Controlli straordinari nei luoghi della Movida fiorentina con un dispositivo integrato tra forze dell’ordine, funzionari dell’ispettorato del lavoro e ispettori dell’INPS. A partire da sabato sera e fino alle prime ore dell’alba di domenica, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, affiancati dagli ispettori del lavoro della Direzione Territoriale di Firenze e da funzionari dell’INPS Toscana, hanno dato il via ad un massiccio servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Questore Francesco Zonno, con una specifica e pianificata ordinanza di servizio, frutto di quanto emerso in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Dopo il sequestro preventivo dei locali presenti in via de' Benci che hanno portato l'Amministrazione a varare il tavolo di confronto che si terrà mercoledì in Palazzo Vecchio e convocato da Matteo Renzi che dichiara "Ci comperteremo come il buon padre di famiglia perché certe situazioni non possono essere tollerate, ma occorre tutelare i diritti di tutti, pertanto cercheremo una mediazione tra tutti i soggetti coinvolti" l'attenzione sulle notti fiorentine si concretizza nel maxi blitz dell'ultimo fine settimana. L’obiettivo principale è stato il contrasto all’abuso di alcool e all’uso di droghe con tutte le possibili conseguenze nell’ambito del degrado urbano connesse a questi fenomeni; ma anche controlli nei locali sul rispetto delle vigenti normative a tutela di lavoratori e consumatori.
Il bilancio dell’attività, coordinata dal Vice Questore Aggiunto Roberto Sbenaglia, è di 672 persone e 107 mezzi controllati. Tra le verifiche effettuale, spiccano 7 arresti eseguiti da polizia e carabinieri tra Santa Croce, Santo Spirito e altre zone del centro. Sulle gradinate sotto la statua di Dante sono finiti in manette 2 magrebini che avevano rubato le borse a delle turiste e poco dopo, 1 cittadino marocchino, sorpreso dagli agenti con della marijuana, è stato denunciato per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio.
Sempre per spaccio, questa volta di hashish, in Santo Spirito sono invece stati arrestati 2 tunisini. Durante i controlli personale dell’Arma ha arrestato 2 soggetti per resistenza a pubblico ufficiale: uno di questi - fermato durante un controllo a Santo Spirito - è un tunisino, l’altro, un cittadino italiano. Quest’ultimo ha reagito contro i militari che lo avevano sorpreso in zona Stazione Centrale con uno zaino pieno di strumenti atti allo scasso. In manette anche 1 cittadino serbo preso dopo che aveva ceduto 2 grammi di eroina ad un italiano.
Addosso aveva altri 3 grammi della stessa sostanza. Le pattuglie hanno battuto incessantemente le piazze e le vie cittadine non tralasciando le segnalazioni dei residenti con numerosi controlli in diversi locali. In piazza Sant’Ambrogio, Santo Spirito, Santa Croce e via Palazzuolo, le unità cinofile di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno scovato 13,50 grammi di hashish, 5 di eroina, 10,50 di marijuana e 5 di coca. Complessivamente 8 persone sono state segnalate quali assuntori di sostanze stupefacenti.
3 le persone sanzionate per ubriachezza manifesta; 10 quelle sorprese alla guida in stato di ebbrezza alcolica durante i posti di controllo sulle arterie di circolazione stradale. Denuncia e patente ritirata per quest’ultime, 5 delle quali fermate dalla polizia in zona Novoli. Significativo anche l’intervento della Direzione Territoriale del Lavoro e dell’INPS che hanno effettuato verifiche in 35 locali del centro tra cui discoteche, pub e ristoranti. L’INPS ha riscontrato 7 lavoratori al nero in 5 locali tra Santo Spirito, San Frediano, piazza Salvemini, via Verdi e via Dei Pandolfini, elevando 18.900 euro di sanzioni amministrative.
Attività sospesa per 2 locali in zona Santa Croce dove sono state riscontrate irregolarità in merito all’occupazione di lavoratori al nero in misura superiore al 20% dei presenti al lavoro. La Direzione Territoriale del Lavoro ha sorpreso invece 5 lavoratori non i regola e ha adottato 15 provvedimenti per un totale di 32.000 euro di sanzioni. In 2 pub sono state riscontrate irregolarità nelle istallazioni di videocamere interne mentre in 1 pub e in 1 discoteca, una quindicina di lavoratori notturni non erano stati sottoposti a preventiva visita medica di controllo.
Nei confronti dei 4 locali sono stati adottati provvedimenti penali. Questi importanti risultati testimoniano l’impegno di tutte le forze di polizia statali e locali che in sinergia con l’INPS e la Direzione Territoriale del Lavoro continueranno a contrastare i fenomeni di illegalità salvaguardando e garantendo così la sicurezza di tutta la collettività. Questo l’intervento della vice capogruppo di FLI Bianca Maria Giocoli “I diritti di tutti vanno rispettati: quello dei residenti, quello degli imprenditori, quello dei lavoratori, quello dei giovani fiorentini.
Non ci piacciono le situazioni affrontate a colpi di sequestro, e leggendo l’ordinanza credo che non sarà difficile smontare il castello accusatorio che ha tra i suoi capisaldi le risate fragorose per strada. Vogliamo sequestrare le strade? A noi piacciono i ragazzi che ridono. In ogni caso non ci piacciono le disparità di trattamento tra strade, tra residenti e tra esercenti. Chi tra gli imprenditori ha anche l'attività di ristorazione oltre che di bar cosa fa, smette di servire la cena ai clienti alle 22? E tra i residenti? Perché i residenti di Santa Croce devono avere il fiocchino rosso? Ho letto da una risposta di Mattei ad interrogazione che nel 2002 era stato disposto il sequestro del Cpa di via Villamagna.
