Eurispes, persa la fiducia nelle Istituzioni: come mai?

Il 2013 segnala un ulteriore peggioramento del giudizio degli italiani nei confronti delle Istituzioni e un grado di sfiducia che sale dal 71,6% del 2012 al 73,2% di quest’anno. La Chiesa con il 36,6% subisce un brusco calo dei consensi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2013 15:13
Eurispes, persa la fiducia nelle Istituzioni: come mai?

Il 2013 segnala un ulteriore peggioramento del giudizio degli italiani nei confronti delle Istituzioni e un grado di sfiducia che sale dal 71,6% del 2012 al 73,2% di quest’anno. L'Eurispes anticipa una delle 60 sezioni del Rapporto Italia 2013: Calano Quirinale, Governo e Parlamento. Torna a crescere la Magistratura. Sempre alta la fiducia per le Forze dell'Ordine e il Volontariato. Continuano a raccogliere bassi livelli di fiducia i sindacati (19,5%), la Pubblica amministrazione (17,6%), e i partiti politici (7,3%). Effetto Monti? Quirinale, giù di quasi 18 punti.

Il dato sicuramente più preoccupante è quello sulla fiducia degli italiani nel Capo dello Stato, da sempre considerato punto di riferimento, soprattutto nei momenti più difficili e confusi come quello attuale. La fiducia degli italiani nei confronti del Presidente della Repubblica è in netto calo e fa registrare quest’anno il 44,7% di fiduciosi (il 19,3% “molto” e il 25,4% “abbastanza”), contro il 62,1% dello scorso anno. Ancora non è chiaro se il Capo dello Stato sia entrato nella spirale della sfiducia, ormai strutturale, che gli italiani nutrono nei confronti dell’intero sistema politico, ma la sensazione dei ricercatori dell’Eurispes è che tale risultato possa essere, in buona parte, attribuito al sostegno dato al governo Monti. Governo: gli italiani e i provvedimenti “lacrime e sangue”.

Ai provvedimenti “lacrime e sangue” del Governo gli italiani hanno risposto con un aumento di sfiducia, che passa dal 76,4% dello scorso anno all’82,8% (+6,4%) e segna un ritorno ai livelli del 2011 (84,2%). In parallelo cala anche il dato del consenso che passa dal 21,1% del 2012 all’attuale 15,9%. Il trend di sfiducia nei confronti dei governi che si sono susseguiti dal 2004 all’ultimo anno non si è d’altronde mai invertito e il grado di fiducia è rimasto sempre al di sotto del 35%. Parlamento: un inesorabile declino.

Come registrato per il Governo, la fiducia degli italiani nei confronti del Parlamento mantiene un andamento in negativo raccogliendo l’89,7% degli sfiduciati, in costante aumento rispetto agli anni scorsi: erano l’88,2% degli intervistati nel 2012 e l’83,4% nel 2011. Stesso andamento per la quota, assolutamente minoritaria, di quanti si dichiarano invece fiduciosi: quest’anno sono il 9%, nel 2012 erano il 9,5% e nel 2011 invece arrivavano al 15%. Magistratura: torna a crescere.

Dopo il calo dei consensi dello scorso anno, il livello di fiducia nei confronti della Magistratura torna a crescere. Più di 4 cittadini italiani su 10, il 42%, mostra fiducia nell’operato di questa Istituzione (12,5% molta fiducia; 29,5% abbastanza fiducia). Era al 36,8% nel 2012. «Siamo di fronte ad una insoddisfazione che non ha precedenti nella storia recente italiana – commenta Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes – l’aver voluto delegare ad un Governo tecnico la guida del Paese sembrerebbe aver messo in discussione la fiducia nella Presidenza della Repubblica che ha ispirato e gestito l’operazione, e nella politica in generale, alla quale, probabilmente, viene imputata una fuga dalle responsabilità di fronte alla crisi». «Da una parte, registriamo una distanza quasi incolmabile dei cittadini dalle Istituzioni della Repubblica, ma anche dai partiti, dai sindacati, dal mondo imprenditoriale – prosegue Fara – dall’altra, il riconoscimento pressoché unanime nei confronti delle Forze dell’ordine e del volontariato.

Sono le Istituzioni con le quali i cittadini quotidianamente si confrontano e dalle quali ottengono in cambio sicurezza, aiuto e solidarietà nei momenti difficili: ci assicurano insomma il presente». Forze di Polizia e di sicurezza: sempre alto il gradimento. I Forestali si guadagnano il primo posto. Tra le Istituzioni che, nel corso degli anni, mantengono alti livelli di consenso la Guardia di Finanza registra un vero e proprio balzo in avanti con l’indice di fiducia che sale al 71%.

Quasi 8 punti percentuali in più rispetto all’anno scorso. L’indiscusso primato storico dei Carabinieri viene superato, anche se di poco, dal Corpo forestale dello Stato che, con il 77,1% dei consensi, sale al primo gradino del podio della fiducia dei cittadini, mentre l’Arma segue con il 76,3%. Per quanto riguarda, infine, la Polizia di Stato, i dati mostrano un graduale e positivo trend che ha visto salire il consenso dei cittadini fino al 75%. Le nostre Forze armate consolidano e vedono crescere il livello di fiducia del quale godono.

Con il passaggio dal 67,8% dello scorso anno al 71,3% di oggi, guadagnano 3,5 punti percentuali. Continuano a crescere nella fiducia riscontrata presso l’opinione pubblica anche i nostri Servizi Segreti, silenziosi servitori dello Stato, che nel 2011 riscuotevano la fiducia del 30,5% dei cittadini e nel 2012 la vedevano aumentare di ben 10 punti percentuali (40,6%) per arrivare quest’anno al 45,3%, con un ulteriore incremento di quasi 5 punti. Altre Istituzioni. Nonostante il lieve calo registrato quest’anno, le associazioni di volontariato con il 75,4% di fiducia degli intervistati restano sempre una delle Istituzioni più amate dagli italiani che riconoscono nella maggioranza dei casi l’impegno, il lavoro e i risultati ottenuti sul territorio a sostegno delle fragilità sociali e del disagio.

La Chiesa con il 36,6% subisce un brusco calo dei consensi riportandosi al di sotto del livello di fiducia registrato lo scorso anno(47,3%). Anche se occorre sottolineare come i giudizi sulla Chiesa abbiano avuto all’interno della serie storica 2009-2013 un andamento “a singhiozzo” e una particolare instabilità nella quota di giudizi positivi raccolti da un anno all’altro. Un significativo aumento della fiducia dei cittadini viene registrato solamente per le associazioni dei consumatori, passate dal 52,1% del 2012 al 63,8% del 2013. Fonte: www.eurispes.eu

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