“Rossi ha deciso quale sarà il futuro di Peretola ma in realtà era già tutto deciso da molto tempo”. Alessandro Cresci, coordinatore provinciale IdV Firenze, commenta così la notizia apparsa oggi sui media, della decisione del Presidente della Regione, Enrico Rossi, per la pista 12.30: “Rossi parla al posto e prima di Enac e sdogana la pista parallela. Che come avevamo paventato toglierà spazi al Parco della Piana indispensabile per attutire l'impatto ambientale dell'aeroporto già esistente e dell'inceneritore che verrà.
La soluzione per compensare tale perdita, proposta attraverso l'esproprio dei territori di Ligresti, è pura fantasia. Il Comune di Firenze dovrebbe accollarsi la spesa con i soldi dei cittadini, che non ha, senza tenere conto che sono sotto sequestro per chissà quanto tempo ancora. I terreni ci sono già, e invece dobbiamo andare a cercarne altri con sperpero di denaro pubblico”. “A Rossi – continua Cresci - non interessa il rispetto dei cittadini delle zone interessate. Bene fanno i sindaci di Campi e Sesto e lo stesso presidente della Provincia ad opporvisi strenuamente.
Al sindaco di Sesto, Gianassi, chiediamo di non dare le dimissioni come si dice possa fare, ma di creare assieme a noi e a tutti i cittadini un fronte comune contro queste scelte scellerate a tutto danno della salute pubblica. Come avevo già detto, comprare le azioni era il primo passo verso questa decisione, soldi dei contribuenti sperperati invece di intensificare i collegamenti con la vicinissima e molto più sicura Pisa. "La salute delle popolazioni e la sicurezza delle infrastrutture devono essere la preoccupazione primaria di chi governa un territorio.
Qualunque altro criterio, che avvantaggi economicamente qualche soggetto forte a scapito di salute e sicurezza, deve appartenere a un passato da dimenticare." Lo hanno dichiarato la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo e il coordinatore di Medicina Democratica Firenze Gianluca Garetti. "L'aeroporto Amerigo Vespucci impatta già ora pesantemente su una parte della Piana martoriata da troppe fonti inquinanti e su cui incombe anche l'ipotesi di un inceneritore - hanno continuato De Zordo e Garetti - un territorio che va risanato e non ulteriormente inquinato.
Qualunque soluzione di nuova pista che incrementi il numero di voli e aumenti la dimensione degli aerei non è perciò accettabile. La pista parallela bidirezionale, voluta in particolare dal sindaco di Firenze e dagli industriali, può portare a raddoppiare il traffico aereo e ha delle controindicazioni. Intanto sposta, aggravandolo, il problema dai quartieri di Quaracchi, Brozzi e Peretola ai Comuni di Sesto, Campi, Prato e anche delle zone a nord/ovest della stessa Firenze: è incredibile che lo stesso sindaco Renzi sia a favore di una soluzione che penalizza il suo territorio con sorvoli i cui effetti si potrebbero risentire su tutta la parte della città che si apre verso la Piana, a partire dal quartiere di Novoli.
Infine penalizza la conformazione dell'utile Parco della Piana, che rischia di diventare solo una parziale mitigazione dell’impatto acustico verso la Scuola dei Carabinieri”. De Zordo e Garetti hanno poi ricordato come si debba “finalmente realizzare una reale integrazione con Pisa, visto anche il primo passo rappresentato dalle navette ferroviarie veloci già messe a disposizione dalla Regione da dicembre 2010, completando l'assetto ferroviario toscano e differenziando in modo più netto Pisa con la sua potenzialità internazionale da Peretola che, una volta messo in sicurezza e riqualificato nelle strutture dell'aerostazione, può diventare un aeroporto dedicato a specifiche tipologie di utenza”.