Firenze– Respinta la mozione per la “sospensione dei lavori del sottoattraversamento dell’Alta Velocità di Firenze”. Il testo, presentato da Mauro Romanelli (Gruppo Misto) è stato bocciato con i voti contrari di Pd, PdL e Udc, l’astensione di Idv e del consigliere del Gruppo Misto Pieraldo Ciucchi, e il voto a favore di Lega Nord Toscana, FdS/Verdi e del consigliere del Gruppo Misto Dario Locci. Nel testo si intendeva impegnare la Giunta ad attivarsi presso il governo nazionale e Ferrovie dello Stato per chiedere: “dove, con quali modalità e con quali costi, saranno conferite le terre di scavo”; “procedere ad una nuova valutazione del rischio sismico”; “riconsiderare l’effettiva utilità dell’opera”; “proporre la rimodulazione dell’impiego di ingenti risorse pubbliche coinvolte per avere un quadro comparativo di risorse da destinare all’attraversamento di superficie, al rafforzamento e riqualificazione del trasporto pubblico locale, alla tutela del territorio”. La mozione è stata presentata e votata nonostante il capogruppo Idv Marta Gazzarri ne avesse chiesto il rinvio in commissione per “opportuni approfondimenti”.
La stessa Gazzarri, in dichiarazione di voto, a dibattito avviato, ha poi manifestato l’astensione del gruppo “a dimostrazione che condividiamo la preoccupazione sulle terre da scavo” e confermando la “ferma convinzione per il completamento delle opere”. Di contro, Romanelli ha chiesto una “espressione politica” pur “rimandando temi e indagini alle competenti commissioni. Non esprimersi oggi – ha rilevato – significa rimandare la questione a settembre”. Il “rispetto per l’onestà intellettuale e per il rigore manifestato da Romanelli” non ha impedito al consigliere Eugenio Giani (Pd) di definire “assolutamente impensabile” la richiesta di sospensione dei lavori: “Siamo in una fase operativa.
Le scelte politiche, lungamente meditate, sono state fatte così come sono stati firmati protocolli”. Di “occasione persa” riferendosi alla richiesta di rinvio in commissione formulata da Gazzarri, ha parlato Nicola Nascosti (PdL): “Romanelli ha mancato l’obiettivo, assolutamente pertinente, di approfondire il tema del conferimento delle terre da scavo”. “Hai agito – ha detto rivolgendosi direttamente a Romanelli – pro domo tua”. Il consigliere Giovanni Donzelli (PdL) che ha “sfidato” Romanelli: “porta un documento all’attenzione della commissione per un approfondimento vero e trasparente”.
Secondo Donzelli, infatti, il collega ha agito in modo “grave”. “Hai forzato il voto su un atto che sapevi benissimo sarebbe stato bocciato, volendo così non disturbare Rossi e nel contempo far vedere ai cittadini che ci avevi provato”. (f.cio)