Avanza spedito il cantiere Ersa, il collettore per la depurazione della riva sinistra d’Arno. Inaugurato oggi il sottoattraversamento dell’autostrada A1 realizzato con tecnologie avanzate e la posa di 150 metri di tubazioni da 2 metri di diametro. È stato inaugurato oggi alla presenza di autorità e stampa il sottoattraversamento dell’A1, un tratto fondamentale del Progetto ERSA, Emissario Riva Sinistra dell’Arno, il collettore che permetterà la depurazione delle acque reflue di metà Firenze e Bagno a Ripoli ancora non collegati al depuratore di San Colombano.
Con la realizzazione di questo tunnel, un’opera particolarmente delicata dal punto di vista ingegneristico, mancano ormai poche centinaia di metri di posa per la conclusione del primo Lotto del più grande cantiere idrico attualmente aperto in Italia. I lavori procedono molto bene e, come previsto, a ‘impatto zero’. La realizzazione dell’opera Il sottoattraversamento dell’A1 è stato possibile grazie allo scavo sotterraneo di un tunnel per circa 150 metri utilizzando una tecnologia avanzata, chiamata microtunneling.
Grazie a questo sistema è infatti possibile creare un’apertura nel terreno che è appena più grande dei tubi che vengono interrati, riducendo i tempi di realizzazione, i costi e l’impatto ambientale. La talpa ha lavorato per alcune settimane creando un tunnel trasversale all’Autostrada, lungo la sponda sinistra dell’Arno poco prima dello svincolo con la Firenze Pisa Livorno senza creare nessun disagio per il traffico autostradale. Per garantire la massima precisione nello scavo è stato adottato un modernissimo sistema di guida attraverso un puntatore laser, riducendo a zero i rischi di errore e i ritardi nell’avanzamento dei lavori.
In questo modo lo scavo è avanzato di circa 12 metri ogni giorno, posando tre o quattro segmenti di tubi della lunghezza di 3 metri ciascuno. Ridotte anche le emissioni di anidride carbonica, sia come conseguenza diretta delle tecnologie di traforazione che per il limitato uso di mezzi per rimuovere le terre di scavo. Erasmo D’Angelis, presidente Publiacqua:“Siamo molto soddisfatti della conclusione di questa opera del progetto ERSA, la più impegnativa del primo Lotto perché riguarda il sottoattraversamento dell’autostrada Milano Napoli.
Grazie alla professionalità e alle avanzate tecnologie abbiamo potuto realizzare il tunnel senza compromettere la normale viabilità e in tempi più brevi del previsto. I lavori per il completamento del grande progetto di risanamento dell’Arno e della depurazione di tutti gli scarichi procedono nei tempi stabiliti e l’area metropolitana fiorentina sta per essere la prima della penisola depurata al 100%. Aumenterà la qualità delle nostre città e i Comuni eviteranno le pesanti sanzioni europee per mancata depurazione”.
Alberto Irace, amministratore delegato Publiacqua:“Stiamo lavorando alla costruzione di un’opera storica per Firenze e il suo hinterland che servirà a migliorare l’efficienza del sistema fognario e di depurazione. Per realizzare l’Emissario in riva sinistra, il nostro più importante cantiere, Publiacqua è impegnata e sta anticipando circa 40 milioni di euro di investimenti che saranno ripagati dalla tariffa solo nel prossimo decennio. Tutto ciò è reso possibile dalla capacità di poter accedere a finanziamenti sul mercato del credito in virtù del grado di efficienza raggiunto dalla nostra azienda e dalla presenza di un partner industriale di livello nazionale come Acea.
Il progetto ha un grande impatto anche dal punto di vista occupazionale. In un momento di crisi generalizzata e di precarietà, infatti, alla realizzazione del grande emissario stanno lavorando oltre 200 persone tra personale di cantiere e indotto”. Il più grande cantiere idrico italiano L’emissario in riva sinistra viene realizzato mediante l’interramento di una tubazione che correrà per 6,8 km lungo l’asse principale sull’argine dell’Arno. A questa si aggiungerà una conduttura di un 1 metro di diametro lunga 600 metri, che raccoglierà i reflui che scaricano attualmente nel Fosso degli Ortolani, e saranno collettati anche gli scarichi di Bagno a Ripoli per 20.000 abitanti.
Il costo complessivo dell’opera è di 71,5 milioni di euro, comprensivo anche dei costi per la messa in sicurezza e la bonifica di un’immensa area grande come 15 campi di calcio, utilizzata nei decenni scorsi come discarica abusiva di rifiuti dell’edilizia e del dopo-alluvione di Firenze, individuati lungo il tracciato. I lavori sono partiti dal Depuratore di San Colombano che sta già depurando gli scarichi dei circa 350.000 abitanti dei Comuni della Piana e della riva destra di Firenze, e stanno risalendo lungo la riva sinistra dell’Arno in modo tale da poter rendere operativa la tubatura man mano che si intercetteranno le fognature esistenti.
Una volta conclusa, l’opera sarà lunga complessivamente 7,4 km e porterà a San Colombano le acque reflue di un territorio in cui vivono circa 140.000 abitanti rendendo così l’intera area metropolitana fiorentina la prima in Italia depurata al 100%. Al momento sono stati consegnati circa l’85% dei lavori previsti per il primo lotto ed il cantiere del collettore principale è giunto in via di Ugnano. Publiacqua sta inoltre lavorando per accelerare tutti gli iter autorizzativi necessari per appaltare i lavori entro l’anno.
Ad oggi sono stati spesi oltre 7 milioni di euro per le opere appaltabili e circa 5,5 milioni di euro nell’acquisto materiali (tubi, ecc.). Tra le prossime tappe importanti del cantiere segnaliamo: l’attraversamento del fiume Greve, per il quale si stanno già predisponendo le opere necessarie e cioè due pozzi di 17 metri di profondità, ed tratto di tubazione per il collettamento dei reflui che attualmente vengono scaricati nel fosso degli Ortolani. La realizzazione dell’emissario è stata affidata, attraverso una gara d’appalto europea, al Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro, rappresentata dall’impresa Cooperativa Muratori Sterratori e Affini di Montecatini Terme, capogruppo dell’ATI costituita da Polistrade spa di Campi Bisenzio e Italscavi di Scandicci, che già in passato hanno partecipato alla costruzione di importanti opere di ingegneria idraulica ed idraulico sanitaria in Toscana e nel resto d’Italia