Da allora non è cambiato niente: musica e attività non autorizzate sono continuate negli anni come gli schiamazzi. Gli abitanti di Gavinana sono meno tutelati di quelli di Santa Croce?”. Questo l’intervento del capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli “Quanto avvenuto con la chiusura dei locali di via de’Benci per la situazione di degrado insostenibile subita dai residenti di Santa Croce non ci stupisce affatto. Lo scorso gennaio, infatti, avevamo realizzato con l’Istituto Freni un sondaggio che dimostra che Firenze non è una città sicura.
Crescono la percezione di insicurezza e la mancanza di decoro, mentre peggiora complessivamente la qualità della vita. Tra i dati più significativi emerse che il 58% dei fiorentini era per stabilire le 2 del mattino come orario massimo di chiusura dei locali, mentre solo il 20% si diceva contrario. Invece di fare tante chiacchiere, ci aspetteremmo da questa giunta, che in questi anni non si è dimostrata all’altezza di combattere il degrado del centro storico, atti concreti. Non si tratta di stabilire assurdi coprifuoco, ma di governare una situazione che da tempo è fuori controllo.
Grazie alla chiusura alle 2 dei locali notturni si garantirebbe un compromesso tra il sacrosanto diritto dei giovani al divertimento, la pace per i residenti e l’integrità dei nostri giovani che al mattino dovrebbero essere in grado di studiare o di lavorare”. "Dispiace che colleghi di destra e sinistra ragionino in difesa di categorie piuttosto che lavorare sulla costruzione di una vera rete di prevenzione che metta insieme soggetti propositivi di un nuovo modo di vivere la città di notte.
Per il presente preferirei che la politica arrivasse prima della polizia". Lo ha detto la consigliera del Pd Susanna Agostini che aggiunge: “l'intervento dell'assessore Mattei in merito ai provvedimenti punitivi assunti di recente a contrasto della movida in una via del centro fiorentino ha dimostrato quanto ci ha già annunciato il Sindaco: incontrare le persone interessate. E' giunta l'ora - ha spiegato Agostini- di una presa d'atto istituzionale di cosa e come sta cambiando nel comportamenti di tanti cittadini, giovani ma non solo che si attardano fin quasi l'alba provocando un danneggiamento della salute, della qualità della vita propria e degli altri a causa anche dell'assunzione di sostanze nocive o comunque che deteriorano lo stile di vita che sarebbe oggettivamente da convertire e migliorare.
Non è possibile – ha continuato Agostini- divedere in categorie come stiamo facendo Lo dimostra il fatto che anche molti dei frequentatori dei bar o ristoranti della notte sono anche residenti. La questione va affronta con la serenità e l'obiettività che il caso richiede. Personalmente non ne faccio una questione di voglia di divertimento, questo è legittimo e peraltro intergenerazionale! Vivo in centro dalla nascita il cambiamento è facilmente visibile. Quadrifoglio e emergenze potrebbero partecipare al tavolo che il Sindaco ha detto voler fare, sono certa che porterebbero elementi utili alla conoscenza di ciò che accade.
Non accetto di essere tacciata da persona che vuole mandare via i giovai dal centro anche perché tutta la mia famiglia è nata in centro fino all'ultima arrivata due anni fa. Stiamo parlando senza sapere che gli asili nido del centro hanno come tutti una lunga lista di attesa date le numerose nascite ad esempio in Santa Croce. Nel mio stabile ci sono giovani coppie alcune con figli altri senza, ma come me sentono il peso di facili schieramenti e semplificazioni che se non cambiano non portano a soluzioni.
Concludendo vorrei proporre un'unica cosa: dalle 2 in poi pattuglie che aiutino a sfollare i muri umani che impediscono perfino il passaggio delle auto”. Questo l’intervento del vice capogruppo di Lista Galli Cittadini per Firenze Massimo Sabatini “Non è vero, come ha detto il sindaco Renzi, che ‘si perde quando arriva la magistratura’. Si perde quando non si ascoltano i cittadini, e si lascia che i problemi lievitino. L’abitudine di ascoltare i fiorentini riguardo ai problemi che vivono quotidianamente è stata persa da tutta la giunta e dal sindaco per primo.
Nonostante le nostre mille proposte, nessun presidio fisso di polizia Municipale è stato deciso, e neppure se ne è discusso in consiglio. E non c’è solo via de’Benci. È notizia di oggi la situazione del giardino di via Allori. Chi interviene lì? E via Ponte alle Mosse? Quali azioni di contrasto ha messo in piedi l’amministrazione comunale? Fin qui abbiamo visto solo chiusure, oppure chiacchiere (vedi la situazione del parco delle Cascine). Per non dire dei writers. La verità è che si è sempre solo fatto finta di intervenire, si è messo in campo solo palliativi: codici etici, steward e guardiani nei locali, addirittura alle Cascine gli accordi con la comunità sudamericana.
E inutile è stato anche togliere i tavolini da Sant’Ambrogio, quando poi non si interviene per allontanare punkabbestia e ubriachi dal sagrato della chiesa. Il male non sono le attività ma i devianti. Rumore, risse, sporcizia, spregio dei monumenti, accampamenti, tappeti di bottiglie, atti vandalici di ogni tipo. Agire sull’ambiente di contorno senza intervenire su chi crea il problema non porta da nessuna parte”.