Fiorentina vs Juventus, la sfida. Sarà provinciale, sarà prevedibile, ma è Firenze. Un lettore di Nove da Firenze, grande tifoso viola, ci invia una lettera dopo aver assistito alle lunghe file presenti davanti alle ricevitorie dove sono in vendita i tagliandi per la gara di campionato più attesa. "Colpi di clacson. Una macchina vuole svoltare, ma non può. Diverse persone in fila. Dentro la ricevitoria all'angolo della strada stipati come su un autobus ad ora di punta" così inizia la lettera di Stefano. "Firenze è anche questa: una città che si mobilita come sempre, educatamente, alla gloriosa battaglia sportiva contro i rivali di sempre.
Ma questa volta gli sguardi sono diversi, le sensazioni amplificate, la voglia di primeggiare quasi urlata. Storie vecchie si dirà e invece no: mai come ora c’è voglia di battere la Juventus. Quella squadra che d’estate ha tentato a suon di milioni di ingaggiare il tuo miglior giocatore, con i giornali che pubblicavano un articolo al giorno sul tira e molla. Quelli che hanno convinto, l’ultimo giorno di mercato, un giocatore già sulla via di Firenze a ripensarci, privando la Viola del famoso bomber con la “B” annunciato, forse troppo frettolosamente, da Andrea Della Valle.
E allora tutti allo stadio. A tifare, a urlare il nuovo tormentone rilanciato dal tifoso Viviano (a memoria, il primo vero ultras che veste la maglia viola): “Facundo Roncaglia è il grido di battaglia”. Sì, perché questa è la nuova Fiorentina, tutta cuore e passione, piedi buoni e voglia di vincere. E’ quello che i fiorentini aspettavano da tanto tempo: essere orgogliosi del colore Viola, essere da esempio per la bistrattata Italia calcistica dalla quale fuggono i campionissimi, e infine essere all’altezza delle più blasonate, per tornare anche solo idealmente alle sensazioni di non troppi anni fa".