La Giunta comunale ha espresso parere favorevole alla bozza di ordinanza predisposta dalla Capitaneria di Porto di Livorno, in deroga al decreto interministeriale del 2 marzo emanato dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti e dal Ministero dell’Ambiente, il cosiddetto “decreto anti inchino”. Ordinanza che, pur tesa a garantire in sicurezza la navigazione nel circondario marittimo di Livorno e in particolare in prossimità dell’isola di Gorgona e delle Secche della Meloria, prevede per le navi mercantili dei limiti differenti da quanto stabilisce il decreto . Come ha illustrato in Giunta l’assessore Mauro Grassi, il decreto interministeriale ha istituito per le navi mercantili adibite al trasporto di merci e passeggeri superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda, il divieto di navigazione, ancoraggio e sosta nella fascia di mare che si estende per due miglia marine dai perimetri esterni dei parchi e delle aree protette nazionali, marini e costieri, e all’interno dei medesimi perimetri. Ma la Capitaneria di Porto di Livorno, in relazione ai traffici marittimi e alle caratteristiche morfologiche del territorio livornese, ha ritenuto necessario individuare soluzioni più confacenti rispetto alle criticità operative derivanti dall’introduzione di questi divieti, concertandole con gli Enti Locali, fra i quali il Comune di Livorno. In particolare, per le “Secche della Meloria”, l’ordinanza della Capitaneria prevede di limitare il transito delle navi mercantili in una fascia di mare larga 2 miglia, in adiacenza al perimetro esterno della zona c prevista dal Decreto 21 ottobre 2009.
Viene invece derogata un area contigua al cono di ingresso e di uscita delle navi dal Porto di Livorno evitando di estendere la fascia nell’area sud del perimetro . Per l’isola di Gorgona si vieta la navigazione, l’ancoraggio e la sosta di navi mercantili superiori a 500 t.s.l. nella fascia di mare che si estende per 0.7 miglia dal perimetro esterno del limite a mare del Parco dell’Isola di Gorgona così come previsto dal Decreto 22.07.1996. Il canale di accesso/uscita dal porto che permette lo sbarco di merci e passeggeri in possesso delle necessarie autorizzazioni, sarà disciplinato a parte . “Siamo assolutamente favorevoli al decreto “anti inchino” – rileva l’assessore Mauro Grassi – in quanto è finalizzato alla sicurezza della navigazione e dell’ambiente, in particolare perché disastri come quello della Concordia non si ripetano.
Siamo altresì favorevoli – specifica Grassi - alla deroga predisposta dalla Capitaneria perché individua un “corridoio” che consente la piena operatività del Porto di Livorno. Per questo, dopo gli approfondimenti effettuati dall’ufficio Ambiente del Comune, l’Amministrazione ha inviato all’Autorità Marittima il proprio parere favorevole”.