Ieri pomeriggio una pattuglia del Corpo forestale dello Stato, in servizio presso il Comando Stazione di Bagni di Lucca (Lucca) ha salvato la vita ad un uomo, un algerino di 40 anni, che si era barricato in casa dopo averle dato fuoco. Nel corso delle normali attività di controllo del territorio, l’attenzione degli agenti che percorrevano la strada statale del Brennero era stata attirata da un falò appiccato all’altezza di Scesta (Lucca), una frazione a pochi chilometri da Bagni di Lucca, e che invadeva parte della carreggiata.
Avvicinandosi al rogo, i Forestali hanno identificato l’uomo, intimandogli di spegnere le fiamme. Questi, insofferente e in evidente stato di alterazione, ha però minacciato di suicidarsi, rifugiandosi all’interno della vicina abitazione. E mentre fuori alcuni Forestali, con la collaborazione dei vigili del fuoco, cercavano di spegnere il rogo e di far defluire il traffico creatosi a causa del fumo denso sprigionatosi sulla strada del Brennero, l’uomo ha dato alle fiamme anche la propria casa.Preoccupati dalla presenza di una bombola a gas, intravista dagli agenti da una delle finestre, e nel timore dunque di un suo possibile scoppio che avrebbe causato una tragedia maggiore, i Forestali hanno deciso di entrare nell’abitazione. L’algerino, con regolare permesso di soggiorno ma numerosi precedenti penali, è stato così immobilizzato e condotto in caserma.
Il magistrato di turno ne ha disposto l’arresto immediato. Oggi, il processo per direttissima presso il Tribunale di Lucca. L’uomo dovrà rispondere dei reati di incendio doloso, dal quale è derivato pericolo per la pubblica incolumità, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.