Gli assessorati ai trasporti di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze hanno presentato la nuova rete del Trasporto pubblico locale che riguarda il territorio fiorentino. Il Progetto stabilisce i chilometri complessivi e le risorse che per la durata di 9 anni saranno messe a disposizione dai vari enti allo scopo di garantire lo svolgimento del servizio Tpl sul lotto urbano e su quelli extraurbani (Mugello-Valdisieve e Chianti-Valdarno) in vista della gara unica per la gestione del trasporto pubblico in Toscana.
I particolari del piano sono stati illustrati questa mattina dagli assessori Luca Ceccobao (Regione Toscana), Stefano Giorgetti (Provincia di Firenze) e Massimo Mattei (Comune di Firenze). “Siamo passati da una logica di tagli ad una riforma del trasporto pubblico che porterà maggiori servizi nelle città e una rete più mirata sulle attuali esigenze dei cittadini – ha detto l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao – Firenze ha rappresentato la sfida più impegnativa nel disegno di questa nuova rete perché si tratta dell’area con il maggior numero di abitanti e la maggiore complessità delle linee.
Grazie ad un lungo lavoro dei tecnici di Regione, Provincia e Comune siamo arrivati ad un buon progetto che dà un servizio equivalente a quello di oggi, ma utilizzando minori risorse. Certo, ci saranno cambiamenti e dovranno crearsi nuove abitudini negli utenti, ma contiamo di offrire loro una rete di trasporto più veloce e senza sovrapposizioni tra mezzi. Oggi solo il 6% dei cittadini usa il bus per andare a lavorare – ha aggiunto l’assessore – dobbiamo fare in modo che questo dato aumenti e per farlo puntiamo su una rete che viene incontro alle necessità di studenti e lavoratori e sul rinnovamento del parco mezzi, che oggi è obsoleto”. Addio al nodo ingarbugliato di santa Maria Novella.
“Si tratta di un progetto che ha dovuto tenere conto del calo del 20% delle risorse rispetto al 2012 - ha spiegato l’assessore provinciale Stefano Giorgetti – La nuova progettazione è suddivisa sul lotto urbano e su quelli extraurbani. Il lotto urbano avrà più km rispetto a quelli percorsi oggi e questo è dovuto al fatto che abbiamo strutturato il lotto urbano per nodi. Ovvero, tutti i bus che arrivano dall’extraurbano, ma anche dalle altre province a livello regionale, si fermeranno in questi nodi cittadini, non percorrendo più la città salvo che nelle ore di punta.
Questo chiaramente consente da una parte un risparmio di km e dall’altra un decongestionamento del traffico nelle zone critiche della città. Dal canto nostro, come Provincia ci siamo impegnati a dare una cadenza di interscambio di un bus ogni 3 minuti. Per il lotto urbano viene confermata la previsione di 20 milioni e 690mila chilometri. Per far fronte a queste spese la Regione metterà a disposizione 34 milioni e 50mila euro, mentre 10 milioni e 800mila euro arriveranno dai Comuni.
Infine la Provincia si accollerà il costo dell’Iva per 4 milioni e 485mila euro. In merito al lotto extraurbano – ha concluso Giorgetti – abbiamo prestato particolare attenzione al Chianti perché non essendo un’area servita dal treno non è possibile l’integrazione ferro-gomma. Anche qui abbiamo mantenuto circa il 95% delle percorrenze. Questo 5% in meno, tuttavia, non significa meno copertura sulla rete. In realtà abbiamo effettuato un intervento strutturato che ha eliminato le sovrapposizioni di linee.
Infine, un vero e sincero ringraziamento va a tutti gli uffici che hanno lavorato fattivamente alla creazione di un progetto in grado di ridurre al minimo i disagi facendo fronte ad un grave taglio di risorse economiche in termini di trasferimenti statali”. “La riforma del trasporto pubblico a Firenze – ha spiegato l’assessore alla mobilità del comune di Firenze Massimo Mattei – doveva partire dalla soluzione di un problema: l’eccessivo appesantimento della zona di Santa Maria Novella, dove si attestavano quasi tutte le linee di autobus.
