Da oggi per la basilica di Santa Croce anche una cornice giuridica. E’ il risultato del contratto di concessione firmato in Prefettura tra il vice prefetto Vittoria Messere e il legale rappresentante del complesso monumentale padre Vincenzo Coli. Una delle più importanti chiese di Firenze appartiene infatti al FEC – Fondo Edifici di Culto, gestito dal Ministero dell’Interno e amministrato a livello provinciale dai prefetti, che si occupa della tutela e valorizzazione di un grande patrimonio immobiliare.
Con la sottoscrizione del contratto, tappa finale di un lungo percorso dovuto alla complessità delle norme che regolano l’amministrazione dei beni ecclesiastici, è stata data finalmente una cornice giuridica alla gestione di Santa Croce, regolata finora da una semplice consegna tra il FEC e la congregazione religiosa che ne ha avuto la conduzione. Grazie all’atto appena siglato, il FEC concede in uso gratuito a tempo indeterminato all’ente ecclesiastico (denominato Provincia Toscana delle “SS.
Stimmate” dei Frati Francescani Minori Conventuali) la chiesa, la cripta, la cappella de’ Pazzi, la sacrestia e tutti i beni mobili artistici e storici che vi sono conservati (oltre 4500 tra affreschi, tombe, reliquari, lapidi pavimentali, paramenti, crocifissi, pale e arredi sacri vari). In base al contratto tutti gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria sono a carico dell’autorità ecclesiastica, così come la conservazione e il restauro di tutti gli oggetti custoditi. Il prefetto potrà disporre controlli triennali per verificare lo stato degli immobili e dei beni concessi. Il Fondo, istituito nella seconda metà dell’Ottocento a seguito della soppressione degli enti religiosi, dispone di un patrimonio di grande interesse storico-artistico che comprende non solo edifici sacri, circa settecento su tutto il territorio nazionale, ma anche siti di valore (come le case romane del Celio), volumi antichi e persino il complesso forestale di Tarvisio (Udine).
A Firenze include, oltre Santa Croce, Santissima Annunziata, San Marco, Santa Maria Novella, Santa Maria del Carmine, Santo Spirito, San Firenze, San Gaggio, Santa Maria Maggiore, San Paolino, San Salvatore a Monte, e inoltre l’Abbazia di Vallombrosa e il convento di Monte Senario. (sl)