Le prime proiezioni dei risultati d’affluenza finale fanno registrare un incremento di quasi il 3% delle presenze dall’estero (che dovrebbero attestarsi intorno ai 2.700 compratori), mentre per i compratori italiani – che pur confermano tutte le boutique e le insegne più importanti – i numeri replicano l’andamento già registrato a Pitti Uomo, con una diminuzione dell’ordine del 15% circa. In totale il numero dei compratori dovrebbe attestarsi sulle 6.300 presenze circa, con oltre 10.000 visitatori in totale.
“Tra gli stand si è respirata energia – afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – nelle nuove collezioni, negli eventi e nelle presentazioni in passerella. Le aziende ci hanno espresso grande soddisfazione, ci hanno detto di una qualità molto alta delle presenze, con tanti buyer che si affacciano dai nuovi mercati, quelli in cui la distribuzione della moda bimbo sta partendo proprio ora. Sul dato italiano pesano soprattutto i cali delle regioni meridionali e dell'Emilia, entrambi prevedibili, sia pure per motivi diversi: nel caso dell'Emilia incide ovviamente il post-terremoto, che non ha frenato però la presenze degli espositori, a cominciare da alcune delle più importanti aziende italiane della moda bimbo; nel caso del Sud c'è probabilmente da tener conto che il rallentamento dell'economia italiana si faccia sentire in particolar modo nelle aree che più dipendono dai consumi interni.
La performance dell’estero è stata molto buona: nell'insieme raggiunge quasi il 45% del totale delle presenze e aumenta in termini percentuali, nonostante il calo consistente di paesi tradizionalmente presenti al salone con molti compratori (come Spagna, Grecia, Olanda), e la conferma dei numeri di pezzi forti come Germania e Gran Bretagna”. A fare da traino sull’estero sono le presenze dalla Russia, divenuta il paese più rappresentato a Pitti Bimbo (in crescita a +23%, con oltre 300 compratori); ottima la performance della Turchia; bene anche Stati Uniti, Francia, Giappone, Cina e Sud-Est asiatico (Hong Kong, Taiwan, Singapore), così come i paesi dell’Asia Centrale (Azerbaijan, Kazakhstan), dell’area Mediorientale (Arabia Saudita, Emirati Arabi, Libano, Egitto), del Nord Europa; buoni i numeri da Brasile e Sud Africa. In occasione della 75°edizione di Pitti Bimbo, l’azienda Keyart ha deciso di presentare la collezione Spring Summer 2013 in un contesto magico, un concentrato di memorie: il Giardino di Palazzo Corsini.
Se la storia di Illudila è fatta di ricordi – giovani donne che ripensano loro stesse da bambine – allora l’estate è la stagione di Illudia perché i passaggi-chiave della crescita hanno spesso la stagione calda come sfondo: le vacanze indimenticabili, le prime storie romantiche, gli addii ed i nuovi incontri. Illudia è tutto questo: un continuum di emozioni femminili dall’infanzia all’età adulta, sul filo della memoria. La collezione è stata presentata agli ospiti all’interno dell’antica limonaia del palazzo: l’impatto cromatico dei capi ha evidenziato l’impronta vintage della location.
I toni sorbetto – rosa, giallo, verde, corallo, latte ed avorio – affiancati agli sfumati vintage del lilla, dei neutri-corda, del verde acido e del grigio melange hanno corredato le tinte marine rappresentate da pervinca, bluette e bianco tagliati con accenti fucsia. Il tutto raffinatamente smorzato, come ricordi che filtrano dalla memoria, vividi ed allegri, ma come attutiti dal tempo. Come il contenuto di un baule preso in soffitta, o di un album di famiglia, la collezione Illudia ha intorno a sé un alone di reminiscenze in cui donne di ogni età rivivono il mistero di quel momento felice che è l’infanzia.
Alla conclusione della sfilata, gli ospiti hanno potuto adagiarsi sul prato del Palazzo Corsini, accomondandosi su foulard realizzati con i tessuti della collezione, gustando le merende della nonna come in un pic-nic.