La rete con i 13 nodi scambiatori in accesso alla città risolve questa annosa questione. La necessità di razionalizzare i costi ci ha costretto a ripensare tutto il sistema e, grazie al lavoro dei nostri tecnici, siamo arrivati ad una soluzione che con minori risorse garantisce gli stessi chilometri di rete, tempi di attesa minori e uno scorrimento più veloce dei bus urbani. Alcuni nodi sono già in funzione come per esempio viale Europa o piazzale Montelungo; altri, tra cui Leopolda, Galluzzo e Peretola, lo saranno a breve e comunque contestualmente all’attivazione del progetto complessivo.
Altri ancora hanno tempi leggermente più lunghi, come le Due Strade e Villa Costanza. E dove il progetto della rete a nodi prevede l’interscambio con le linee 2 e 3 della tramvia, in attesa della realizzazione e messa in funzione delle due linee tranviarie, sarà potenziato il trasporto pubblico su gomma”. Questi alcuni dati del progetto di rete: Lotti extraurbani: - chilometri complessivi 8.637.000,00, di cui chilometri 438.804 per servizi in economia e chilometri 1.408.803,17 per rete debole. - compartecipazione regionale Euro 11.318.048,70 (binari) più Euro 1.443.642,19 (rete debole) e 658.000 (progetti speciali) - compartecipazione dei Comuni Euro 1.059.707,81 (rete scolastica) più Euro 448.984,84 (rete generale) oltre Iva di legge. - compartecipazione della Provincia: Iva su risorse regionali. Lotto Area Metropolitana - chilometri complessivi 20.693.000 - compartecipazione regionale Euro 34.054.573,63 - compartecipazione dei Comuni Euro 10.920.000 circa, oltre Iva su importo - compartecipazione della Provincia: Iva su compartecipazione regionale, al netto della quota per cui si è obbligato il Comune di Firenze come da accordo di cui alla Delibera di Giunta Regionale n.
224 del 19 marzo 2012. Illustrato in commissione Trasporti il programma operativo del gruppo di lavoro, coordinato da Paolo Bambagioni. Mattei: “Far emergere e affrontare le criticità del tpl ferroviario” In Regione Toscana, intanto, va avanti il lavoro sul trasporto ferroviario. “Un’indagine conoscitiva per far emergere e affrontare le criticità che riguardano il trasporto pubblico locale ferroviario e arrivare a proposte per migliorare e rendere più cogente il contratto attuale di servizio Regione-Trenitalia”.
Così il presidente della commissione Mobilità e infrastrutture Fabrizio Mattei (Pd) ha parlato del cronoprogramma del gruppo di lavoro che si è costituito all’interno della commissione per approfondire le tematiche riguardanti il trasporto pubblico locale ferroviario. Il gruppo è coordinato da Paolo Bambagioni (Pd) e ne fanno parte i consiglieri Giuliano Fedeli (Idv) e Giovanni Santini (Pdl). Lo scopo dell’indagine conoscitiva è stato illustrato questa mattina dal consigliere Bambagioni.
“I temi oggetto del nostro approfondimento – ha detto – sono l’analisi e la verifica del contratto di servizio Regione-Trenitalia 2009-2014 e delle eventuali inadempienze da parte di Trenitalia, considerate le molte criticità del trasporto pubblico locale e regionale registrate in Toscana”. “Le criticità – ha concluso Bambagioni- riguardano soprattutto il rispetto dei tempi dei treni, il sovraffollamento e la pulizia dei vagoni“. Per avere un quadro aggiornato della situazione sono previsti sopralluoghi e audizioni con Trenitalia e RFI, con l’assessore ai Trasporti Ceccobao, con il Difensore civico, con le associazioni di consumatori e utenti, con le associazioni di categoria, i comitati dei pendolari, i sindacati e la polizia ferroviaria. I pendolari scrivono all'assessore Ceccobao. "La ringraziamo per il lavoro che sta portando avanti in questa difficile situazione economica che il nostro Paese attraversa. La ringraziamo anche per la risposta al nostro ultimo comunicato inviato agli amministratori locali e ai media. Nonostante questa difficile situazione, come Comitati dei pendolari, siamo delusi dall'incontro dello scorso 30 maggio.
