L'assessore del Comune di Firenze, Claudio Fantoni (Pd), haplatealmente lasciato la giunta di Matteo Renzi. Il titolare delle deleghe al bilancio, patrimonio e alla casa di Palazzo Vecchio si è dimesso ieri sera con una durissima lettera in cui scrive di ''insanabili'' divergenze relative alla gestione economica/finanziaria dell'ente, innescando un terremoto politico nella giunta comunale di Firenze. “Apprezziamo nella lettera di dimissioni dell’Assessore Fantoni la schiettezza e la trasparenza con cui ha voluto comunicare al Sindaco e alla Città la sua scelta di dimettersi da Assessore alla Casa, al Patrimonio e al Bilancio e che non abbia permesso che la Politica, con la p maiuscola, e le proprie idee potessero piegarsi di fronte alla volontà del Sindaco Renzi di usare l'istituzione per la propria visibilità personale.
– affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi e il Coordinatore provinciale di SEL Firenze, Lorenzo Falchi – E’ del tutto evidente che le parole dell’ex-Assessore Fantoni ci confermano che la gestione del Comune da parte del Sindaco Renzi, come abbiamo denunciato da tempo, è sempre più finalizzata ad ottenere una propria visibilità personale piuttosto che tradursi in un governo della Città a favore dei fiorentini, che possa garantire stabilità economica e finanziaria alla Città nel presente e nel futuro.” “Dalla lettera dell’Assessore si apprende che il Sindaco avrebbe voluto, con procedure e azioni relative alla gestione economico-finanziaria dell’ente, mettere a rischio la sicurezza dei conti del Comune: non siamo certo amanti del patto di stabilità ma riteniamo che un suo eventuale sforamento debba essere tenuto sotto stretto controllo anche di soggetti terzi e che qualora si decidesse di sforarlo, le uniche spese che potrebbero motivare una scelta come questa dovrebbero rivolgersi a sostenere le fasce più deboli della popolazione, i settori dell’educazione, del sociale e della cultura, e la crisi non può essere solo una scusa per finanziare progetti faraonici che darebbero visibilità al Sindaco ma non avrebbero alcun ritorno concreto per la popolazione fiorentina.
Non abbiamo quindi per nulla sbagliato, secondo le parole dello stesso Assessore che ha firmato il bilancio, a votare contro alla proposta di bilancio, nonostante avessimo cercato di portare il nostro contributo a partire dai Consigli di Quartiere.” “Anche le parole della Direttrice d’Area, Sonia Nebbiai, che abbiamo letto stamani, non consentono di fare sogni tranquilli a chiunque abbia a cuore il futuro della Città e dell’Ente comunale : è quindi indispensabile che domani la comunicazione del Sindaco sul riassetto della Giunta sia accompagnata da risposte circostanziate e precise rispetto a quali fossero le scelte economiche e finanziarie che il Sindaco intende adottare, così tanto rischiose per i conti da spingere l’Assessore a rassegnare le dimissioni.
Non creda il Sindaco di potersi limitare a comunicare la nomina del nuovo Assessore : è necessario che il Consiglio comunale possa esprimersi in merito all’orientamento e al futuro economico del Sindaco e dell’Amministrazione.” “Non ci è piaciuto che già ieri dopo la notizia si sia voluto da parte del Sindaco sminuire e contenere la portata del significato di quanto è accaduto ieri con le dimissioni dell’Assessore Fantoni : – concludono Grassi e Falchi – questa volta girare pagina per l’Amministrazione Renzi come se nulla fosse successo non sarà poi così semplice.” Questa la reazione del sindaco Matteo Renzi alla notizia ieri delle dimissioni dell'assessore a bilancio, patrimonio e casa Claudio Fantoni: "Le dimissioni di Claudio Fantoni meritano il rispetto e la stima di chi in questi anni ne ha apprezzato l'impegno e la dedizione.
Ho espresso a Claudio il disaccordo di metodo e di merito sulle sue valutazioni ma questo non mi impedisce di fargli un grande in bocca al lupo per il suo futuro. I conti del Comune di Firenze sono in ordine e nessuno allarmismo e' giustificato dalle cifre. Certo esiste una divergenza sulle conseguenze di una possibile violazione del patto di stabilità. Ho detto e ripeto che sono disponibile a pagare anche in termini personali, con la riduzione della mia indennità, pur di assicurare alle aziende il giusto riconoscimento per ciò che hanno fatto.
E certo non interrompiamo i lavori in corso in omaggio ad un principio ragionieristico e contabile che cozza con la realtà e la congiuntura del Paese. Ma i cittadini di Firenze hanno la fortuna di vivere in una città dove il bilancio è sano e le tasse si abbassano e non si alzano come è avvenuto sulla addizionale Irperf per mia scelta che rivendico. Quanto all'accusa di considerare una sovraesposizione nazionale ricordo sommessamente che se abbiamo chiuso partite storiche ferme da anni da, dall' Iti al contributo soggiorno all'accordo con il Mibac per finire con la Firenze card, questo è dovuto prima di tutto al nostro impegno in sede nazionale.
Le conseguenze in termini di risparmio ed in termini di bilancio sono evidenti. Lunedì intervenendo in consiglio comunale annuncerò il nuovo assessore al bilancio e alla casa".