Nella notte, alcuni ignoti, hanno vergato con vernice rossa una scritta sulla sede del “centro sociale di destra” Casaggì Firenze in via Frusa 37, che è anche sede cittadina e provinciale della Giovane Italia, nel quale si riporta la frase minatoria “Fasci appesi”, leitmotiv tra i più in voga negli ambienti dell’antagonismo attivo. Dal settembre del 2011, momento in cui la nuova sede di Casaggì aprì i battenti, gli episodi di vandalismo sono stati circa una quindicina, tutti avvenuti nel cuore della notte e col favore del buio. E’ probabile che a surriscaldare il clima politico sia stato l’annuncio di Casaggì, fatto proprio ieri, di organizzare anche quest’anno la consueta commemorazione al sacrario dei caduti della Repubblica Sociale Italia di Trespiano nel giorno della liberazione di Firenze, sabato 11 agosto. Il direttivo di Casaggì non si scompone: “La nostra struttura, che solo nei primi otto mesi del 2012 ha prodotto circa 80 iniziative sul territorio e può vantare una forza militante notevole, fa paura a chi vede sgretolarsi giorno dopo giorno la propria egemonia politica e militante tra le giovani generazioni.
Gli atti intimidatori che abbiamo subito in questi anni, dagli incendi alle aggressioni e dalla scritte minatorie agli ordigni rudimentali, non hanno mai fatto vacillare la nostra intenzione di andare oltre e, anzi, ci hanno motivati a dare di più, nella convinzione che a questa città servano esempi di attivismo e di partecipazione dal basso che non abbiano niente a che fare con la logica della violenza e della prevaricazione dell’avversario politico.