«Gianni Biagi, imputato per corruzione, concussione e turbativa d’asta come ex assessore del Comune di Firenze nel processo Castello, oggi segue come dirigente della Regione Toscana il progetto “Best Practices per gli uffici giudiziari”. Si tratta di un bando da oltre mezzo milione di euro, finalizzato a migliorare l’efficienza e la informatizzazione delle aule giudiziarie. E’ incredibile come a sinistra facciano i moralisti quando si tratta degli altri, e siano poi spudoratamente inopportuni e poco trasparenti quando sono coinvolti in prima persona».
A parlare così è il Consigliere regionale del Pdl Giovanni Donzelli che, insieme ai colleghi del gruppo consiliare, ha disposto un’interrogazione indirizzata al governatore Enrico Rossi. «Questo doppio ruolo è un’indecenza – afferma Donzelli – e lo sarebbe ancor di più se venisse confermato che per il tribunale di Firenze sarebbe stato delegato a occuparsi del progetto seguito da Biagi per la Regione proprio il Presidente della II Sezione Penale, il dottor Francesco Maradei che è anche presidente del collegio giudicante dello stesso Biagi nel processo Castello».
La vicenda che ha portato a implicazioni giudiziarie per l’ex assessore all’urbanistica del Comune di Firenze sono note: «Biagi – ricorda Donzelli – si dimise da assessore quando venne indagato scrivendo una lettera a Domenici in cui motivava le sue dimissioni dicendo “Io voglio essere libero di difendermi da queste accuse senza il condizionamento del mio attuale ruolo”. Ebbene: oggi per caso il suo ruolo è meno condizionante?» Da queste considerazioni è scaturita l’interrogazione che, dopo articolata premessa, sottopone a Rossi quattro quesiti: «Si reputa corretto che un uomo sotto processo per corruzione, concussione e turbativa d’asta sia responsabile dei procedimenti di affidamento e presidente della commissione aggiudicatrice per oltre 500.000 euro di servizi aventi per destinatario il Tribunale in cui è giudicato»? E poi: «Nello svolgere le proprie funzioni in relazione al progetto sopra descritto, Biagi ha avuto occasione di incontrare o ha avuto altri contatti, prima e dopo il luglio del 2011, con il Dott.
Francesco Maradei in quanto delegato dal Presidente del Tribunale a seguire lo stesso progetto»? Ancora: «A prescindere da eventuali contatti diretti o indiretti, si reputa opportuno e trasparente che per la Regione Toscana si sia occupato Gianni Biagi di un progetto a cui avrebbe lavorato e lavora per il Tribunale anche il giudice che deve giudicare lo stesso Gianni Biagi»? In conclusione: «Si è mai presa in considerazione l’ipotesi di rimuovere Gianni Biagi dalla responsabilità di questo progetto»? La responsabilità del progetto “Best practice per gli uffici giudiziari” è stata affidata a Gianni Biagi, attuale responsabile del settore Formazione e Orientamento della Regione Toscana, nel 2009, due anni prima dell’avvio del processo Castello.
Questa in estrema sintesi quanto ricostruito dagli uffici regionali in seguito alle affermazioni rese alla stampa dal consigliere regionale del PdL Giovanni Donzelli, che accompagnano la presentazione al Consiglio di una interrogazione a risposta orale. In particolare la Giunta Regionale ricorda che il progetto, finanziato dal Fondo sociale europeo e che coinvolge quasi tutte le Regioni italiane, prevede attività per l’informatizzazione e l’ottimizzazione dei processi lavorativi all’interno degli uffici giudiziari italiani, e in Toscana riguarda il Tribunale di Firenze e le Procure della Repubblica di Lucca e di Livorno.
Mediante gara pubblica, il progetto è stato affidato ad una associazione temporanea di imprese con mandataria la società Ernst & Young. Ai fini della definizione del capitolato di gara nei mesi di febbraio e maggio 2010 si sono svolti incontri presso il Tribunale di Firenze a cui hanno partecipato il dottor Gianni Biagi, un altro funzionario della Regione , il dottor Francesco Maradei, presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Firenze, e la dottoressa Rosalia Scalera, direttrice amministrativa del Tribunale stesso.
Dopo l’aggiudicazione della gara si sono svolti due incontri presso gli uffici della Regione Toscana, il 12 e il 17 maggio 2011, per avviare le attività previste dal contratto. A uno di questi incontri erano di nuovo presenti, oltre alla dottoressa Scalera e all’aggiudicatario della gara, sia il dottor Gianni Biagi sia il dottor Maradei. Sono seguiti altri incontri, che hanno visto la partecipazione, per il Tribunale, della sola dottoressa Scalera e, al suo pensionamento, di altri due rappresentanti del Tribunale stesso.