Matteo Renzi risponde a distanza alla battuta di Andrea Della Valle sul progetto del nuovo Stadio rimasto nel cassetto del suo studio, a dispetto della struttura ideata e realizzata con più rapidità da parte della Juventus, campione d'Italia forse anche grazie ad un investimento importante sul territorio di origine del club. "Non guardo al passato - spiega Renzi - ma guardo con positività al futuro e credo che dopo l'atto di oggi in Consiglio comunale con l'approvazione della variante urbanistica all'interno della discussione del Bilancio, presto vedremo una rivoluzione nell'area Mercafir" "La variante urbanistica sulla Mercafir - affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo - sarà una delibera approvata in fretta che rischia di tradursi in un pasticcio: si decide il futuro di 46 ettari della Città e del polmone dell'economia agroalimentare fiorentina sfruttando una procedurea d'urgenza e semplificata." "La proposta di variante sulla Mercafir presuppone una radicale riorganizzazione funzionale ed aziendale dei servizi attualmente forniti dal Centro Alimentare Polivalente che, secondo le prime ipotesi ad oggi prospettate, comporterebbe un drastico ridimensionamento degli spazi e la conseguente liberazione di una vasta area: in realtà ci pare che la progettazione della nuova organizzazione aziendale e funzionale del CAP - Mercafir non sembra al momento effettivamente conclusa, soprattutto in ordine alle modalità ed ai tempi di dismissione dei servizi e delle attività oggi collocati nell’area che verrebbe destinata alla trasformazione.
Inoltre le varie infrastrutture previste nel quadrante interessato ai fini dell’ammodernamento e della riqualificazione del suo sistema viario e trasportistico, non risultano ancora completamente realizzate, come la tramvia e la sistemazione del sistema metropolitano ferroviario, e per le più importanti addirittura non hanno ancora avuto inizio i lavori, come lo svincolo autostradale di Peretola." "Non si vede il motivo, pertanto, per procedere ad una variante di questa natura, assunta con finalità di valorizzazione ai sensi dell’art 58 della L133/20 08, e la cui effettiva ricaduta nel bilancio 2012 è altamente improbabile; e soprattutto appare non opportuna una anticipazione di tale portata del Regolamento Urbanistico la cui approvazione è prevista quasi certamente prima che si potranno realizzare i presupposti operativi ed infrastrutturali funzionali alla trasformazione ipotizzata.
Per questo abbiamo depositato un emendamento per chiederne lo stralcio della variante e di avviare un percorso che potesse " "Preoccupa inoltre che la destinazione urbanistica del comparto nord a destinazione produttiva e non più mercatale apre la strada ad una privatizzazione che potrebbe portare il Comune nella direzione di una vendita anche se solo parziale dell’area destinata a mercato, cancellando così qualsiasi tipo di tutela ‘pubblica’ per il mantenimento e la salvaguardia delle attività economiche e dell’occupazione all’interno di Mercafir.
Chi acquisterà il terreno e poi realizzerà le strutture potrà contare anche sul fatto che non ci saranno possibilità di ampliamento e i compratori si troverebbero in un regime di semi-monopolio del mercato agro-alimentare. Per l’ennesima volta siamo di fronte ad un’operazione del Sindaco Renzi che pur di recuperare qualche milione di euro in più alle casse comunali, mette in crisi un settore e un polmone economico importante per l’area vasta non solo toscana, mette a rischio moltissimi posti di lavoro e rischia di rivoluzionare e gettare nel caos un’intera area della Città di Firenze.” “Una zona, quella di Novoli, a cui teniamo particolarmente e sulla quale non neghiamo sia necessario concentrare l’attenzione dell’Amministrazione comunale ma per una riqualificazione e recupero: realizzazione di nuove infrastrutture, collegamento con l’area residenziale a sud del Viale Guidoni e miglioramento delle condizioni di vivibilità e delle aree destinate a verde pubblico sono le nostre priorità.” “Temiamo di essere di fronte all’ennesimo colpo di teatro del Sindaco Renzi che pur di non affrontare i veri problemi della Città, cerca di lanciare idee faraoniche ma impossibili da concretizzarsi nei modi e nei tempi annunciati.
Come può essere credibile che entro la fine di questo anno sia posta la prima pietra dello Stadio se la realizzazione della tramvia ancora rimane un’incognita dal punto di vista economico, lo svincolo di Peretola deve ancora essere appaltato e necessita di ulteriori modifiche progettuali e il sistema metropolitano ferroviario è stato smontato pezzo per pezzo e rinviato alle calende greche dall’accordo firmato dallo stesso Renzi con Rfi nell’ambito degli accordi sull’Av dello scorso Agosto?” – si chiedono Ornella De Zordo e Tommaso Grassi Massimo Pieri UDC: “Siamo convinti che la riorganizzazione del Mercato e la costruzione del nuovo stadio nell’area Mercafir siano straordinarie opportunità per la città di Firenze. Da una parte, gli esercenti (oggi in minoranza nella proprietà) potrebbero cogliere una grande opportunità economica, diventando proprietari della struttura.
La nuova urbanizzazione, poi, presenta altre importanti opportunità per i soggetti che vorranno partecipare al bando di gara. Da tifoso della Fiorentina, infine, non posso non sottolineare come il nuovo stadio in quell’area rappresenti la possibilità, per la famiglia Della Valle, di sancire la definitiva unione con la città e la squadra viola. Per questo, nonostante la scelta del voto contrario al bilancio, basata sulla complessiva valutazione delle scelte dell’amministrazione, sono assolutamente favorevole alla variante per l’area Mercafir”. Questo l’intervento dei consiglieri del gruppo PdL: “Il 13 marzo scorso, il sindaco Renzi aveva annunciato che entro fine aprile-inizio maggio, sarebbero state rese note le ‘regole del gioco’ per il bando di gara per la costruzione del nuovo stadio nell’area Mercafir.
