«Una voce agita il Palazzo. Vi sarebbe una lettera dai forti toni inviata dal sindaco di Sesto Fiorentino, Gianni Gianassi che avrebbe rifiutato la presidenza dell’Autorità Idrica della Toscana. È vero?». È quanto si domanda il consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri. «Se fosse vero, Rossi deve relazionare in Consiglio Regionale perché il problema non riguarda solo i suoi rapporti con quel sindaco, ma questa sarebbe la spia di un ben più ampio malessere che agita il mondo del Pd.
Dopo i voti del gruppo del Pd che hanno cassato alcuni articoli della modifica alla legge finanziaria, dopo l’ordine del giorno del Pdl sull’aeroporto che ha visto una spaccatura dello stesso Partito Democratico, dopo i venti di crisi tra gli assessori in quota Italia dei Valori e il Presidente Rossi e dopo le vicende del Comune di Siena, che hanno coinvolto in prima persona il Presidente del Consiglio Regionale, Alberto Monaci, a nostro avviso siamo a un passo da una crisi dagli effetti non prevebili.
Si potrebbe addirittura pensare a una crisi anticipata di questa Giunta. Noi non sappiamo se il problema dell’attuale scontro risieda solamente sul problema della pista di Peretola, ma sicuramente è rapportabile alla difficoltà di relazione tra il Presidente della Giunta e i sindaci della piana». Per Lazzeri, all’interno del Pd (e non solo) «ha inizio una resa dei conti che potrebbe portare a una crisi nel Governo della Regione Toscana, mettendo a serio rischio la legislatura. Per la prima volta nella storia della Toscana, c’è il rischio di elezioni anticipate.
La crisi, però, non è solo interna al Pd, ma anche fra Rossi e gli assessori dell’Italia dei Valori. E non dimentichiamoci che Sel, rappresentata in Consiglio Regionale da Mauro Romanelli – conclude Lazzeri –, è esclusa dalla Giunta». Magnolfi (PdL): “La Toscana ostaggio della guerra dentro il PD”: “A questo punto la guerra dentro al PD è dichiarata e senza esclusione di colpi. Rossi si trova di fronte a nodi politici che deve affrontare e sciogliere, se non vuole restarne travolto. Ormai viene contestata dal Sindaco Gianassi e da quanti la pensa come lui, la stessa credibilità personale e politica del Presidente della Regione.
La Toscana non può rimanere ostaggio di questa bagarre. Sono in gioco scelte fondamentali per il futuro della nostra Regione: dall’aeroporto, all’assetto urbanistico della Piana, dalle problematiche ambientali, alla gestione idrica e dei rifiuti, dal sistema della mobilità, alle questioni dello sviluppo economico e dell’occupazione. Rossi ha timidamente accennato alla necessità di aprire una nuova fase nel governo della Regione. È arrivato il momento di capire se ne ha davvero l’intenzione, la capacità e la forza.” “Il Pd trasferisce le sue guerre interne sulla cosa pubblica.
A danno dei cittadini” dichiarazioni del consigliere regionale e coordinatore provinciale del PdL Nicola Nascosti. “Le parole di Gianassi sono la dimostrazione che la maggioranza che governa la Toscana non esiste più, almeno in provincia di Firenze. Ancor più se associate a quanto già detto dall’assessore Marson sullo sviluppo dell’aeroporto di Peretola. Contestualmente con la scelta di Gianassi di rifiutare l’incarico di presidente dell’autorità idrica della Toscana – che svolge funzione di controllo dei gestori dei servizi idrici e di regolazione delle tariffe – il Pd trasferisce le lotte che lo devastano al suo interno sulla cosa pubblica, facendo irresponsabilmente pagare le conseguenze della sua intima incoerenza ai cittadini toscani.
E ci domandiamo: sui rifiuti cosa succederà”. Dichiarazioni della Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale Stefania Fuscagni in merito alle polemiche sorte tra il sindaco di Sesto fiorentino Gianni Gianassi e il presidente della Regione Enrico Rossi: “Dispiace constatare che Firenze e il suo aeroporto continuino ad essere un campo di battaglia per il regolamento di conti tra le diverse anime del Pd e della sinistra toscana. La verità vera è che sulle questioni centrali e dirimenti per lo sviluppo della Toscana il Presidente Rossi non solo non ha, di fatto, più una coalizione che lo sostiene ma rischia di non avere con sé neppure più tutto il PD.
Lo stato confusionale è ormai sopra il livello di guardia. Mi auguro che presto il Presidente Rossi ci faccia sapere davvero se ha o non ha una maggioranza capace di prendere decisioni sulla base del programma elettorale che lo ha visto eletto nel 2010 e degli impegni sempre più solitari che prende con il territorio ed i cittadini. Certo è che i ‘grandi elettori’ della Piana hanno ormai lo hanno mollato, aprendo un altro capitolo dell’implosione del PD toscano. Spiace dirlo ma siamo ormai senza un governo regionale”.