Oggi pomeriggio si è riunito il Consiglio regionale toscano, il presidente Enrico Rossi però è assente. Il Governatore indagato nell'inchiesta relativa al maxi buco di 420 milioni dell'azienda sanitaria di Massa deve rispondere dell'accusa di falso ideeologico mossagli dall'ex direttore generale dell'Asl Ermanno Giannetti già condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione per peculato ovvero per aver sottartto dalle casse della suddetta Asl 1,5 milioni. Ma Giannetti ai pm ha spiegato che sarebbe stato proprio Rossi a consigliargli di truccare i conti occultando le eventuali perdite di bilancio.
Si scopre così che il telefono del Governatore era tenuto sotto controllo dalla Guardia di Finanza, sembra che dalle intecettazioni si riusciranno ad avere chiarimenti anche su presunte anomalie nelle aziende ospedaliere di Pistoia, Grosseto e Firenze. Rossi però si difende: "i bilanci della sanità toscana sono i migliori del paese. Quando ho visto qualcoa che non andava sono andato subito a denunciarlo alla Procura e alla Corte dei conti, se avessi avuto qualcosa da nascondere lo avrei nascosto.
I nostri bilanci sono sani e ne siamo orgogliosi. Anche nel 2011 abbiamo portato i bilanci in pareggio. Verifichino pure“ Stefania Fuscagni, consigliere regionale PdL e portavoce dell’Opposizione commenta così l'assenza in aula del presidente Rossi: "la ritengo sfottente e provocatoria nei confronti del Consiglio regionale e più propriamente dei toscani. La tempesta che sta investendo la sanità toscana richiederebbe da parte del Pd regionale e del presidente Rossi atteggiamenti meno surreali e più umili.
Non possiamo dimenticare che le falle del sistema sanitario toscano e le conseguenti voragini finanziarie che oggi la Giunta pensa di coprire con il gioco malvagio della pressione fiscale, sono il risultato degli anni in cui il presidente Rossi era assessore alla Sanità. La responsabilità è tutta politica e ha un solo nome: quello di Enrico Rossi. Pur rimanendo garantista fino a prova contraria sono anche persuasa che il tema che oggi dobbiamo affrontare è il fallimenti politico del modello toscano.
Per questo penso che siamo al capolinea e ritengo necessaria una richiesta motivata di dimissioni”. "Ci aspettavamo che il Presidente venisse qui a riferire sugli aggiornamenti relativi alla vicenda dell'ASL1 - dichiara Alberto Magnolfi capogruppo del Pdl - Eravamo convinti che ci sarebbe stata sugli ultimi sviluppi di questa vicenda una pur breve comunicazione del Presidente Rossi, che invece ancora una volta ha preferito sottrarsi al confronto. Le novità che si leggono sulla stampa accrescono le preoccupazioni politiche ed la severità del nostro giudizio; queste preoccupazioni si fanno più acute in vista della discussione del bilancio 2013 sul quale si scaricano con nuove tasse e tagli di servizi le conseguenze dirette del dissesto dell'Asl di Massa e, più in generale, della gestione della sanità in Toscana. A questo punto non escludiamo di avvalerci di alcuno strumento previsto dallo Statuto, compreso la presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente". "Anche il gruppo “Più Toscana” sottoscriverà la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi».
Lo fanno sapere i due esponenti Antonio Gambetta Vianna (capogruppo) e Gian Luca Lazzeri. «Sulle vicende giudiziarie non entriamo nel merito, ma bisogna guardare alle responsabilità politiche. Ecco perché – concludono – firmeremo la sfiducia nei confronti di Rossi".