Dopo l'incontro avvenuto tra Matteo Renzi ed i rappresentanti sindacali dei dipendenti di Palazzo Vecchio c'era stato il ''nulla di fatto'' con il sindaco che ''prende tempo'' e che all'uscita dall'incontro ha risposto ai giornalisti con un "tutto bene". La nota che ne è seguita da parte dei sindacati recitava "Sono stati concordati 15 giorni di proroga per altre valutazioni in merito. Ma saranno 15 giorni tassativi non un istante di più". Adesso si fanno i conti. "Nel corso dell’incontro con il Sindaco del 15 ottobre la RSU, come riportato nel comunicato successivo alla riunione, aveva chiesto in modo tassativo di sapere entro tre giorni quali indennità, tra quelle contestate dal MEF, i lavoratori del Comune non avrebbero trovato nella busta paga di ottobre.
Ieri alla presenza dell’Assessore al Personale e della delegazione trattante di parte pubblica, siamo stati informati che con decisione unilaterale dell’Amministrazione 337 dipendenti subiranno decurtazioni mensili tra i 28 e i gli oltre 100 euro a partire dalla busta paga di ottobre; senza la nostra richiesta perentoria i lavoratori avrebbero subito oltre al danno anche la beffa della sorpresa. La RSU ritiene con assoluto fondamento che queste cassaintegrazioni a orario pieno costituiscano l’aperitivo, il piatto forte deve ancora arrivare per tutti.
La RSU, in presenza di un contratto esigibile, non accetta questo “scippo” e porrà in essere tutte le iniziative necessarie di mobilitazione generale e in sede legale. Come delegati ci chiediamo: quale futuro c’è per la contrattazione integrativa, se a distanza di anni ai lavoratori in assoluta buona fede e che sono dal 2009 senza contratto nazionale vengono messe le mani in tasca? Noi come lavoratori e come delegati dei lavoratori a questo gioco non ci stiamo" conclude la nota per il Coordinamento RSU, Mauro Comi.