di base circa il recupero dell’operatività. 2.Si ricorda, infine, che il 23 maggio Federcasse aveva attivato a favore delle popolazioni colpite un programma nazionale di raccolta fondi denominato “Emergenza Terremoto in Emilia” attraverso l’apertura di un conto corrente presso Iccrea Banca sul quale far confluire le somme che saranno raccolte.Il plafond definito da Iccrea Banca Impresa si aggiunge a quello messo a disposizione dalle singole Banche di Credito Cooperativo fin dalle prime ore successive al sisma. In particolare, Banca Centro Emilia (Ferrara) - che ha filiali nei luoghi in cui le scosse hanno inferto i colpi più duri alle abitazioni dei privati, al patrimonio artistico e alle attività produttive – ha stanziato sin da subito un plafond iniziale di 10 milioni di euro destinato a finanziare le opere di ricostruzione. La BCC ha inoltre attivato un’iniziativa di solidarietà attraverso la sottoscrizione di un’obbligazione etica, garantita dal Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle BCC, della durata di 5 anni al tasso del 3% che andrà a incrementare il plafond già stanziato dalla BCC.
Emilbanca (Bologna) ha invece messo a disposizione 30 milioni per i privati ed altri 30 per le imprese, con particolare riguardo a quelle agricole, attivando una moratoria di 12 mesi sui finanziamenti che riguardano immobili danneggiati dal terremoto. 3. Inoltre, lo scorso 25 maggio, il Consiglio Nazionale della Federazione Italiana delle 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane ha deliberato la devoluzione a favore delle popolazioni colpite del gettone di presenza dei Consiglieri e proposto – con la condivisione delle organizzazioni sindacali – la devoluzione da parte dei 36 mila dipendenti del sistema del corrispettivo di un’ora di lavoro, nonché la rinuncia ad almeno un gettone di presenza dei componenti i Consigli di Amministrazione ed i Collegi Sindacali.
L’IBAN del conto corrente è il seguente: IBAN IT05 R 08000 03200 000800032001 Uomini e mezzi del Corpo forestale dello Stato partecipano alle operazioni di soccorso della popolazione colpita ieri dalla nuova violenta scossa di terremoto che ha interessato la regione Emilia Romagna, in particolar modo Modena e provincia. Il Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, ha predisposto una task-force di personale e mezzi provenienti da altre regioni d’Italia in affiancamento a quello già operante sul territorio.
In particolare, arriveranno dalla Campania e dalla Calabria i Comandi Stazione Mobili del Corpo forestale dello Stato, presidi itineranti sulle aree colpite dal sisma per gli aspetti della sicurezza pubblica, che saranno utilizzati per agevolare le popolazioni in difficoltà nell’interazione con le istituzioni e a supporto del personale. I mezzi, dotati di tutta la strumentazione idonea per essere impiegati in eventi eccezionali, raggiungeranno le città di Modena e Ferrara e saranno attivi già nelle prossime ore. Il personale della Forestale dei Comandi provinciali di Modena, Ferrara, Parma e Reggio Emilia è inoltre impegnato in attività di ordine e sicurezza pubblica sia presso la zona rossa di Modena e Ferrara, sia presso i diversi campi allestiti dalla Protezione Civile. Il “centro sociale di destra” Casaggì Firenze apre oggi la raccolta di beni per i terremotati dell’Emilia Romagna.
La sede dell’associazione, in via Frusa 37, sarà aperta tutti i giorni dalle ore 15 alle ore 19,30 per la raccolta di beni di prima necessità che saranno destinati alle zone colpite dal sisma. A Casaggì si raccolgono: beni alimentari (in modo particolare cibo in scatola e acqua potabile in bottiglia), giocattoli, coperte e sacchi a pelo, tende, cancelleria, prodotti per l’igiene, scarpe e vestiti nuovi, omogeneizzati, medicinali. Nei momenti di difficoltà il compito di ogni cittadino è quello di creare un fronte comune per aiutare chi ne ha bisogno.
Nel nostro piccolo, lo faremo. I Vescovi italiani partecipano alle sofferenze della popolazione dell’Emilia Romagna, provata dal terremoto. La Presidenza della CEI, dopo aver messo a disposizione un milione di euro proveniente dai fondi dell'otto per mille, indice una Colletta nazionale da tenersi in tutte le chiese domenica 10 giugno, solennità del Corpus Domini. Il ricavato dovrà essere consegnato tempestivamente alle rispettive Caritas diocesane, che provvederanno a inoltrarlo alla Caritas Italiana, già operativa nelle zone colpite con un proprio Centro di coordinamento. L'iniziativa promossa dalla Giovane Italia Firenze, in collaborazione con i coordinamenti cittadino e provinciale del Popolo della Libertà, e destinata ad aiutare la popolazione colpita dal recente sisma. Da Giovedi 31 Maggio a Sabato 2 Giugno, la sede di viale Spartaco Lavagnini 21 sarà aperta dalle ore 11.00 alle ore 18.00 per una raccolta di beni di prima necessità che saranno poi consegnati alla Caritas. Le tipologie di raccolta saranno quattro:
- Vestiti e coperte - Alimenti non deperibili (Pasta – spaghetti, penne o fusilli –, scatolame, olio…) - Prodotti di primo soccorso (Bende, ghiaccio secco…) - Prodotti di igiene personale (Spazzolini, dentifrici, saponi…)