Tre misure cautelari personali per i reati di truffa aggravata e bancarotta fraudolenta sono state disposte dal Gip di Firenze Silvia Cipriani nell’ambito della vicenda del fallimento dell’ex Isi, l’azienda per la produzione di pannelli fotovoltaici nata nello stabilimento di Scandicci dopo la chiusura dell’Electrolux, ma mai pienamente avviata; per l’ex amministratore di Isi Massimo Fojanesi è stata disposta la misura cautelare in carcere, per l’ex direttore del personale dell’azienda e per il rappresentante in Italia della Merchatech limited, entrambi attualmente all’estero, sono invece disposti gli arresti domiciliari.
Ad eseguire le disposizioni del Gip Cipriani il nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Firenze. Le reazioni degli esponenti di ogni gruppo politico. Nicola Nascosti (Pdl): «Purtroppo le nostre perplessità si sono rivelate fondate. Ora come si rivarrà la Regione per il danno alle casse pubbliche?» «Come venne effettivamente impiegato dalla Ex-Isi il finanziamento pubblico pari a 1.244.656 euro che la Regione erogò all’azienda per il progetto di formazione e riqualificazione dei suoi dipendenti? E, proprio alla luce di quello stanziamento in cui, come spiegano le Fiamme Gialle, la Regione avrebbe subito una truffa, come pensa oggi di rivalersi per il danno alle casse pubbliche e, dunque, ai cittadini?» Sono soprattutto questi, i dubbi che vengono in mente al Vicepresidente della Commissione sviluppo economico e componente della Commissione speciale per le emergenze occupazionali Nicola Nascosti (Pdl), che così interviene a poche ore dai tre arresti eseguiti stamani nei confronti dei vertici dell’Isi Srl di Scandicci. L’azienda è quella nata dalle ceneri della ex Electrolux, della cui riconversione mai del tutto completata Nascosti si è occupato spesso: «L’esito di stamani era sicuramente non auspicato – afferma il Consigliere regionale del Pdl – ma altrettanto sicuramente va ammesso che la situazione in quella azienda non ci è mai parsa chiara.
Più volte su questo abbiamo interrogato la giunta regionale, tra l’altro anche proprio sull’erogazione dei fondi pubblici per la formazione dei lavoratori e non solo. Le nostre perplessità, che purtroppo oggi si rivelano fondate, nascevano dal fatto che altre istituzioni come la Provincia di Firenze avevano sempre scelto di tenere le casse chiuse rispetto alle richieste della ex-Isi. Come mai? Noi oggi torniamo a chiederlo, così come domandiamo alla Regione come intenda rivalersi rispetto al danno che è stato recato al patrimonio pubblico». Più scottante che mai si fa poi oggi la questione occupazionale: «Ai lavoratori su cui si è abbattuta questa ennesima tegola – dichiara Nascosti – assicuriamo che in Consiglio regionale non li lasceremo soli di sicuro e continueremo a tenere alti l’attenzione e l’interesse sulla loro situazione». “La giustizia faccia il suo corso – ha commentato il Sindaco di Scandicci Simone Gheri - siamo sicuri che la magistratura accerterà in tempi brevi i reati contestati, che se confermati sono molto gravi.
Quel che è certo è che quando si presentarono queste persone presero in giro tutti, per primi i lavoratori che da troppo tempo non hanno certezze sul proprio futuro, poi i sindacati, un’intera comunità e tutte le istituzioni, dal Governo al Comune. Noi stiamo valutando la possibilità, se fosse necessario, di costituirci parte civile. Dopo le vicende degli ultimi mesi proprio tre giorni fa il Tribunale fallimentare ha fissato una nuova asta per la vendita dell’azienda, il prossimo 24 luglio: a chi si presenta come acquirente sarà richiesta la massima serietà”. Il comunicato di Rifondazione Comunista: "Apprendiamo che la Guardia di Finanza ha provveduto ad arrestare i vertici dell’Ex ISI (Italia solare industrie), i reati contestati vanno dalla bancarotta fraudolenta alla truffa aggravata.
