Si è chiuso questa mattina a Palermo il tour che ha visto Matteo Renzi, candidato alle primarie del centrosinistra, attraversare l'Italia per ascoltare i cittadini e presentare personalmente a tutti il suo programma. Dal 13 settembre, data in cui Matteo Renzi ha iniziato da Verona la campagna per le primarie, sono state visitate dal candidato tutte le regioni, con tappe nelle 108 province. Con il suo camper sono stati percorsi 19606 chilometri che sono serviti ad incontrare circa 220mila persone.
Sono inoltre 2mila i comitati di sostegno alla candidatura di Matteo Renzi nati in tutta Italia (e anche all'estero) in questo mese e mezzo di campagna elettorale, comitati che hanno visto circa 38.500 persone iscritte e direttamente impegnate per la campagna del candidato del Pd. Intanto l'ex comico torna all'attacco di Matteo Renzi. L'accusa principale che gli muove è quella di essere un primo cittadino assenteista: "Un uomo di parola" torna alla carica. Dopo le critiche per la gestione delle casse del comune di Firenze, il fondatore del M5S accusa il sindaco di Firenze di aver tradito la propria parola.
Il leader del Movimento 5 Stelle posta sul suo blog un video del 2009 in cui Renzi stigmatizzava i candidati che lasciavano a metà il loro lavoro per entrare in Parlamento. "Tre anni dopo si candida, da sindaco di Firenze". “È un Grillo parlante, ma non un Grillo ascoltante”. Così Marco Agnoletti, portavoce di Matteo Renzi, replica alle dichiarazioni di oggi di Beppe Grillo. “Matteo Renzi - aggiunge Agnoletti - ha più volte spiegato che, qualunque sia l’esito delle elezioni primarie e delle politiche, Firenze non tornerà alle urne fino alla scadenza naturale del mandato (nel 2014).
E che inoltre, comunque vadano le primarie, Renzi non si candiderà in Parlamento, né tanto meno - conclude - accetterà incarichi di Governo in caso di eventuale sconfitta”.