Non abbiamo alcuna intenzione di fare polemiche. Ci interessa invece trovare le soluzioni ai problemi. Infatti, nella pratica, sui treni che quotidianamente utilizziamo per andare al lavoro, o all'Università, continuano ad esserci porte non funzionanti; l'aria condizionata d'estate e il riscaldamento d'inverno funzionano male o non funzionano affatto; continuano i ritardi, (ultimo di questi: 4 giugno 2012 il R 3165 Firenze-Foligno delle 18.12 con 35 minuti di ritardo). Continuano ad esserci, cancellazioni dei convogli, toilettes non funzionanti e porte rotte.
Su quest'ultimo problema, su alcune tratte, Trenitalia ha “risolto” con un annuncio nel quale avvisa che le porte sono bloccate, cosa che ovviamente non le fa aprire in caso di emergenza. É sempre più difficile giustificare, sul posto di lavoro, l'arrivo oltre l'orario consentito per un treno soppresso o in ritardo. Continua il sovraffollamento, creando problemi di sicurezza, su alcune delle tratte delle ore di punta. E su questo tema vorremmo aprire una parentesi. Come Lei saprà, secondo l’art.12 del DPR 753/80, “L'orario e la composizione dei treni nonché l'orario o il numero delle corse degli altri mezzi di trasporto sono stabiliti in relazione alle esigenze del traffico in modo che il servizio sia adeguato alla normale affluenza di viaggiatori e alla richiesta di trasporto delle merci, tenuto conto delle caratteristiche tecniche degli impianti, del materiale mobile e delle necessità dell'esercizio con particolare riguardo alla sicurezza. Inoltre, le aziende esercenti adotteranno tutte le possibili misure per fronteggiare le maggiori esigenze del traffico in determinati periodi o in eccezionali circostanze”. Ciò significa esporre i soggetti responsabili dell’organizzazione del servizio ferroviario a gravi responsabilità giuridiche qualora la norma risulti violata, come quando nei vagoni sono normalmente presenti passeggeri in numero superiore al certificato di omologazione. Altro problema, secondo noi, sono i “treni inutili”.
Uno di questi è il R 11998 Chiusi-Arezzo. Svolge una funzione che potrebbe fare in 4 (quattro) minuti il RV 3168 facendo salire i pendolari nelle stazioni di Terontola, Camucia e Castiglion Fiorentino, come succedeva prima dell'introduzione dell'11998. Cosa che abbiamo denunciato diverse volte attraverso i media, e che penalizza i pendolari della Valdichiana. Questo non significa che non apprezziamo ciò che sta facendo il Suo Assessorato come l'incremento di 250 posti a sedere in più o il declassamento della prima classe in alcuni convogli, oppure il servizio di pulizia durante il viaggio.
Come apprezziamo la conferma che da parte della Regione Toscana non è previsto alcun aumento della tariffa ferroviaria e che è già aperto un tavolo di lavoro con RFI che ci rassicuri contro le interferenze dell'alta velocità nazionale con il traffico pendolare toscano. Sappiamo però che la Regione, e il Suo Assessorato, sono la nostra interfaccia con Trenitalia che continua a trattare i pendolari come viaggiatori di serie B, privilegiando l'Alta velocità (5% della clientela ferroviaria).
Questo si nota anche dalle cose che sembrano insignificanti. Le risulta per esempio che sui vagoni ci sia ben visibile il numero verde della Regione Toscana (800 570530) per la segnalazione dei disservizi e per i reclami? In alcune carrozze poi è stato fatto il restyling sui sedili luridi che cascano letteralmente a pezzi (RV 2304 del 5 giugno 2012). La pregheremmo inoltre di dedicare attenzione al problema delle “mancate coincidenze”, alcune modifiche permetterebbero di migliorare la vita dei pendolari con soluzioni relativamente semplici: - Con il RV 3168 in partenza da Arezzo alle 7.07 si perdono puntualmente le coincidenze con l'Eurostar che da Firenze SMN va a Milano; - Con l'IC 580 in partenza da Arezzo alle 7.32 si perdono puntualmente le coincidenze con i due regionali delle 8.10 per Rifredi. - Con il R 11993 in partenza da Firenze SMN alle 17.55, a Firenze CM si perdono frequentemente le coincidenze con l'IC 589 delle 18.06 per Arezzo".
Così concludono il Comitato dei Pendolari della Valdichiana ed il Comitato dei Pendolari di Arezzo