Gli occhi d'Italia sono tutti sull'Emilia Romagna dove, anche a detta degli esperti è accaduto qualcosa di particolarmente grave e preoccupante, le scosse ravvicinate infatti possono essere parte di un unico sistema che non esclude il ripetersi di forti fenomeni in tempi ravvicinati. Il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Stefano Gresta ha avvertito la popolazione, il fenomeno può ripetersi. La faglia attivatasi il 20 maggio ha 'spinto' di fatto la terra accanto e l'evento sismico si sposta verso est.
Ma per una panoramica tecnica e puntuale occorre ancora qualche ora. I due eventi ravvicinati nei 9 giorni fanno pensare a due epicentri distanti, e quindi due fenomeni differenti, che interessano però due zolle attigue ma diverse che si sono appunto 'spinte'. Dalla Toscana intanto vige un monitoraggio costante ed un flusso continuo di aiuti inviati sul posto da parte di associazioni locali. Il consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri, chiede al presidente del Consiglio Regionale, Alberto Monaci, di «verificare la possibilità di non celebrare almeno nei palazzi della Regione Toscana la festa del 2 giugno (nella sede del Consiglio Regionale verrà celebrato, in occasione della festa della Repubblica, il 500° anniversario della scomparsa di Amerigo Vespucci con due concerti e con le degustazioni di gelato artigianale e prodotti toscani di filiera corta, ndr) e perlomeno noi attivare qualche risparmio come ulteriore contributo alle popolazioni dell’Emilia o per cominciare a creare un tesoretto per la messa in sicurezza degli immobili, soprattutto quelli in cui si lavora, della Toscana».
Inoltre, Lazzeri chiede a Monaci per il prossimo Ufficio di Presidenza «una verifica a 360 gradi sulle spese della Regione proprio sulle forme di risparmio che possono essere attuate affinché si possa dare vita a questo progetto sulla sicurezza nei posti di lavoro». Contribuire concretamente al ripristino delle zone colpite dal sisma sostenendo il restauro di un’opera d’arte, di un monumento o un edificio di interesse pubblico o civile. E’ quanto propone il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, che questa mattina ha inviato un messaggio di solidarietà ai Presidenti della Provincia di Modena, Emilio Sabattini, e di Ferrara, Marcella Zappaterra.
“Caro Presidente – si legge nel testo delle lettere - desidero innanzitutto esprimerti, a nome mio personale, della Giunta e del Consiglio Provinciale di Firenze, tutta la nostra vicinanza in questo difficile momento. Il nostro territorio vi è vicino e sta seguendo con partecipazione gli accadimenti che si susseguono senza sosta in queste ore di paura”. “Proprio per mandare un messaggio di sostegno che non si fermi alle parole ma passi ai fatti, sono a chiederti, quando l’emergenza sarà passata, di incontrarci per valutare insieme la possibilità di ‘adottare’, insieme ai Comuni della Provincia, un monumento, una chiesa, una qualunque opera d’arte, culturale o storica che voi riterrete importante restaurare.
Ci impegneremo inoltre affinché la maratona di solidarietà si possa estendere a tutto il sistema delle autonomie della Toscana”. “Non sarà facile ripartire, ricostruire, tornare a una vita ‘normale’ – prosegue il Presidente Barducci - e la Provincia di Firenze vuole esservi vicina in questa fase ed aiutarvi, per quanto nelle nostre possibilità, a dare una nuova forza alle comunità locali recuperandone in tempi brevi ed efficaci il grande patrimonio storico e culturale che è parte dell’identità italiana tutta”. “Mi rendo ovviamente disponibile a fissare l’appuntamento quando e dove lo riterrai più opportuno, senza nessuna pressione in questo senso – conclude il Presidente della Provincia di Firenze - Nel frattempo ti invio, a nome di tutti noi, un forte abbraccio di incoraggiamento: non siete né sarete mai soli.
Non è una promessa ma la realtà”. "Sarà celebrazione sobria dedicata alle vittime". Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a proposito della richiesta di annullare le celebrazioni per l'anniversario della Repubblica che si festeggia il prossimo 2 Giugno. "Gia', ma questa sarebbe l'occasione per celebrare i funerali di uno Stato che ha fatto della negligenza e dell'inosservanza delle leggi un modus vivendi" interviene Aduc associazione che tutela utenti e consumatori.
"La prima legge antisismica, in un Paese sismico, e' del 1974, 27 anni dopo la proclamazione della Repubblica. Ci sono voluti altri 7 anni per varare il decreto di regolamentazione. I risultati sono, ancora una volta, i morti provocati dal terremoto in Emilia. In 40 anni si sono spesi 140 miliardi di euro per il post terremoto. Il Cnr calcola che basterebbero 8 anni per consolidare l'esistente oltre, evidentemente, a costruire bene. Dov'e', dunque, la Repubblica che si vuole festeggiare?" Dall’inizio dell’emergenza sono già 200 i confratelli delle Misericordie della Toscana che hanno portato il loro aiuto nelle zone del sisma, all’interno della colonna di Protezione civile regionale che gestisce il campo di San Possidonio.
