FIRENZE - “Esco ancora più sereno di come sono entrato. Mi sono sottoposto a tutte le domande. Le accuse mi sono state mosse dal signor Giannetti, da me denunciato e licenziato, reo confesso e condannato a 5 anni e mezzo di reclusione. Ho risposto a tutti gli addebiti, facendo rilevare come il mio comportamento sia sempre stato improntato alla massima correttezza e rigore nell'interesse pubblico”. Queste le prime dichiarazioni del presidente Enrico Rossi che oggi è stato ascoltato dai magistrati di Massa in relazione alla vicenda ASL1. “Ho anche sottolineato – ha proseguito il presidente - come il processo di certificazione dei bilanci in Toscana collochi in sicurezza i conti della nostra sanità che, sono pronto a sfidare chiunque, sono i migliori d'Italia”. “Anche se mi è costato questa specie di “autodafé” sono contento di aver fatto il mio dovere denunciando alla Procura il falso in bilancio.
E naturalmente lo rifarei ancora una volta, nell'interesse della giustizia. Questa è la più forte testimonianza del fatto che non nulla da nascondere”. “Ringrazio i magistrati per la competenza, lo scrupolo e la correttezza con cui stanno svolgendo il loro lavoro – ha concluso - Spero che questa vicenda possa concludersi al più presto”