La storia della Camera dei deputati, dall’assemblea fortemente elitaria dei primi anni dopo l’unità alla moderna assise di oggi, sarà raccontata a Palazzo Vecchio, nel cortile di Michelozzo e nel cortile della Dogana, attraverso immagini, pannelli e oggetti da domani fino al 5 maggio prossimo. Si tratta di “Rappresentare l'Italia. 150 anni di storia della Camera dei deputati”, esposizione che ha già fatto tappa a Roma nel Palazzo di Montecitorio e a Ravenna presso gli Antichi Chiostri Francescani della locale Fondazione Cassa di Risparmio e che è stata visitata da oltre 20.000 persone, di cui più della metà studenti.
L’ingresso è libero. Fino al 31 marzo la mostra sarà aperta dalle 9 alle 19. Dal primo aprile sarà aperta fino a mezzanotte, contestualmente agli orari prolungati del museo di Palazzo Vecchio. L’inaugurazione sarà domani alle 18. Saranno presenti il presidente della Fondazione della Camera Fausto Bertinotti, il sindaco Matteo Renzi e il presidente della Banca Cassa di Risparmio di Firenze Aureliano Benedetti. Anche nell'allestimento fiorentino la mostra espone al pubblico alcuni oggetti di rilevante valore storico: gli indumenti che Giovanni Amendola indossava nel 1925 quando venne aggredito dai fascisti e che hanno ancora il suo sangue; l'originale del trono su cui sedeva il re alla Camera in occasione del discorso della Corona; il Ventaglio donato nel 1979 alla prima presidente donna della Camera, Nilde Iotti, e l'ultimo donato al presidente Gianfranco Fini; un banco dell'aula di Montecitorio con l'impianto di votazione attualmente in uso. La mostra ripercorre i principali momenti della storia della Camera intrecciando i grandi problemi della democrazia rappresentativa con l'evoluzione del Paese ed offrendo attraverso audiovisivi, documenti e illustrazioni un itinerario sia tematico che cronologico dei 150 anni di storia unitaria, in cui la storia del Parlamento si accosta alle trasformazioni socio-economiche e culturali del Paese ed ai grandi eventi nazionali e internazionali.