Il Comitato Notunneltav di Firenze consegna oggi al Prefetto, al Presidente della Regione Toscana, al Presidente della Provincia e al Sindaco di Firenze i pacchi con le copie firmate dell'”appello al buon senso”, un testo che chiede al governo e alle autorità locali di ripensare completamente il passaggio fiorentino dell'alta velocità. Il testo dell'appello è in calce, le firme raccolte oltre 3000. Durante la consegna delle firme un presidio itinerante davanti alla sede del Consiglio Regionale e della Provincia di Firenze dove le firme vengono mostrate su un lungo striscione (35 metri, un “serpentone”); in seguito viene portato in piazza Duomo, davanti alla sede della Giunta Regionale, per finire in piazza Signoria, davanti a Palazzo Vecchio, sede del Comune. Il presidio è anche legato alla discussione in Consiglio Regionale della mozione (firmata da Sgherri e Romanelli) in cui si chiede di sospendere i lavori; è un modo di richiamare i Consiglieri alla loro responsabilità politica e morale per evitare un inutile disastro. Il “serpentone” passa dai luoghi simbolo del turismo internazionale e vuol essere un gesto simbolico per far sapere fuori dai confini cittadini l'assurdità di un progetto di cui Firenze dovrà vergognarsi nel futuro. Il presidio itinerante vuol anche ricordare tutte le incredibili anomalie del progetto, la mancanza di una corretta progettazione antisismica, la mancanza di VIA sulla nuova stazione, le anomalie sulla gestione delle terre di scavo – su cui sta già indagando la magistratura – che rischiano di inquinare pesantemente i siti di stoccaggio, i costi che sono già fuori controllo, i danni inutilmente provocati al patrimonio immobiliare e culturale di Firenze.
Se ricordiamo poi che i cantieri di questa opera dovevano essere “cristallini” si aggiunge a tutto una buona dose di ipocrisia e una pessima immagine che la politica dà di sé. “In un periodo in cui i principali stati europei (Francia, Germania, Portogallo, Spagna) si stanno disimpegnando dagli investimenti sulla TAV ritenendoli troppo costosi, poco utili e molto impattanti, resta l'asse bipartisan italiano PD PDL a sostenere la necessità di un ulteriore indebitamento pubblico per risparmiare (forse) una manciata di minuti. Una maggioranza che ricorda le attuali forze che sostengono Mario Monti in Parlamento, composto da PD, PDL e UDC, ha salvato e difeso il sottoattraversamento del nodo di Firenze dell’Alta Velocità e bocciato la mozione, presentata dai Consiglieri regionali di SEL, Mauro Romanelli, e di FdS/Verdi, Sgherri, che invece chiedeva il blocco immediato dei lavori.” “L’aumento di 200 milioni di euro del costo dell’opera, il blocco dello scavo con la talpa, l’obbligo di procedere a smaltire le terre come rifiuti, 15 varianti necessarie per procedere col progetto, il mancato deposito del progetto per la messa in sicurezza della Fortezza e l’indagine della Magistratura sulle terre di scavo- rifiuto finora conferite erroneamente a Sant’Agata: tutte novità che avrebbero dovuto far riflettere anche gli stessi più incalliti fautori e difensori del sottoattraversamento di Firenze per l’Alta Velocità o comunque ricevere delle risposte documentate che confutassero la gravità e la pericolosità che potrebbero provocare per Firenze se si andasse avanti nei lavori." "Cosa servirà alla Regione, al Comune e ai Partiti che oggi hanno votato contro alla mozione in Consiglio regionale per capire che quel progetto e l’idea di ‘bucare’ sotto Firenze e di realizzare una stazione più grande di 7 campi da calcio va al più presto abbandonata ? Si rendono conto che esistono le condizioni affinchè la TAV continui a passare da Firenze come già fa adesso e possano essere realizzate alcune opere di miglioramento? Dovremo aspettare che ci siano problemi alla Fortezza o venga reso inagibile qualche edificio per aprire gli occhi, o si troverà anche in quel caso qualche buon motivo per girarsi dall'altra parte ?” “Sorprende poi che il PD abbia deciso di affidare l’unico intervento in aula al Consigliere regionale e Presidente del Consiglio comunale, Eugenio Giani, il quale ha ribadito la contrarietà netta e profonda alla richiesta di bloccare l’Alta Velocità del suo partito: ci fa piacere che un esponente della maggioranza che sostiene il Sindaco Renzi, abbia finalmente dimostrato palesemente che i dubbi e i tentennamenti annunciati un anno fa a livello comunale dall’Amministrazione comunale erano soltanto finalizzati ad alzare il prezzo di contrattazione con le Ferrovie che hanno visto una monetizzazione di 87 milioni di euro che il Sindaco può spendere come meglio desidera (anche se ancora in Comune non è stato versato dalle Ferrovie neppure un euro).” “Anche stamani abbiamo ribadito la nostra più ferma contrarietà a questa opera che è dannosa, pericolosa oltre che immensamente e ogni giorno più costosa, e davvero inutile da qualsiasi punto di vista trasportistico: – concludono i Consiglieri De Zordo e Grassi - per questo, oltre ad aver firmato la richiesta a Comune, Provincia e Regione, stamani abbiamo partecipato al corteo del Comitato No Tunnel TAV che si è svolto per le strade del centro tra la Regione di Via Cavour e Palazzo Vecchio.” Ma in quanti realmente hanno coscienza di quel che accdrà? “A poche settimane dall’inizio dello scavo, le istituzioni continuano a darsi latitanti in tema Alta velocità”.
Così il consigliere regionale Dario Locci (Gruppo Misto) commenta i risultati del sondaggio commissionato dal Comitato di garanzia per l’informazione sul Nodo Av di Firenze, da cui emerge che solo un fiorentino su tre è a conoscenza del progetto-tunnel. “Per la città di Firenze si tratta dell’opera più imponente – continua Locci – dall’Unità d’Italia a questa parte. Eppure la maggioranza dei fiorentini ne sa poco o nulla. Dove sono le Istituzioni? Solo un anno fa – prosegue – sollevai il caso della mala informazione sull’Alta velocità in Consiglio regionale: niente è cambiato da allora”.
“Anzi, qualcosa di diverso c’è – sottolinea il consigliere - : lo scorso agosto è stato costituito il suddetto Comitato di garanzia per l’informazione e la comunicazione, presso l’Osservatorio ambientale. Risultato? Un sondaggio che ci chiarisce che i fiorentini non ne sanno niente, costato 17mila euro” La Lega Nord Toscana ha votato a favore della mozione “Sospensione lavori sottoattraversamento AV di Firenze” presentata in Consiglio Regionale dai consiglieri di Federazione della Sinistra, Monica Sgherri, e Sinistra Ecologia Libertà, Mauro Romanelli.
Mozione che, però, è stata respinta dall’Aula. «Noi – affermano in coro i consiglieri regionali del Carroccio, Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri – non votiamo ideologicamente, ma per il bene dei cittadini. La mozione dei colleghi Sgherri e Romanelli andava in quest’ottica e per questo l’abbiamo sostenuta. La Lega Nord da sempre si è posta in modo contrario al sottoattraversamento di Firenze per l’Alta Velocità, optando per la soluzione in superficie. Ne sono testimoni le numerose iniziative, tra cui quella all’ex Saschall e le fiaccolate, a cui abbiamo preso parte.
Per non parlare, poi, della costruzione della Stazione Foster, sulla quale la Lega è in primo piano da sempre nella battaglia contro questo sperpero di risorse». Secondo i due consiglieri regionali leghisti, «molti cittadini ci hanno inviato email al fine di sostenere la mozione di Sgherri e Romanelli e noi abbiamo mantenuto fede alla nostra decisione, già nota, di contrarietà al progetto del sottoattraversamento di Firenze e della Stazione Foster». Nel corso del dibattito odierno in Consiglio Regionale è stata discussa la mozione presentata dai Consiglieri Regionali Mauro Romanelli di Sinistra Ecologia e Libertà e Monica Sgherri della Federazione della Sinistra/Verdi per richiedere la sospensione lavori per il sottoattraversamento Alta Velocità di Firenze.