Da venerdì scorso partita anche la colonna nazionale. Dopo le violente scosse di ieri e le numerose repliche il campo della Regione Toscana di San Possidonio è stato invaso da numerosi cittadini impauriti e feriti. I confratelli delle Misericordie, collaborando con i volontari di tutte le componenti del CORV (Comitato Operativo Regionale Volontariato), si sono adoperati per offrire la migliore assistenza con i mezzi a disposizione. Dalla Toscana sono state fatte partire altre 20 tende (di cui 5 dalle Misericordie di Massa Carrara), un container bagni delle Misericordie della Toscana, una torre faro (Misericordia Quarrata) un camion con gru per il trasporto di un modulo bagni disabili della Regione Toscana.
La sala operativa regionale sta monitorando l'evoluzione dell'evento tenendosi in contatto con i referenti al campo. Al momento al campo sono presenti 22 Confratelli provenienti da varie Misericordie toscane, coordinati da Federico Bonechi, responsabile della Sala Operativa Regionale. Fa capo alle Misericordie toscane anche il nucleo Segreteria Mobile che opera nel campo formato dal camper della Misericordia di Quarrata e personale addestrato per la gestione amministrativa e logistica della Misericordia di Montecatini Terme.
Fino ad oggi si sono turnati al campo 200 Confratelli. Da Venerdì scorso, 25 maggio, è operativa in Emilia anche la colonna nazionale di protezione civile delle Misericordie, attiva nella gestione del campo di San Felice sul Panaro e guidata da Piergiorgio Salvatori Le Pubbliche Assistenze toscane, inviano al campo della Regione le psicologhe del nucleo di sostegno per chi è colpito da calamità naturale. Un compito difficile per questi volontari del tutto particolari, psicologi che devono sostenere le popolazioni rimaste senza casa dell’Emilia e i volontari impiegati sul campo.
Volontari che hanno già prestato servizio durante i primi giorni dell’emergenza terremoto in Abruzzo, e che sanno quindi quali sono i traumi che colpiscono la popolazione rimasta senza casa, senza le proprie abitudini e le cose care. Ma gli uomini di Anpas Toscana da ieri sono presenti anche nel campo di Novi di Modena. Dopo la nuova scossa, dalla nostra regione sono in tutto 60 i volontari al lavoro in Emilia, impiegati nel campo della Regione a San Possidonio, nei campi Anpas di Costa a Mirandola e Novi di Modena.
In tutto 21 mezzi tra fuoristrada, ambulanze attrezzate, macchine e camion per la logistica hanno varcato il confine regionale. Dislocate nei campi due cucine da campo, un punto medico, due container di impiantistica per il funzionamento del campo. Dopo la seconda scossa sono partiti 21 tra uomini e donne con 40 tende per l’accoglienza della popolazione. Un punto medico avanzato, con 6 volontari, attrezzature e due mezzi, è stato mandato a Mirandola, mentre è partita per il campo di San Possidonio una psicologa del team di sostegno per i terremotati La Provincia di Siena è al fianco della Regione per dare il proprio contributo, in termini di mezzi e personale, alla macchina della solidarietà toscana attivata, fin dalle ore successive al terremoto del 20 maggio, per aiutare la popolazione dell'Emilia Romagna.
Al campo di accoglienza di San Possidonio (Modena), gestito dal 21 maggio dalla protezione civile regionale, è arrivata ieri, martedì 30 maggio una nuova tranche di aiuti con tende per complessivi 300 posti letto, generi alimentari e medicinali. La Provincia di Siena, su richiesta della Regione, ha già fornito la disponibilità di personale sia per effettuare le verifiche di agibilità degli edifici che per gestire i servizi all’interno del campo di San Possidonio che sarà attivo almeno fino al 21 luglio.
Dal 10 al 12 giugno partiranno da Siena per dare supporto tecnico Carlo Gagliardi del Comune di Radda e Nadia Anichini del Comune di Gaiole, mentre dal 3 al 6 giugno saranno presenti in provincia di Modena quatto unità di volontari della Racchetta, di cui due unità provenienti da Sovicille e due da Castellina in Chianti. La Sala operativa della Protezione civile provinciale sta inoltre acquisendo ulteriori disponibilità di personale nel caso in cui la Regione Toscana ne faccia richiesta, anche in relazione all’evoluzione dell’evento.
Nella zona colpita stanno lavorando anche altre associazioni della provincia di Siena (Misericordie, Pubbliche assistenze e Vigilanza antincendi boschi), attivate ed impiegate direttamente dalla Regione Toscana e dal Dipartimento della Protezione civile. Da Siena inoltre potrebbero partire nei prossimi giorni ulteriori unità di personale volontario delle associazioni di protezione civile e tecnici, messi a disposizione dei Comuni e della Provincia. “La Provincia di Siena - afferma il presidente Simone Bezzini - ha dato, fin dalle ore successive al primo evento sismico, la propria disponibilità a inviare mezzi e personale alla Regione Toscana che sta coordinando tutte le operazioni.
Siamo vicini all’Emilia Romagna e a tutte le comunità che in queste settimane stanno vivendo una situazione di grande preoccupazione e di disagio. Ringraziamo tutti i senesi presenti in Emilia, tutti quelli che andranno nei prossimi giorni e tutti coloro che ieri hanno segnalato alla nostra Sala operativa la disponibilità ad inviare materiali, mezzi e attrezzature e a mettersi a disposizione delle comunità colpite dal sisma come liberi professionisti. In caso la Regione Toscana, che svolge l’attività di coordinamento, faccia pervenire richieste in tal senso, la Provincia di Siena si attiverà subito per rispondere”.