Quest’anno la Festa Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, che si terrà a Scandicci, si aprirà giovedì 30 agosto e durerà fino a domenica 16 settembre. Il segretario provinciale Andrea Malpezzi, a proposito del programma previsto, ha dichiarato: “Abbiamo cercato di arricchirlo ulteriormente rispetto agli anni passati. Ogni sera è prevista un’iniziativa: ci saranno presentazioni di libri, per esempio il 10 settembre Oliviero Beha ci presenterà il suo ultimo lavoro, “Il Culo e lo stivale”; e poi film, come il documentario sulla primavera Araba presentato e discusso dal suo autore, Fulvio Grimaldi, concerti (tra gli altri, il 7 settembre, Cisco) e, naturalmente, dibattiti.
Questi ultimi avranno un unico filo conduttore, ossia la crisi: crisi economica, crisi delle relazioni sociali, crisi della cultura, crisi delle forme di aggregazione, insomma la crisi verrà osservata e discussa da tutte le sue angolazioni e sfaccettature. Nonostante il tema negativo, talvolta drammatico, vorrei che il nostro ciclo di dibattiti rappresentasse un segnale positivo, un segnale lanciato a tutte le forze politiche, sindacali e sociali di sinistra, che, come noi, si oppongono al devastante governo Monti e a coloro che da mesi lo sostengono, calpestando e ignorando i diritti sociali e dei lavoratori.
Per concludere, il messaggio di cui Rifondazione si vuole fare portatrice, è un messaggio di unità: le forze di sinistra devono costruire insieme un polo dell’alternativa che abbia come obiettivo quello di governare questo paese.” Iniziativa centrale della Festa Rossa sarà quella del 12 settembre, un dibattito sul futuro della sinistra al quale parteciperà il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, oltre ad Alberto Lucarelli (assessore ai Beni comuni di Napoli – ALBA), Mimmo Pantaleo (segretario generale FLC CGIL) e Gianni Rinaldini (Direttivo nazionale CGIL).
Lo stesso Paolo Ferrero, è intervenuto sulla Festa Rossa fiorentina, dichiarano che essa rappresenta “l’idea di un partito diverso, che non si chiude in sé stesso e non circoscrive la propria azione ai soli luoghi della politica, e si apre alla società. Sarà uno spazio in cui potranno confrontarsi le varie e disperse anime della sinistra politica e sociale, una sorta di porto franco dove sia possibile parlare finalmente un linguaggio comune pur partendo da posizioni e collocazioni diverse”.