Ad oggi, e ci risulta che sia il 15 maggio, giorno in cui si è approvata la variante urbanistica, nulla è stato fatto. Alla luce delle parole polemiche pronunciate da Andrea Della Valle domenica, e della risposta piccata di Renzi, che suona come un ultimatum alla proprietà della Fiorentina, ci chiediamo se, prima di dare ultimatum, non sarebbe il caso che il Comune di Firenze facesse la sua parte, e all’annuncio del sindaco seguissero i fatti. D’altra parte, le dichiarazioni di Della Valle di domenica dimostrano che c’è molto nervosismo e zero sintonia tra l’amministrazione comunale e la società viola, e questo nonostante la presenza e l’impegno del vicesindaco Nardella e del presidente del consiglio Giani all’interno del cda della Fiorentina.
Presenza e impegno evidentemente non sufficienti a risolvere il problema dei rapporti tra il sindaco Renzi e i Della Valle”. "La variante al PRG sull'area del Centro Alimentare Polivalente è ben congegnata in quanto tiene strettamente insieme i due comparti (sud-stadio e nord-mercato) e stabilisce che la realizzazione delle infrastrtture per la mobilità sono condizioni indispensabili e che i due Piani di Recupero vadano avanti per fasi concatenate al fine di garantire la coninuità dell'attività mercatale".
Lo spiega il presidente della commissione Urbanistica Mirko Dormentoni che aggiunge: " Ritengo però che, in fase di attuazione della variante, la riorganizzazione e il rilancio della funzione mercatale sia la priorità e che quindi si debba procedere rapidamente: 1) alla elaborazione del Piano di Recupero dove si individuino le soluzioni di dettaglio per la funzionalità del nuovo mercato e in particolare per la sua logistica 2) un piano economico-finanziario che garantisca la sostenibilità dell'operazione e la sua autonomia da quella del comparto sud.
Anche perché se non si realizza la nuova area mercatale non si può fisicamente neanche cominciare la realizzazione del nuovo stadio. In dettaglio, la mozione elaborata dalla commissione urbanistica ed approvata oggi dal Consiglio comunale definisce alcuni importadi indirizzi alla Giunta verso l'adozione dei Piani di Recupero e degli strumenti per la loro attuazione: nello specificare le modalità per le trasformazioni previste nei Piani di Recupero, venga tutelata, qualificata e valorizzata al massimo la funzione mercatale e siano individuate nei dettagli le soluzioni per la ottimizzare la logistica (dalle aree per le manovre, l'accumulo e la sosta dei mezzi di trasporto merci, alle stazioni di ricarica per i mezzi elettrici che dovranno moltiplicarsi per l'accesso ai centri urbani), verificando anche la possibilità di implementarvi un progetto tipo “Transit point”; al più presto ed insieme alla elaborazione dei Piani di Recupero, sia sviluppato un progetto, attraverso la società partecipata Mercafir e con il coinvolgimento dei soggetti operanti nell'area, che la fattibilità e la sostenibilità economico-finanziaria di una efficiente ed efficace collocazione della funzione mercatale nel comparto nord dell'area, verificando la eventuale attivazione di un partenariato di Regione Toscana e se del caso di FidiToscana; durante la realizzazione degli interventi permessi dalla variante e dai due Piani di Recupero non sia mai messa a rischio la complessiva continuità dell'attività mercatale e di tutte le attività attualmente operanti nell'area, al fine di salvaguardare il relativo patrimonio esistente e potenziale in termini economici, imprenditoriali ed occupazionali; a regime delle trasformazioni previste, venga assicurata, in caso di necessità, una contemporanea ed efficace utilizzazione della funzione "stadio" e della funzione mercatale, individuando nei due Piani di Recupero ogni soluzione utile in termini di mobilità e logistica; venga proseguito il percorso di ascolto e interazione con gli operatori e con le rappresentanze sindacali, già avviato dall'assessorato all'urbanistica nell'ambito della Valutazione Integrata per la variante al PRG; nell'ambito della realizzazione degli interventi del comparto sud sia prevista la valorizzazione del polo sportivo di quartiere attualmente già esistente e del polo culturale ed educativo di Villa Pozzolini integrandola in modo adeguato con il nuovo Parco verde; siano individuati nei Piani di Recupero i meccanismi che ribadiscano e garantiscano l'assoluta impossibilità di mettere in funzione il nuovo impianto sportivo/stadio in mancanza della piena funzionalità delle seguenti infrastrutture per la mobilità: linea 2 tranvia (aeroporto-stazione SMN), fermata di Peretola Olmatello del servizio ferroviario metropolitano e svincolo di Peretola, verificando anche la possibilità di considerare l'adeguamento della rete di piste ciclabili dell'UTOE 10 come ulteriore condizione; sia valutata la possibilità di imputare la realizzazione di tutti o alcuni dei necessari interventi di “adeguamento della rete stradale finalizzato alla ottimizzazione della capacità di deflusso veicolare” elencati nel nuovo art.
51.1 b) delle modificate NTA del PRG (pag. 45 dell'Allegato 3b) a carico dei soggetti che realizzeranno le trasformazioni del comparto sud; ia verificata la possibilità di prevedere in collegamento ai due Piani di Recupero un ulteriore intervento infrastrutturale oltre a quelli di cui al punto precedente (anche successivo) consistente nella realizzazione della piazza davanti al Palazzo di Giustizia (prevista dal Piano Strutturale) tramite interramento di un tratto di viale Guidoni ed altri eventuali interventi di riqualificazione urbana nella zona di Novoli limitrofa alle aree su cui insiste la variante;