Con il mese di luglio è scattato il periodo ad alto rischio incendi boschivi. Fino al 31 agosto sono perciò vietati l’accensione di fuochi e l’abbruciamento di residui vegetali ed eventuali operazioni che possano creare pericolo d’incendio nei boschi e in una fascia di 200 metri dal bosco, dagli arbusteti e dagli impianti di arboricoltura da legno. L’unica eccezione riguarda l’abbruciamento di materiali provenienti da potatura e ripulitura nei castagneti da frutto, a condizione che sia effettuato dall’alba e fino alle 9 del mattino, in spazi vuoti e ripuliti dalla vegetazione e concentrando il materiale in piccoli cumuli. Nella fascia oltre i 200 metri dal bosco, gli abbruciamenti e le accensioni sono consentite dall’alba e fino alle 10 del mattino, ma anche in questi casi è comunque necessario adottare cautele per evitare il propagarsi del fuoco: tenere l’abbruciamento sotto controllo costante e abbandonare la zona solo dopo essersi accertati che i residui siano completamente spenti e non rischino di attivarsi nuovamente a causa del vento.
E’ comunque fatto divieto assoluto di accensione fuochi in presenza di vento intenso. In ogni caso prima di effettuare operazioni di abbruciamento è opportuno darne comunicazione ai competenti Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato. La mancata osservanza dei divieti comporta sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 120,00 a un massimo di 2.066,00 euro. Nel periodo a rischio le Province hanno facoltà di proibire l’accensione di fuochi su tutto il territorio provinciale, anche oltre la fascia di 200 metri, come nel caso della Provincia di Lucca che ha vietato qualsiasi abbruciamento di residui vegetali su tutto il territorio provinciale, anche nelle zone poste al di fuori dei boschi e nei castagneti da frutto, fino al 30 settembre incluso. In caso di incendio chiamare la sala operativa della Regione Toscana In caso di avvistamento di incendi boschivi, tutti i cittadini sono invitati a contattare la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Regione Toscana che risponde al numero verde – 800 425 425 – ed è attiva h 24 tutto l’anno. Il numero è integrato con i numeri del Corpo forestale dello Stato 1515 e dei Vigili del fuoco 115.
In questo periodo ad alto rischio, per migliorare l’efficacia degli interventi, sono attivi anche nove Centri Operativi Provinciali (COP) con orario 8-20. Pronto intervento di 3600 uomini, 1300 mezzi e 10 elicotteri Per tutta l’estate, la Toscana potrà contare su una forza complessiva di intervento composta da 1.300 mezzi terrestri e 3600 uomini operativi addestrati. La flotta aerea regionale dispone, nello schieramento massimo estivo, di 10 elicotteri per il supporto nello spegnimento degli incendi, gestiti operativamente dalla SOUP. Il Dipartimento della Protezione Civile, tramite il Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), attiva, su richiesta della SOUP regionale, mezzi della flotta aerea nazionale, in occasione di eventi di particolare gravità che possono avere implicazioni sulla tutela e l’incolumità dei cittadini. A giugno 29 incendi.
Più colpite Pisa, Arezzo, Firenze e Grosseto Nel mese di giugno 2012 si sono registrati 29 incendi di bosco nei quali sono andati in fumo, in tutto, circa 6 ettari di superficie boscata. La superficie boscata media ad evento si stima in 0,22 ettari: un dato in linea con le medie di riferimento degli ultimi 5 anni. Un risultato considerato rilevante se si considera l’andamento meteo climatico del mese appena concluso. Gli incendi si sono sviluppati sulla quasi totalità delle province toscane, ad eccezione di Prato; il territorio della provincia di Pisa è il più colpito per numero di incendi (6), seguito da Arezzo e Firenze (5 a testa), Grosseto (4) e Lucca che ha fatto registrare 3 eventi.
Nelle province di Livorno e Pistoia si sono verificati 2 incendi ciascuna, mentre sia a Massa Carrara che a Siena si registra un solo un incendio di bosco. L’Organizzazione regionale AIB (anti incendi boschivi) è intervenuta su tutti questi eventi con le proprie squadre costituite da operai forestali degli Enti competenti, da operai dei Comuni, dal personale dei Parchi regionali, dai volontari soci delle Associazioni convenzionate, con l’ausilio di personale CFS e VVF, in base alle convenzioni e agli accordi stipulati tra questi organismi e la Regione Toscana.
L’organizzazione regionale AIB è stata chiamata ad intervenire anche su 50 incendi sviluppatisi in aree non boscate, sui quali ha operato a supporto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che ha competenza diretta su queste aree. Dal 1° al 30 giugno inoltre la Sala Operativa Unificata Permanente della Regione Toscana ha gestito 33 false segnalazioni: un dato in netto calo rispetto agli ultimi 5 anni nei quali la media del mese di giugno era stata di oltre 56 false segnalazioni. Proprio a Firenze, oggi, sui Viali i Vigili Urbani si sono dovuti improvvisare pompieri.
Lo riferisce in una nota il consigliere regionale Gianluca Lazzeri della Lega Nord che afferma: «In tanti anni non mi era mai successo di vedere una scena tragicomica come quella di oggi pomeriggio. Mentre stavo transitando da viale Spartaco Lavagnini, ho visto alcuni vigili urbani intenti nello spegnere con i piedi le foglie secche degli alberi che, probabilmente per il caldo, si erano incendiate. Ma questa è l’ennesima prova del degrado in cui versa la città di Firenze, soprattutto da quando sindaco è il rottamatore Matteo Renzi».
È il commento “a caldo” del consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri. «Il verde pubblico in questa città – spiega l’esponente del Carroccio – versa in uno stato di completo abbandono. Le foglie secche cadute dagli alberi non vengono raccolte e, per il caldo e/o per la maleducazione di chi getta i mozziconi di sigaretta a terra, prendono fuoco. Renzi dovrebbe pensare meno alla sua futura carriera politica a Roma e maggiormente al suo presente amministrativo a Firenze.
Se il sindaco vuole – conclude Lazzeri –, domattina ci troviamo insieme e, armati di scope, andiamo a fare pulizia per le vie e i viali della città».