Concordia, a Grosseto prosegue il processo, a Firenze il punto sul relitto

Terzo giorno di processo a Grosseto per il naufragio della Costa Concordia, anche Domnica Cermotan in plancia di comando, Schettino portò gli ospiti per il momento dell'inchino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2012 19:15
Concordia, a Grosseto prosegue il processo, a Firenze il punto sul relitto

Grosseto - Nella terza giornata del proceso sulla Tragedia del Giglio che è in corso al Teatro Moderno di Grosseto si iniziano a valutare gli elementi audio e video oltre alle testimonianze dirette su quanto avvenuto veramente sulla Costa Concordia la notte tra il 13 ed il 14 gennaio. Schettino saluta ancora una volta i giornalisti e dice di essere tranquillo. Come trapelato fin dai primi giorni seguenti al disastro, la plancia di comando era diventata una specie di saletta per ospiti vip chiamati ad assistere alla manovra di saluto, il famigerato "inchino" che avrebbe causato l'impatto con gli scogli.

A seguire una manovra che Francesco Schettino definisce "provvidenziale", ma che il procuratore Verusio sostiene essere stata puramente dettata dalla "Provvidenza". Chi era in plancia? Il cameriere, il cuoco e la ballerina. Sembra una commedia, si tratterebbe invece della tragica scena di quel fatidico momento in cui il comandante di Meta di Sorrento 'abdicava' al rito del saluto e si avvicinava alla costa rischiando così un impatto che secondo lo stesso ufficiale "non era nelle carte nautiche" E così Domnica Cermotan era nella plancia di comando della Concordia quando Schettino ha effettuato la manovra dell'inchino all'isola del Giglio.

"Il comandante entra in plancia accompagnato da tre persone estranee alla guardia, contravvenendo a quanto prescritto dalle regole imposte da Costa Crociere" scrivono i periti nella relazione. Schettino in qualità di comandante poteva essere presente in plancia senza l'assunzione dell'onere del comando, ma al momento in cui avrebbe proferito le parole "timone a mano" si è reso autore dei fatti che ne sono seguiti: l'impatto con lo scoglio e la richiesta che qualcuno si mettesse in contatto con l'ammiraglio Palombo, destinatario, a quanto si è poi appreso, del saluto. Firenze – L’Osservatorio sul recupero della Costa Concordia, l’organismo di controllo nato dalla conferenza dei servizi e che fa capo al commissario straordinario Franco Gabrielli, continua il suo lavoro di verifica dello stato dei lavori e di tutela ambientale; oggi l’incontro periodico si è svolto a Firenze, a Palazzo Cerretani. Terminata la messa in opera, “lato terra” rispetto al relitto Concordia, dei primi quattro anchor block (della portata di mille tonnellate ciascuno) grazie ai 40 micropali di 20 cm di diametro (10 per 4) inseriti sul fondo marino.

Ora è iniziata la fase di messa in tensione dei tiranti che passano sotto lo scafo e lo metteranno in sicurezza, immobilizzandolo ed evitando scivolamenti, che si concluderà entro la fine del mese in corso. Da qualche giorno è partito invece il lavoro “lato mare” per la predisposizione delle basi delle piattaforme di sostegno quando il relitto sarà fatto ruotare e raddrizzato. Si usa una tecnologia analoga a quella della perforazione petrolifera: viene posizionato una tubo guida, una sorta di “camicia”, che affonda e fa da parete alla trivella di 2 metri di diametro che scava nel terreno la sede dei pali da posizionare. “E’ stato posta attenzione all’uso dei materiali di riporto della perforazione – sottolinea la presidente Maria Sargentini-, peraltro pietrisco sabbioso di ottima qualità con diverse possibilità di riutilizzo.

Sarà predisposto un piano di movimentazione e stoccaggio di tali materiali secondo la normativa di salvaguardia ambientale. Il piano sarà pronto in tempi brevissimi”. A fine mese la presidente prevede anche il prossimo incontro con la popolazione del Giglio con la probabile presenza del commissario Gabrielli Compongono l’Osservatorio sul recupero della Costa Concordia: Regione Toscana, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Dipartimento della Protezione Civile, Arpat, Provincia di Grosseto, Comune dell’Isola del Giglio, Ministero dell’Interno, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ispra, Capitaneria di Porto di Livorno, Ministero della Salute e Istituto Superiore della Sanità.

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