Un esubero di oltre mille addetti: questo il bilancio preventivato dalla Direzione Generale dell'azienda farmaceutica come diretta conseguenza del decreto varato dal Ministero della Salute che impone al medico di famiglia di limitarsi a scrivere sulle ricette il nome del principio attivo e non la marca del medicinale. In serata l'incontro tra i sindacati (Filctem-CGIL, Femca- CISL, Uilcem-UIL e la direzione aziendale. Le organizzazioni sindacali hanno respinto la proposta avanzata dal Direttore Generale ritenendola come si legge in una nota "strumentale e avventata, oltretutto in assenza di un progetto industriale di sviluppo".
La richiesta è "l'immediato ritiro" e conseguente apertura di un "tavolo sindacale". "La dimensione degli esuberi annunciata è la più alta nel settore farmaceutico e nel panorama dell’industria italiana - continua la nota- Le OO.SS. già da domani si attiveranno per richiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) affinché la direzione aziendale rappresenti nella più alta sede istituzionale la sua proposta di politica industriale rappresentando Menarini, la prima multinazionale italiana del settore".
Inoltre le Rsu annunciano la mobilitazione di tutti i lavoratori "attraverso il blocco degli straordinari e la cessazione di ogni forma di flessibilità". Sulla questione sono intervenuto i parlamentari fiorentini dell'Udc, Alessio Bonciani e Francesco Bosi e il consigliere regionale e segretario provinciale dell'Unione di Centro, Marco Carraresi . "Siamo impegnati a ogni livello per risolvere il problema. Il territorio non si può permettersi di perdere altri pezzi di quella che è un'eccellenza.
La nostra attenzione, soprattutto alla luce dell'attuale fase economica del Paese e del nostro territorio, è rivolta alla valorizzazione e al potenziamento delle politiche industriali, in particolar modo in questo campo dove qualità, professionalità del capitale umano e capacità di investire rappresentano un patrimonio da non disperdere".