Si tratta di un’operazione complessa preceduta da perquisizioni in molte città. I provvedimenti di custodia cautelare riguardano l'ex amministratore dell'Isi Massimo Fojanesi, il rappresentante in Italia della Mercatech Limited e Mercatech Inc. Stefano Cevolo oltre all'ex direttore del personale della Isi Paolo Corati. Gli arresti intervengono a seguito di una serie atti e comportamenti messi in essere dai vertici dell’ISI su finanziamenti, incentivi e accordi con il Ministero del Lavoro disattesi, senza contare il basso profilo sociale e d’impresa che questi hanno tenuto negli anni dopo il loro subentro alla multinazionale ex Zanussi Electrolux e durante la dura vertenza sindacale e le varie iniziative di lotta dei lavoratori per difendere il sito produttivo, il lavoro e i diritti da operazioni speculative e finanziarie.
Sia le indagini effettuate dagli organi inquirenti che i reati contestati non rappresentano una novità per noi, come per i lavoratori, che abbiamo sempre evidenziato l’atteggiamento disinvolto, irresponsabile e poco trasparente sugli ingressi societari e sulla gestione aziendale di quel tempo. Rileviamo inoltre che l’inchiesta si inserisce in un contesto dove ancora lo stabilimento (ora divenuto Easy Green) e i 370 lavoratori attendono un rilancio, un serio piano industriale e un reale processo di reinternalizzazione dei lavoratori. Rifondazione Comunista nel ribadire quanto più volte espresso sulla vicenda ex ISI e nell’esprimere solidarietà e sostegno alla vertenza sindacale auspica che le gravi vicende giudiziarie che si profilano non mettano a rischio ulteriormente il sito produttivo riportandolo nell’incertezza e la precarietà, non ancora del tutto abbandonata, ripristinando contestualmente la dovuta legalità e trasparenza sul sito di Scandicci".
Marco Cordone(Lega Nord): “A questo punto, la magistratura faccia chiarezza sulla vertenza dell'ex Isi di Scandicci e trovi i veri colpevoli che hanno ingannato 374 lavoratori e le loro famiglie. Giustizia per i lavoratori dell'ex Isi!!!” “Per quanto riguarda la vicenda dell'Isi (già ex Electrolux), di Scandicci si può parlare di vera e propria cialtroneria e di amara conclusione di una vertenza che tocca 374 lavoratori e le loro famiglie, che alla fine sono i soli a rimetterci duramente.
Concordo con la rabbia e lo sconcerto degli stessi lavoratori, che fanno bene a rivolgersi ad un legale per chiedere i danni(altro che allungamento degli ammortizzatori sociali). Sarebbe interessante capire come mai il piano industriale di rilancio della struttura produttiva convinse a suo tempo tutti. Auspichiamo che la magistratura faccia chiarezza su questa annosa vertenza e trovi i veri colpevoli che hanno leso duramente i diritti di 374 lavoratori i quali da anni vivono sulla loro pelle una situazione di grave precarietà occupazionale.
Sulla vertenza Isi presenterò domani mattina una nuova interrogazione ”. "Come sostenitore della legalità, dato anche dal mio ruolo in Provincia – dichiara Guido Sensi Consigliere e Presidente della Commissione Controllo della Provincia di Firenze - non posso che esprimere soddisfazione per gli esiti dell'inchiesta della Procura di Firenze che oggi ha condotto alla custodia cautelare in carcere l'ex amministratore Massimo Fojanesi ed all'arresto ai domiciliari, disposto dal Gip di Firenze, di altri due manager".
Di seguito una dichiarazione del consigliere Sensi. "Più volte nel corso degli anni, ho sostenuto che ci fossero stranezze nella gestione di una vicenda che è sempre stata complicata, i fatti di oggi mi danno ragione. Piena solidarietà agli operai della ex Isi ed alle loro famiglie, che hanno creduto fino in fondo in un futuro lavorativo per l’Azienda e per se stessi, ma che oggi si trovano beffati due volte. Quello che la crisi ha piegato, è stato spezzato irrimediabilmente proprio dagli amministratori che dovevano invece rappresentare la speranza.
Mi auguro che i magistrati possano recuperare quanto è stato maltolto, visto che la cronaca, come reati contestati, parla di truffa aggravata e bancarotta fraudolenta".