La crisi si fa sentire sempre di più. A Firenze e provincia le azienda in crisi sono molte. I danni maggiori ricadono sui lavoratori. Per questo sono tanti gli scioperi in preventivo nell’aziende del territorio. Sono 4 i mesi di ritardo degli stipendi degli addetti all'ippodromo del capoluogo toscano e per i mesi e gli anni a venire il buio è assoluto. l'amministrazione comunale deve decidere quale sarà il futuro dell'ippica a firenze, ogni ulteriore ritardo è inconcepibile oltre che inaccettabile.
sono questi i motivi dello sciopero con presidio proclamato per lunedì prossimo 18 giugno. nel corso dello sciopero e nell'ambito del presidio le segreterie provinciali di slc cgil e fistel cisl, unitamente alla rsu di ippodromi fiorentini, hanno convocato un incontro stampa lunedì 18 giugno 2012 ore 11.30 c/o locali ippodromo del visarno, viale del visarno, 16 - firenze La manovra 2011 ha falcidiato il bilancio del Ministero della Giustizia (- 185,6 milioni di euro) e aggravato la situazione del personale prorogando il blocco del turn-over: per non parlare della penalizzazione economica dei lavoratori (blocco dei contratti fino al 2014), dell'introduzione di ticket, balzelli, dell’intervento sulle pensioni, e via tagliando.
La spending review 2012 taglierà ancora (- 80 milioni di euro), salvo poi scoprire che occorreranno il doppio dei fondi per rimettere in ordine. Secondo alcuni giornali taglieranno anche i buoni pasto. Secondo altri quotidiani, invece, sono in pericolo le tredicesime. A Firenze, nel Tribunale più grande della Toscana, inserito in una struttura nuova fiammante, costata 140 milioni di euro (ma ne costerà ancora… per i lavori di adeguamento), nelle aule al piano 0 si muore di freddo e nei piani dal 3 in su in alcune stanze i dipendenti si stanno ingegnando a coprire i bocchettoni di diffusione di area primaria per il troppo freddo mentre in altre stanze ci si arrangia alla meno peggio per il troppo caldo.
Ma secondo il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il 13.6.12 in visita alla struttura con i Rappresentati dei Lavoratori alla Sicurezza, non si sa se l’introduzione del liquido refrigerante nelle condotte porterà rumore aggiuntivo e se il controllo della temperatura riuscirà a rendere microclimaticamente accettabile la vivibilità nelle stanze. I lavoratori, intanto, si sono già arrangiati con tende di fortuna alle finestre (perché dovrebbero metterle ma….
per ora… mancano anche quelle!) in vista del sole dei mesi estivi fiorentini, notoriamente roventi. D’accordo, in città non si era mai vista una struttura come il Nuovo Palazzo di Giustizia di viale Guidoni, ma gli amministratori fiorentini ci dovrebbero mettere tutto l’ingegno che mettono in altre faccende per fare andare le cose in modo accettabile. Invece la struttura presenta già molti punti di criticità: è vicina alla sede Telecom e alle sue radiofrequenze che l’Arpat ritiene non danneggino la salute mentre a noi non sono stati fugati tutti i dubbi; le porte di emergenza o sono bloccate oppure aperte per il passaggio di centinaia di persone che sciamano in ogni dove e deambulano per scale sporche e non a norma di d.lvo 81 sulla sicurezza; è ancora carente la segnaletica e non è stato risolto il problema della sistemazione dei centralinisti non vedenti, come dichiarato in pompa magna, urbi et orbi; non esiste ancora un piano di emergenza (saremmo curiosi di conoscere il parere dei Vigili del Fuoco) né un piano di evacuazione (ne abbiamo visti gli effetti il 29.5.2012 in occasione della scossa di terremoto) né sono ancora segnalati i punti di raccolta delle persone in caso di pericolo.
Ma i guai non arrivano mai da soli: ANCORA NON E’ STATA ESPERITA LA GARA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DELLA STRUTTURA! QUINDI LA STRUTTURA NON HA UN PIANO DI EMERGENZA, NE’ UN PIANO DI EVACUAZIONE, NE’ UN PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI. La situazione è questa. Ciascuno può trarre le conclusioni d’obbligo, in un periodo storico nel quale chi di dovere ha perso persino il senso ed il dovere della responsabilità nei confronti di chi amministra o dirige. In questo quadro chiediamo una riflessione al Governo e ai Ministri, che in pompa magna parlano di processo telematico, informatica ed innovazione.
Una altrettanto utile riflessione al Sindaco di Firenze. Un utilissimo sforzo di memoria ai giornali ed ai giornalisti di Firenze. Come FP CGIL denunciamo quello che non va nel Tribunale di Firenze e nella struttura del Nuovo Palazzo di Giustizia di viale Guidoni perché questo è il nostro dovere. Dalla parte giusta, dalla parte dei lavoratori. Per il 20 giugno 2012 a Villa Solaria a Sesto Fiorentino (FI) è stato proclamato lo sciopero dei lavoratori della RSA che rivendicano: la mancata Applicazione del CCNL Cooperative Sociali e Integrativi Regionali in merito al riconoscimento del livello Operatore Socio Sanitario, già erogato dalla precedente Cooperativa Sociale che all’epoca gestiva la Struttura Pubblica. Le OO.SS ed i lavoratori hanno scongiurato lo sciopero fino ad oggi , ma vista la posizione dell’Azienda confermata anche in Prefettura dove si è conclusa negativamente la procedura di raffreddamento le OO.SS hanno indetto lo sciopero al solo fine di garantire la giusta retribuzione ai lavoratori. Inoltre i lavoratori da sempre in appalto sono stanchi di rimettere in discussione ad ogni cambio di appalto i diritti acquisiti e con essi anche parte della retribuzione; vogliamo le garanzie dovute per tutelare questi lavoratori sui quali non deve ricadere il rischio di impresa di nessuno, in vista anche della nuova aggiudicazione della gara di appalto. Siamo convinti che un lavoro così importante e difficile dove la qualità è resa anche dall’affetto verso le persone con il quale si opera meriti un po’ più di rispetto.