La mozione è stata votata, oltre che da Sel e FdS/Verdi, anche dalla Lega Nord, e da Locci e Staccioli del gruppo Misto. Si sono astenuti PSI e IDV, hanno votato contro, determinando il respingimento della mozione, PD, PDL e UDC. La mozione impegnava la Giunta a fornire un aggiornamento sul dove, il come e con quali costi saranno conferite le terre di scavo, a richiedere una nuova valutazione del rischio sismico e, soprattutto, alla luce di queste questioni, a proporre la sospensione dei lavori per riconsiderare, di concerto con Istituzioni locali, Governo e RFI, l’effettiva utilità dell’opera, re-indrizzando le ingenti risorse pubbliche coinvolte verso il rafforzamento e la riqualificazione del trasporto pubblico locale, dei treni per i pendolari, della difesa dal dissesto idrogeologico, di un progetto di attraversamento in superificie dei binari Av . “Ancora una volta – dichiara Mauro Romanelli di Sinistra Ecologia e Libertà – la scelta della TAV si configura come una scelta ideologica su cui sembra sia fatto divieto di approfondire e discutere il merito dei problemi”.
“A nulla sono valse le argomentazioni che dovrebbero, come minimo, invitare alla cautela: l’annuncio di costi lievitati già di 200 milioni e la totale incertezza sul reale costo finale (s’ipotizzano tre miliardi di euro), i dubbi sulla valutazione sismica e l’incertezza sulla destinazione delle terre di scavo e la loro classificazione, le indagini in corso della Procura, i rischi per la stabilità delle abitazioni vicine al tracciato e dei poli culturali come la Fortezza, rispetto ai quali si scopre in questi giorni non esiste il via libera della Sopraintendenza”. “Ed anche le promesse di un’opera a favore del trasporto locale sono svanite con gli annunci dell’AD di Ferrovie, Mauro Moretti, di un taglio dal 2013 dei treni per i pendolari a causa della mancanza di fondi e la rinuncia del Comune di Firenze a realizzare un sistema metropolitano ferroviario”.
“Ringrazio in ogni caso l’Italia dei Valori per la richiesta di trattare i temi della mozione in Commissione, richiesta che denota la volontà di approfondire questo tema nel merito, nel generale clima di ineluttabilità che questo argomento sconta dall'inizio della legislatura”. “Singolari altresì le considerazioni venute dai banchi della PDL che parlano di un’occasione persa di discutere delle problematiche da me poste in Commissione: si facciano loro carico di invitare la Giunta e il Consiglio a un serio approfondimento di tutti i problemi in campo, nelle commissioni competenti.
Il fatto che oggi si sia discussa e non approvata la nostra mozione lo impedisce per caso? Ma che argomentazioni sono queste?” – termina Romanelli. Per Monica Sgherri - Capogruppo di Federazione della Sinistra – Verdi – “la mozione si focalizzava in particolare sulla questione delle terre di scavo e quindi, a scanso di equivoci, la questione che si poneva non era un ridurre tutto a un sì o un no all’alta velocità, o sul “come e dove”, rispetto al quale noi eravamo e restiamo convinti – una nostra posizione “storica” - che la soluzione da scegliere per l’attraversamento del nodo fiorentino sia quella in superficie, molto meno costosa e in grado di evitare gli impatti ambientali del sotto attraversamento”.
“Sotto attraversamento al quale restiamo contrari”. “Sul destino delle terre di scavo – prosegue Sgherri – rimane quindi il nodo del loro essere rifiuti speciali e di conseguenza che non si scorgano ad oggi soluzioni per il loro conferimento e smaltimento, nonché – come confermato dalle ultime vicende emerse – il forte aumento dei costi nel complesso dell’opera, come noi avevamo previsto”. “Per questo la bocciatura della mozione non allenterà la nostra attenzione e impegno sulla vicenda e sui suoi sviluppi ambientali ed economici”.
I due esponenti ringraziano infine le decine di persone che oggi hanno manifestato sotto la Regione e il Comune e hanno depositato le migliaia di firme raccolte a sostegno di un ripensamento sul progetto.