Una settimana di lavoro, una squadra di 7 persone, un edificio storico che riacquista immagine e valore: oggi in Piazza della Signoria a Firenze, alla presenza di Massimo Mattei, Assessore Mobilità, manutenzioni e decoro del Comune di Firenze e di Enzo Fiume e Giovanni Probo, Amministratori Delegati di Kärcher Italia, è stata celebrata la restituzione di Palazzo Vecchio alla Città. Costruito tra il 1299 e il 1310, l’edificio si trova nel pieno centro di Firenze. Un tempo residenza di Cosimo I de’ Medici, il palazzo costituisce un importante punto di riferimento per tutta la città, quale sede del Comune di Firenze, teatro di eventi istituzionali e meta del turismo locale e internazionale.
L’azione combinata degli agenti atmosferici e il frequente passaggio di visitatori, ha influito non poco sulle superfici interne alla struttura, depositando sulla pavimentazione del Cortile Nuovo, del Cortile della Dogana e sul pavimento in cotto arrotato del Museo Cittadino, sostanze grasse e un visibile strato di polvere: le normali tecniche di pulizia sono apparse da subito inadeguate per restituire l’originario splendore a queste superfici, composte principalmente da pietra naturale di gran pregio. Kärcher, da anni impegnata nella preservazione di monumenti storici e opere d’arte -suoi sono gli interventi sul Colonnato di Piazza San Pietro in Città del Vaticano, sullo Space Needle a Seattle, sulle sculture dei presidenti americani del Mount Rushmore- è riuscita a riportare la pavimentazione del Cortile Nuovo, del Cortile della Dogana e il pavimento in cotto arrotato del Museo Civico di Palazzo Vecchio, alla sua originaria bellezza: il lavoro ha restituito grande valore a tutto l’edificio, oggi simbolicamente restituito alla città di Firenze per ospitare prossimi importanti appuntamenti. Determinante in tal senso è stato il dialogo con l’Ufficio delle Belle Arti del Comune di Firenze. L’intervento di pulitura effettuato da Kärcher si è svolto in una settimana e ha visto impegnata una squadra di tecnici che, grazie all'utilizzo di attrezzature specifiche e tecniche di pulizia sofisticate, è riuscita a eliminare lo sporco dalle pavimentazioni del Cortile Nuovo, del Cortile della Dogana e da quella in cotto arrotato del Museo Cittadino di Palazzo Vecchio: l’edificio appare ora ancora più accogliente, con una pavimentazione splendente come se il rivestimento in pietra fosse stato appena posato.
L’intervento è stato realizzato anche grazie alla collaborazione con Manutencoop Facility Management S.p.A.: l’azienda, leader nel Facility Management e fornitore dei servizi di cleaning a Palazzo Vecchio, ha messo a disposizione una squadra di tecnici specializzati per le operazioni di pulizia unitamente ai tecnici Kärcher. “La scelta di collaborare con la Città di Firenze, per riportare questa struttura al suo originario splendore è l'espressione concreta dei principi di responsabilità sociale che la nostra azienda porta avanti da anni con grande impegno” – dichiara Enzo Fiume, Amministratore Delegato di Kärcher Italia.
“Obiettivo principale è quello di mettere a disposizione la nostra esperienza e la nostra tecnologia per preservare opere, monumenti e aree urbane di patrimonio comune. Palazzo Vecchio è senza dubbio uno fra gli edifici storici più rappresentativi, non soltanto di Firenze ma dell’Italia intera: potersi impegnare per restituire alla Città un’area così rilevante nella vita quotidiana, costituisce per noi un motivo di grande orgoglio e ci spinge a valutare con responsabilità ed entusiasmo analoghi futuri progetti”. A proposito di Kärcher Kärcher, primo produttore mondiale di macchine per la pulizia, conta 8700 dipendenti in 50 nazioni.
L'azienda tedesca a conduzione familiare ha impianti produttivi in Germania, Italia, Stati Uniti, Brasile, Messico e Cina. Grazie agli oltre 40.000 centri di assistenza in 190 nazioni l’Azienda garantisce un elevato livello di assistenza per tutti i propri clienti. Il reparto ricerca e sviluppo conta più di 600 tecnici e ingegneri che lavorano per sviluppare il prodotto e risolvere ogni tipo di problematica.