La tanto temuta spending review non preoccupa gli amministratori solo per la chiusura di alcuni uffici postali ma anche per la possibile chiusura di alcune farmacie. "Lo abbiamo sempre detto: tagliare le spese superflue va benissimo, la 'spending review' è inevitabile ma attenzione a non usare l'accetta. Il discorso vale per tutti i tagli previsti dal governo Monti. E vale anche per le farmacie". Lo afferma Oreste Giurlani, presidente di UNCEM Toscana, preoccupato per le ripercussioni che potranno derivare anche in questo settore, soprattutto per le realtà più decentrate.
"Se, come dice il presidente dell'associazione di categoria, Annarosa Racca, i tagli sono 'insopportabili' e mettono a repentaglio la possibilità, in generale, per le farmacie di restare aperte, mi chiedo cosa potrà accadere per quelle piccole e decentrate, soprattutto nelle realtà montane". I farmacisti stanno per mettere in atto una serrata, dunque il livello della protesta è alto. "Finirà davvero – si chiede in conclusione Giurlani – che la gente resterà senza i farmaci necessari? Questo proprio non possiamo permettercelo.
Il governo ci pensi bene: non può mettere in ginocchio un settore fondamentale per i cittadini".